Conflitti CPI: tra le sfide maggiori la consegna dei ricercati

ATS

9.5.2019 - 07:11

Il procuratore della Corte penale internazionale, Fatou Bensouda.
Il procuratore della Corte penale internazionale, Fatou Bensouda.
SDA / Archivio

Per il procuratore della Corte penale internazionale (CPI) Fatou Bensouda, far sì che la Libia consegni i ricercati con mandati di arresto in sospeso, incluso il figlio di Muammar Gheddafi, Saif Al-Islam, rimane una delle «maggiori sfide» che deve fronteggiare la CPI.

Sino ad oggi, la Corte ha emesso mandati di arresto per una sola persona per crimini commessi dopo la cacciata di Gheddafi nel 2011: il comandante delle forze speciali del Libyan National Army (Lna), Mahmoud al-Warfalli, che non si sa dove si trovi attualmente. Anche il mandato contro Saif al-Islam Gheddafi rimane in sospeso, e l'ex capo dell'Agenzia per la sicurezza interna di Muammar Gheddafi, Mohamed Khaled Al-Tuhamy, è in libertà.

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