Corea del Nord Kim Jong-un ha perso 10-20 kg, «ma non per problemi di salute»

SDA

8.7.2021 - 14:08

Al centro  della foto si vede un Kim Jong-Un molto dimagrito
Al centro della foto si vede un Kim Jong-Un molto dimagrito
Keystone

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha perso di recente tra i 10 e i 20 chilogrammi, ma per il resto sembra non accusare problemi di salute.

Lo ha affermato il National Intelligence Service (Nis), l'intelligence di Seul, durante un'audizione parlamentare a porte chiuse dei suoi vertici. In base a quanto riferito da uno dei deputati che hanno partecipato alla riunione, non c'è alcuna indicazione sul fatto che il leader possa aver ricevuto il vaccino contro il Covid-19, nel resoconto dell'agenzia Yonhap, nel mezzo dei timori sul reale stato pandemico nello Stato eremita.

Lo stato di salute di Kim è ritornato nel mirino degli osservatori internazionali agli inizio di giugno dopo essere apparso a un evento pubblico più magro, con il cinturino dell'orologio più stretto al polso.

«Dopo aver perso dai 10 ai 20 kg, è stato normalmente impegnato nelle sue attività politiche», ha detto ai giornalisti un parlamentare del Comitato di intelligence, alla fine della sessione informativa. «Ha tenuto riunioni per ore, camminando energicamente, ed è noto che non ci siano stati problemi in alcuna delle attività alle quali ha partecipato», ha aggiunto.

L'agenzia d'intelligence aveva stimato a novembre che il leader avesse accumulato circa 50 kg da fine 2011, alla presa del potere, arrivando a pesare tra i 140 e i 150 kg. Il parlamentare, sul punto, ha riferito che «è probabile che Kim abbia osservato una rigida dieta».

La visita al mausoleo di Kumsusan

Oggi, intanto, l'agenzia ufficiale del Nord, la Kcna, ha dato conto della visita del supremo comandate al mausoleo di Kumsusan, il 'Palazzo del Sole', al fine di commemorare Kim Il-sung, il nonno e fondatore dello Stato scomparso l'8 luglio del 1994. Il giovane generale ha sempre rispettato la ricorrenza annuale dal 2012, subito dopo la presa del potere, ad eccezione del 2018, facendo ripartire i timori sul suo stato di salute.

Mentre la Corea del Nord continua a sostenere di non aver rilevato infezioni domestiche di coronavirus, l'agenzia ha riferito la mancanza di segnali di una infezione su vasta scala quando, invece, Pyongyang «sembra si stia impegnando al massimo per prevenire il verificarsi di tali scenari».

Nell'informativa, l'intelligence ha anche dato conto degli attacchi informatici durati 12 giorni contro il Korea Atomic Energy Research Institute, costata la fuga di informazioni, ma non tra le più importanti.