Il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte ha dato lunedì sera un ultimatum ai due vicepremier Matteo Salvini (Lega) e Luigi di Maio (Movimento 5 Stelle): «Mi dicano se intendono proseguire con il Governo».
«Personalmente resto disponibile a lavorare nella massima determinazione di un percorso di cambiamento (...), ma non posso compiere questa scelta da solo. Le due forze politiche devono essere consapevoli del loro compito. Se ciò non dovesse esserci non mi presterò a vivacchiare per prolungare la mia presenza a palazzo Chigi. Molto semplicemente rimetterò il mio mandato».
Queste le dure parole conclusive del presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, in una conferenza indetta a Roma lunedì sera per fare chiarezza sul percorso di riforme del cosiddetto Governo «giallo verde».
Procedura d'infrazione dell'UE
«Leale collaborazione - ha chiosato Conte - vuol dire che se il ministro dell'economia e il presidente del Consiglio dialogano con l'UE per evitare una procedura d'infrazione che ci farebbe molto male, le forze politiche non intervengono ad alterare quel dialogo riducendo quella trattativa a terreno di provocazione».
Per Conte «non è questione di rapporti personali, è un problema di spirito di coesione, se non recuperiamo lo spirito di coesione del primo anno - riferisce - è difficile continuare».
Le reazioni di Di Maio e Salvini
Le reazioni del leader del Carroccio non si è fatta attendere: «(...) Conte ha chiesto i fatti ed io sono per i fatti, lo vedremo nei prossimi giorni se alle parole seguiranno i fatti. L'Italia ha bisogno di sì», ha risposto il Salvini in collegamento in diretta alla trasmissione Quarta Repubblica.
Dal canto suo, il leader del M5S ha chiesto «subito» un vertice governativo, ma è difficile che questo si svolga prima di venerdì.
Chi è Giuseppe Conte, il nuovo presidente del Consiglio italiano
Giuseppe Conte, 54 anni, è il nuovo presidente del Consiglio italiano. Ha assunto la funzione il 1 giugno 2018, a parecchie settimane di distanza dalle ultime elezioni politiche tenute nella nazione europea.
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La nascita dell'esecutivo guidato da Giuseppe Conte, infatti, è stata preceduta da un lungo negoziato tra le forze politiche uscite vincitrici dalle elezioni: il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord. I due partiti non erano infatti alleati durante la campagna elettorale, ma non essendo riusciti ad ottenere la maggioranza assoluta dei seggi ai due rami del Parlamento, si sono visti costretti a tentare di trovare un'intesa su un programma di governo. Nella foto, Conte (secondo da sinistra) è tra i leader del M5S, Luigi Di Maio (alla sua sinistra) e della Lega, Matteo Salvini (alla sua destra).
Giurista di formazione, pugliese, Conte è succeduto a Paolo Gentiloni, del Partito democratico, che ha guidato il governo di Roma dal mese di dicembre del 2016. Nella foto, il tradizionale passaggio della campanella che simboleggia il trasferimento delle funzioni di capo dell'esecutivo.
Nato in un villaggio di 500 abitanti, Conte ha insegnato diritto in Sardegna, a Roma e a Firenze. Prima dell'incarico conferitogli dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di formare un governo, era tuttavia poco noto alle cronache politiche della Penisola.
Alcune polemiche sono sorte da subito sul suo curriculum vitae. Giuseppe Conte ha infatti scritto di aver perfezionato i propri studi presso la New York University. Un portavoce dell'ateneo americano, tuttavia, ha affermato al quotidiano New York Times che negli archivi universitari il suo nome non risulterebbe.
La frequentazione dell'università da parte di Conte potrebbe essere stata limitata a uno o due giorni: in questi casi i responsabili degli archivi non conservano il dettaglio dei nomi.
Alcuni giornali italiani hanno inoltre sottolineato numerose altre presunte incongruenze. Dubbi sono stati sollevati, in particolare, su altre collaborazioni universitarie indicate da Conte nel suo curriculum, così come su un rapporto professionale con la Camera di commercio di Roma.
