Contagio Coronavirus: quinto caso confermato in Francia, uno in Finlandia

ATS / sam

29.1.2020 - 20:42

La ministra della salute francese Agnès Buzyn ha confermato il quinto caso di coronavirus in Francia
La ministra della salute francese Agnès Buzyn ha confermato il quinto caso di coronavirus in Francia
Source: KEYSTONE/AP/CHRISTOPHE ENA

Quinto caso di coronavirus confermato in Francia. 

Ne ha dato notizia la ministra della sanità francese, Agnès Buzyn, secondo cui si tratta della figlia di un turista cinese, di circa 80 anni, ricoverato ieri in rianimazione all'ospedale Bichat di Parigi.

Un contagio anche in Finlandia

Attualmente quindi ci sono stati quattro casi in Francia, quattro in Germania e un caso appena confermato in Finlandia di contagio dal coronavirus.

Lo ha reso noto la commissaria europea alla salute Stella Kyriakides, informando il Parlamento europeo riunito in plenaria a Bruxelles. La commissaria si è detta «certa che sono state prese le misure giuste per evitare il contagio».

Un caso sospetto su un volo Lufthansa

C'era anche un caso sospetto di contagio a bordo di un volo Lufthansa, da Francoforte a Nanchino. L'uomo è ritenuto un caso a rischio dagli enti cinesi: avrebbe infatti ripetutamente tossito durante il viaggio, e due settimane fa era stato a Wuhan.

Anche i passeggeri che si trovavano seduti nelle file vicine (tre dietro e tre davanti) sono stati controllati all'atterraggio. Non è chiaro se il sospetto sia stato confermato.

Ricordiamo che Lufthansa ha cancellato i voli per e dalla Cina fino al 9 febbraio. Lo stop vale anche per le filiali Swiss e Austrian. La compagnia tedesca continuerà invece a volare su Hong Kong.

Alcuni italiani pensano di restare a Wuhan

Alcuni degli italiani che si trovano a Wuhan potrebbero decidere di non lasciare la città per motivi familiari o personali. Si tratterebbe di 3-4 casi che non sarebbero intenzionati a prendere il volo che domani mattina partirà dall'Italia per consentire il rientro dei connazionali che si trovano nella città focolaio del coronavirus.

Lo si apprende da fonti della comunità italiana nella città cinese che comunque mantengono il massimo riserbo sulla loro identità.

«Desiderano - si spiega all'agenzia di stampa ANSA - mantenere l'anonimato per rispetto istituzionale, non avendo ancora comunicato la loro decisione all'ambasciata d'Italia a Pechino, in stretto contatto da giorni con i connazionali rimasti intrappolati nell'isolamento della città disposto dalle autorità cinesi per contenere la diffusione del nuovo e letale coronavirus. Alcuni tra loro stanno valutando in queste ore la decisione, legata anche a ragioni professionali o familiari», si ribadisce.

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