GermaniaConservatori in crisi, si dimette un quarto deputato
SDA
19.3.2021 - 07:11
Si aggrava ulteriormente la crisi dei conservatori tedeschi: è di ieri in tarda serata infatti l'annuncio delle dimissioni del quarto deputato in pochi giorni.
Keystone-SDA
19.03.2021, 07:11
19.03.2021, 08:12
SDA
Il sospetto che ha spinto Tobias Zech a questo passo – annunciato per domani per sms – è un conflitto di interesse, fra attività imprenditoriali ed esercizio del mandato. La conferma del passo indietro è arrivata dal segretario generale del partito.
Il momento è nero: l'Unione (Cdu-Csu) ha già pagato un primo prezzo della sua «questione morale» alle regionali di domenica scorsa, con due storiche sconfitte nel Baden-Württemberg e nella Renania-Vestfalia. E anche i sondaggi a livello federale hanno confermato il danno: con ben 4 punti persi nel giro di una settimana, il partito è ora al 29%, inseguito dai Verdi al 21%.
Nei giorni scorsi si erano dovuti dimettere, per i soldi intascati nell'intermediazione sulle forniture di mascherine, Georg Nusslein (Csu) e Nikolas Löbel (Cdu). Poi era toccato a Mark Hauptmann (Cdu), accusato di aver approfittato dell'attività lobbistica con gli azeri. Anche un altro consigliere regionale, Alfred Sauter, è sottoposto a un'indagine della procura di Monaco. Zech ha comunicato la sua decisione attraverso un sms mandato a un collega di partito: «Lo faccio per proteggere la mia famiglia, e per evitare pregiudizi che danneggerebbero il partito».
«Tobias Zech si è rivolto al comitato etico della Csu per verificare eventuali conflitti di interesse. Le verifiche sono in corso. Ha fatto il passo giusto», ha commentato il segretario Markus Blume. L'opposizione ha già evocato una vera e propria «questione morale»: per i verdi di Robert Habeck, la corruzione è un «problema strutturale» dei due partiti federati a livello nazionale.
E gli scandali a questo punto mettono in serio imbarazzo entrambi i papabili alla candidatura per la cancelliera alle urne del 26 settembre, che si dovrebbe decidere subito dopo Pasqua: il neo-presidente della Cdu Armin Laschet e il governatore bavarese Markus Söder, leader della Csu.
Anche il terzo aspirante alla corsa, il ministro della Salute Jens Spahn, è da tempo fuori gioco e ha perduto molti consensi nella gestione della campagna vaccinale, rallentata dallo stop temporaneo di AstraZeneca. La notizia della ripresa, nella giornata di domani, dopo il semaforo verde dell'Ema, aveva fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti, ma la tregua è durata solo poche ore.