Epidemia Covid-19: picco non raggiunto in Russia

ATS

28.4.2020 - 22:04

L'epidemia di Covid-19 continua a diffondersi anche in Russia, costringendo Putin a estendere almeno fino all'11 maggio il periodo di non lavoro.
L'epidemia di Covid-19 continua a diffondersi anche in Russia, costringendo Putin a estendere almeno fino all'11 maggio il periodo di non lavoro.
Source: KEYSTONE/AP/Alexei Druzhinin

L'epidemia di Covid-19 continua a diffondersi anche in Russia, costringendo Putin a estendere almeno fino all'11 maggio il periodo di non lavoro imposto per prevenire il dilagare della malattia.

La sospensione delle attività non essenziali era prevista fino alla fine di aprile, ma il leader del Cremlino oggi ha ribadito che «il picco» dei contagi «non è ancora stato raggiunto» e non è quindi una buona idea ridurre le misure restrittive. Almeno non adesso che i nuovi casi accertati sono diverse migliaia ogni giorno. Tra un paio di settimane, cioè a partire dal 12 maggio, si potrebbe però cominciare ad allentare gradualmente il lockdown, ma tenendo conto della situazione epidemiologica regione per regione, dove ogni governatore potrà adottare delle misure ad hoc per il territorio che amministra.

In un incontro in teleconferenza trasmesso in diretta dalla tv di Stato russa, Putin ha infatti ordinato al governo di elaborare entro il 5 maggio delle proposte per superare pian piano il lockdown e far ripartire il motore dell'economia, messa in ginocchio anche dal crollo del prezzo del petrolio. In queste settimane molte attività lavorative sono state congelate ma Putin ha ordinato che gli stipendi siano comunque pagati: un obiettivo non sempre di facile attuazione per le piccole imprese private.

Stamattina le autorità sanitarie russe hanno annunciato 6.411 nuovi casi di Covid-19: il numero giornaliero di contagi più alto registrato finora in Russia. Le persone risultate positive dall'inizio dell'epidemia sono in totale 93.558, più che in Cina e in Iran, almeno stando ai dati ufficiali. Le vittime del nuovo coronavirus in Russia sono invece 867, un numero relativamente basso rispetto a quelli registrati in altri Paesi. Anche qui in Russia però molti medici sono stati contagiati e c'è chi denuncia la mancanza di strumenti di protezione adeguati per i camici bianchi.

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