Di Jo Song-gil, diplomatico della Corea del Nord a Roma, si sono perse le tracce da due mesi: "è sparito" con la moglie a pochi giorni dalla scadenza del mandato "scappando dal compound" dell'ambasciata agli inizi di novembre.
Di Jo si sa che ha 44 anni, una laurea in francese alla presigiosa Pyongyang university for foreign studies (parla anche un italiano eccellente e un ottimo inglese), almeno una figlia e che è molto legato al Belpaese sia per il lavoro svolto in passato all'Ufficio della cooperazione italiano attivo nella capitale nordcoreana, sia per aver avuto negli anni scorsi già un primo mandato presso l'ambasciata di Roma.
Citando fonti diplomatiche anonime, il quotidiano sudcoreano JoongAng Ilbo ha scritto che è sotto la protezione del governo italiano con la famiglia da inizio dicembre in vista della richiesta d'asilo politico "in un imprecisato Paese occidentale".
L'avventura italiana del funzionario
Secondo fonti del ministero degli esteri italiano, "non risulta una richiesta d'asilo da parte di un funzionario nordcoreano".
Il secondo incarico in Italia di Jo iniziò a maggio 2015 come terzo segretario, salendo a primo segretario nel 2017 fino alle funzioni di incaricato d'affari dal 9 ottobre dello stesso anno dopo l'espulsione dell'ambasciatore Mun Jong-nam (adesso a Damasco) in risposta al sesto test nucleare fatto da Pyongyang poche settimane prima violando le risoluzioni dell'ONU.
Si tratterebbe, quindi, di un'altra defezione di alto livello tra le fila dei funzionari all'estero, la prima da quella eclatante del 2016 di Thae Yong-ho, numero due dell'ambasciata a Londra, che motivò la decisione con "un'educazione e un futuro migliore" da dare ai suoi tre figli venendo definito per tutta risposta dal Nord "uno scarto umano".
L'ambasciata a Roma è tra le più importanti della rete estera nordcoreana avendo due diplomatici, più altri due che si occupano degli affari legati alla Fao, l'agenzia dell'Onu che ha sede a Roma e che fornisce importanti aiuti alimentari e non solo a Pyongyang oggetto di negoziati su base annua.
A Jo fu concesso di raggiungere Roma con tutta la famiglia, a conferma dell'origine da settori nordcoreani influenti. Sia suo padre sia suo suocero (Lee Do-seop, ex ambasciatore in Thailandia e a Hong Kong) sono esponenti dell'élite diplomatica.
Il mondo a colpo d'occhio
I protagonisti della politica mondiale.
Sergio Mattarella alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale
Alessandra Schiavo, ambasciatrice d'Italia in Birmania
Urbano Cairo, presidente de La7, presenta i nuovi palinsesti
Boris Johnson visita un centro di polizia a Reading.
David Sassoli eletto presidente dell'Europarlamento.
L'ex presidente uruguayano Jose Mujica a Montevideo.
Mario Vargas Llosa impegnato in un convegno a Madrid.
Il ministro degli Interni italiano Salvini all'assemblea annuale di Confartigianato.
Il Dalai Lama incontra i religiosi musulmani a New Delhi.
Londra, Melania e Donald Trump in visita in Gran Bretagna
Giovanni Tria durante il G20 di Fukuoka
Giorgia Meloni (Fdi) in una conferenza sulle elezioni europee.
La scrittrice cilena Isabel Allende durante un'intervista in Spagna
Melania Trump con la moglie del premier Shinzo Abe a Tokyo.
Papa Francesco in posa con alcuni bambini in Vaticano.
La regina Elisabetta al centenario della British Airways.
L'artista cinese Ai Weiwei inaugura mostra a Dusseldorf.
Matteo Salvini a un incontro elettorale a Giussano
Papa Francesco durante l'udienza generale
Il Dalai Lama a Dharamsala, India
Napoli: il Capo della polizia Franco Gabrielli
Thailandia: cerimonia di incoronazione di Thai King Rama X.
Angela Merkel visita il terminal dei container al porto di Amburgo.
Spagna: Pablo Iglesias, leader di Podemos
Il segretario di Stato statunitense, Mike Pompeo
Prabowo Subianto, candidato alle presidenziali in Indonesia.
Il presidente Rohani alla Giornata dell'Esercito dell'Iran.
Angela Merkel riceve un pallone dalla nazionale di pallamano tedesca
Macron parla alla riunione dei sindaci della Bretagna.
Zuzana Caputova neo presidente della Slovacchia.
Re Felipe di Spagna e Mauricio Macri, presidente argentino
Chiara Appendino durante l'evento Fidas a Torino
Nicola Fratoianni in un dibattito alla Camera
Tornare alla home page