In termini politici, Conte dovrà verificare da un lato la «tenuta» della propria maggioranza, che rappresenta un inedito assoluto in Italia. In secondo luogo, dovrà riuscire a non essere «fagocitato» dalla presenza ingombrante dei due leader Di Maio e Salvini, entrambi vice-presidenti del Consiglio.
La carica di capo del governo, in Italia, non pone infatti formalmente una persona al di sopra delle altre all'interno dell'esecutivo. A differenza, ad esempio, della figura del premier inglese o del primo ministro francese, il presidente del Consiglio dei ministri italiano è considerato dal punto di vista giuridico un «primus inter pares» («primo tra i pari»), in quanto il suo compito principale è di coordinare e dirigere l'attività dei membri dell'esecutivo.
Il nuovo governo ha in ogni caso annunciato un programma ambizioso: procedere ad una profonda riforma fiscale, con l'obiettivo di introdurre una «flat tax» (ovvero un'aliquota unica per le imposte sui redditi da lavoro e su quelle versate dalle imprese), rivedere il sistema pensionistico e introdurre un reddito di cittadinanza (i cui contorni sono tuttavia ancora poco chiari).
Nel primo discorso al Senato ha anche annunciato di voler potenziare la legittima difesa, imporre un giro di vite all'ingresso di migranti, aprire alla Russia di Vladimir Putin, tagliare vitalizi e pensioni dei parlamentari.
In questa immagine, Giuseppe Conte è in compagnia del presidente della Repubblica italiano Sergio Mattarella. Secondo quanto dettato dalla Costituzione italiana, il capo dello Stato riveste un ruolo di primaria importanza nella fase di creazione di un nuovo governo.
In questa immagine, il presidente francese Emmanuel Macron accoglie sorridente il nuovo capo di governo italiano, Giuseppe Conte, all'Eliseo. I giorni precedenti l'incontro erano stati molto tesi tra i due leader, in seguito alle parole di Macron, che aveva parlato di «irresposnabilità» a proposito della decisione del Governo italiano di chiudere i porti alla nave Acquarius con a bordo oltre 600 migranti.
I leader dell'UE si sono incontrati a Bruxelles per il vertice del Consiglio europeo, al termine del quale Conte si è detto soddisfatto per l'Italia. Dopo ore di trattattive i 28 stati dell'UE sono giunti a un accordo sui temi all'ordine del giorno, a partire da quello sull'immigrazione. È passato il principio di un approccio integrato al problema della gestione dei flussi migratori, basato su azioni condivise tra gli stati membri.
Luigi Di Maio è un politico italiano, nato ad Avellino il 6 luglio 1986. Figlio di un’insegnante e di un imprenditore, è attualmente vicepresidente della Camera dei Deputati.
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Il padre è stato dirigente del Movimento Sociale Italiano e di Alleanza nazionale: due partiti fortemente conservatori, il primo sorto nel secondo Dopoguerra dopo la caduta del regime fascista.
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Luigi Di Maio è stato iscritto all’università ma non è laureato. Dal 2007 è giornalista pubblicista. Nello stesso anno avvia la propria carriera politica, legandosi al partito nel quale milita ancora: il Movimento 5 Stelle.
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Si tratta di una formazione politica anti-sistema, nata da un’idea del comico genovese Beppe Grillo. Il partito è entrato in Parlamento per la prima volta nel 2013: Di Maio è tra gli eletti ed è anche stato il più giovane della storia della Repubblica a ricoprire la carica di vicepresidente della Camera, a soli 26 anni.
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All’indomani delle elezioni del 2013, però, il Movimento 5 Stelle rifiuta l’ingresso al governo a fianco del Partito democratico: per Luigi Di Maio si avvia dunque la prima stagione da parlamentare d’opposizione. Sarà tra i principali detrattori dei governi di Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, che si sono succeduti nel corso della legislatura.
