Russia Lvova-Belov: «Nessun bambino sottratto a famiglie ucraine»

SDA

4.4.2023 - 18:23

La commissaria presidenziale per i diritti dei bambini russa Maria Lvova-Belova ha affermato che la Russia non ha trasferito alcun bambino dall'Ucraina senza il consenso dei genitori o dei tutori legali
La commissaria presidenziale per i diritti dei bambini russa Maria Lvova-Belova ha affermato che la Russia non ha trasferito alcun bambino dall'Ucraina senza il consenso dei genitori o dei tutori legali
Keystone

La Russia non ha trasferito alcun bambino dall'Ucraina senza il consenso dei genitori o dei tutori legali.

Lo ha affermato oggi, martedì, Maria Lvova-Belova, la commissaria presidenziale per i diritti dei bambini, nei confronti della quale la Corte internazionale penale (Cpi) ha spiccato il 17 marzo scorso un mandato di arresto, come nei confronti del presidente Vladimir Putin, con l'accusa appunto di avere deportato bambini da regioni dell'Ucraina occupate dalle forze di Mosca.

Lvova-Belova ha detto in una conferenza stampa che la commissione da lei presieduta ha agito solo sulla base di criteri umanitari per trasferire bambini dalle zone di combattimento, ma che i piccoli non sono stati dati in adozione in Russia.

I bambini, ha aggiunto, sono stati presi in custodia da famiglie o istituzioni in attesa di essere riuniti alle famiglie, in Ucraina o all'estero, quando sarà possibile.

«In merito all'iniziativa della Corte internazionale penale – ha aggiunto la commissaria – non capiamo di cosa siamo accusati. Dateci i fatti e noi li esamineremo. Fino ad ora sembra tutto una farsa incomprensibile».

Llova-Belova ha sottolineato che Mosca non ha ancora ricevuto alcun documento in merito dalla stessa Cpi né richieste da parte dell'Ucraina a proposito di bambini che si afferma sono stati separati dai genitori.