Il giallo Corea del Nord: sparito l'ex ambasciatore a Roma

ATS

3.1.2019 - 21:53

Di Jo Song-gil, diplomatico della Corea del Nord a Roma, si sono perse le tracce da due mesi: "è sparito" con la moglie a pochi giorni dalla scadenza del mandato "scappando dal compound" dell'ambasciata agli inizi di novembre.

Di Jo si sa che ha 44 anni, una laurea in francese alla presigiosa Pyongyang university for foreign studies (parla anche un italiano eccellente e un ottimo inglese), almeno una figlia e che è molto legato al Belpaese sia per il lavoro svolto in passato all'Ufficio della cooperazione italiano attivo nella capitale nordcoreana, sia per aver avuto negli anni scorsi già un primo mandato presso l'ambasciata di Roma.

Citando fonti diplomatiche anonime, il quotidiano sudcoreano JoongAng Ilbo ha scritto che è sotto la protezione del governo italiano con la famiglia da inizio dicembre in vista della richiesta d'asilo politico "in un imprecisato Paese occidentale".

L'avventura italiana del funzionario

Secondo fonti del ministero degli esteri italiano, "non risulta una richiesta d'asilo da parte di un funzionario nordcoreano".

Il secondo incarico in Italia di Jo iniziò a maggio 2015 come terzo segretario, salendo a primo segretario nel 2017 fino alle funzioni di incaricato d'affari dal 9 ottobre dello stesso anno dopo l'espulsione dell'ambasciatore Mun Jong-nam (adesso a Damasco) in risposta al sesto test nucleare fatto da Pyongyang poche settimane prima violando le risoluzioni dell'ONU.

Si tratterebbe, quindi, di un'altra defezione di alto livello tra le fila dei funzionari all'estero, la prima da quella eclatante del 2016 di Thae Yong-ho, numero due dell'ambasciata a Londra, che motivò la decisione con "un'educazione e un futuro migliore" da dare ai suoi tre figli venendo definito per tutta risposta dal Nord "uno scarto umano".

L'ambasciata a Roma è tra le più importanti della rete estera nordcoreana avendo due diplomatici, più altri due che si occupano degli affari legati alla Fao, l'agenzia dell'Onu che ha sede a Roma e che fornisce importanti aiuti alimentari e non solo a Pyongyang oggetto di negoziati su base annua.

A Jo fu concesso di raggiungere Roma con tutta la famiglia, a conferma dell'origine da settori nordcoreani influenti. Sia suo padre sia suo suocero (Lee Do-seop, ex ambasciatore in Thailandia e a Hong Kong) sono esponenti dell'élite diplomatica.

Il mondo a colpo d'occhio

Tornare alla home page