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Di Maio, assieme a tutto il suo Movimento, è da sempre su posizioni critiche nei confronti della moneta unica europea, l’euro. Di recente però, secondo quanto riportato dal quotidiano italiano La Repubblica, ha affermato: «Non credo sia più il momento per l'Italia di uscire dall'euro perché l'asse franco-tedesco non è più così forte, e spero di non arrivare ad un referendum, che comunque per me sarebbe un'estrema ratio».
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La visibilità raggiunta durante i primi anni da parlamentare e la fiducia accordatagli da Beppe Grillo lo hanno lanciato come candidato a guidare il prossimo governo, dopo le elezioni che si terranno in Italia il 4 marzo.
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In questa foto, scattata il 19 gennaio, si avvia al ministero dell’Interno per depositare il simbolo del proprio partito, in vista della tornata elettorale.
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Secondo i sondaggi effettuati presso la popolazione italiana, però, il Movimento 5 Stelle è accreditato di una quota inferiore al 30% dei suffragi. Sembrerebbe perciò profilarsi un testa a testa con la coalizione di centrosinistra guidata dal Partito democratico, per il posto di principale forza di opposizione. A vincere le elezioni dovrebbe essere invece il centrodestra guidato da Silvio Berlusconi.
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Dal 2014, Di Maio fa parte del ristretto gruppo di parlamentari scelto da Grillo per dirigere il partito.
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Il deputato è anche membro della commissione parlamentare che si occupa di Politiche dell’Unione europea.
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In questa immagine è in compagnia di Rinaldo Veri, ammiraglio in congedo della Marina Militare italiana, che in un primo momento era stato candidato con il Movimento 5 Stelle. Tuttavia, a poche ore di distanza dall’annuncio, lo stesso Veri ha fatto sapere di volersi ritirare, a causa di un’incompatibilità con un altro ruolo istituzionale.
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Qui Luigi Di Maio è ritratto con Roberta Lombardi (al centro) candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Lazio (anche tali elezioni si terranno il 4 marzo) e di Virginia Raggi (a destra) attuale sindaco di Roma.
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Di recente, Luigi Di Maio ha illustrato il proprio programma in materia di politica estera, criticando le posizioni dell’Unione europea in tema di migrazioni, promettendo il ritiro delle truppe italiane presenti in Afghanistan, annunciando il rifiuto di partecipare alla missione in Niger e confermando l’impegno del proprio Paese all’interno della Nato.
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Il 31 gennaio, Luigi Di Maio ha tento una conferenza stampa in un albergo di Londra, nel Regno Unito. La stampa italiana ha riferito di un’affermazione che è stata prontamente smentita dal Movimento 5 Stelle, secondo la quale il partito sarebbe pronto ad un esecutivo di larghe intese con altre formazioni politiche qualora non dovesse ottenere una maggioranza sufficiente per governare da solo.
Matteo Salvini è un politico italiano, nato a Milano il 9 marzo 1973. Dapprima sposato e divorziato con una giornalista, dalla quale ha avuto un figlio, si è legato in seguito a due compagne: dalla prima ha avuto la sua secondogenita.
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È l’attuale segretario della Lega Nord, partito dal forte radicamento territoriale, orientato a destra. Ha preso le redini del movimento dopo molti anni di leadership indiscussa da parte di uno dei “padri” del leghismo italiano, Umberto Bossi.
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Ha incominciato la sua carriera politica militando nel Movimento Giovani Padani. La 'Padania' non è una regione ufficiale in Italia, ma è quella che – nelle idee dei militanti della Lega Nord – afferisce alla Pianura Padana. Il riferimento geografico è tuttavia particolarmente ampio, dal momento che nell’area sono inclusi anche i territori alpini settentrionali e una regione collinare e marittima come la Liguria.
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In questa immagine è in compagnia di Silvio Berlusconi, leader del partito Forza Italia che in più di un’occasione si è presentato alle elezioni alleandosi con la Lega Nord. Il rapporto tra Berlusconi e Salvini non è stato tuttavia privo di conflittualità: di recente, in piena campagna elettorale, il segretario leghista e l’ex capo del governo italiano sono apparsi in disaccordo su una serie di questioni.
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Matteo Salvini è stato eletto al Parlamento europeo per la prima volta nel 2004. La sua posizione nei confronti dell’Europa, ed in particolare della moneta unica, è da sempre particolarmente critica.
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A seguito delle elezioni politiche del 2008, occupa per la prima volta una poltrona alla Camera dei Deputati. Ma nel 2009 viene nuovamente eletto all’Europarlamento e decide di rinunciare all’incarico italiano per concentrarsi su quello da svolgere nelle istituzioni dell’Ue.
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Nel 1997 ha avviato anche un’attività giornalistica, scrivendo sul quotidiano del partito, La Padania, e lavorando presso l’emittente radiofonica Radio Padania Libera.
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Nel dicembre del 2013 ha vinto le elezioni primarie interne al partito ed è stato eletto segretario. Il politico milanese è stato saldamente all’opposizione dei governi guidati dai democratici Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni – che da allora si sono succeduti – e si è candidato a diventare primo ministro alle elezioni che si terranno il prossimo 4 marzo in Italia.
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Nel dicembre del 2013 ha vinto le elezioni primarie interne al partito ed è stato eletto segretario. Il politico milanese è stato saldamente all’opposizione dei governi guidati dai democratici Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni – che da allora si sono succeduti – e si è candidato a diventare primo ministro alle elezioni che si terranno il prossimo 4 marzo in Italia.
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In questa immagine è ritratto in piazza, nello scorso mese di dicembre, mentre partecipa ad una manifestazione leghista per protestare contro il progetto di introdurre in Italia lo ius soli, ovvero la possibilità di acquisire la cittadinanza - con una serie di paletti e limitazioni - come conseguenza del fatto di essere nati sul territorio della Penisola. La proposta è stata accantonata, nei giorni successivi, dal governo di Roma.
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La questione delle migrazioni è centrale nel programma politico di Matteo Salvini. La Lega Nord propone infatti di limitare fortemente gli ingressi dei cittadini extracomunitari sul territorio italiano, considerando proprio i migranti alla base di numerosi problemi economici e di sicurezza.
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Dopo le nuove elezioni primarie del partito, nel maggio del 2017, Salvini è stato riconfermato segretario della Lega Nord, ottenendo un ampio consenso interno.
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Il segretario della Lega Nord mostra il simbolo del proprio partito con lo slogan 'Salvini premier'.
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Alle elezioni del 4 marzo, assieme alla Lega Nord di Salvini e a Forza Italia di Berlusconi, si presenterà anche il partito Fratelli d’Italia, fortemente conservatore ed erede della destra sociale italiana, incarnata dapprima dal Movimento Sociale Italiano, quindi da Alleanza Nazionale.
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Questa fotografia è stata scattata durante un comizio tenuto il 2 febbraio 2018 da Matteo Salvini a Verona. La città, così come l’intera regione che la ospita, il Veneto, rappresentano alcuni dei capisaldi della Lega Nord nel Settentrione italiano.
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I sondaggi indicano il partito di Matteo Salvini, a livello nazionale, accreditato del 13-14% dei consensi. Secondo gli istituti demoscopici è probabile che la coalizione di centrodestra possa uscire vincente dallo scrutinio, battendo sia il centrosinistra che il Movimento 5 Stelle (formazione anti-sistema, priva di collocazione politica definita).
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Dal 1 Giugno 2018, Salvini (a destra) è ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio nel nuovo Governo Movimento 5 Stelle- Lega guidato da Giuseppe Conte (al centro).
Sulla questione migranti, ha sorpreso la decisione di Salvini di chiudere i porti italiani alle imbarcazioni delle Organizzazioni non governative. La nave Lifeline, che ha salvato 226 migranti a nord della costa libica, così come la Seefuch, non sono state autorizzate ad approdare in Italia e sono rimaste bloccate in mare per giorni.
Quest'immagine ritrae il ministro dell'Interno (a sinistra) durante una visita lampo a Tripoli, dove ha proposto la creazione di centri di accoglienza per migranti a sud della Libia.
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