Mentre le tensioni con l'Iran stanno aumentando, Washington annuncia l'invio di un altro migliaio di soldati in Medio Oriente. Secondo un alto funzionario di Teheran gli Stati Uniti e l'Iran stanno andando verso uno scontro.
«Ho autorizzato ulteriori 1000 uomini per scopo difensivo per affrontare le minacce in Medio Oriente» su richiesta del Central Command, afferma il segretario alla Difesa pro tempore statunitense Patrick Shanahan.
Queste nuove truppe andranno ad aggiungersi ai 1'500 militari il cui dispiegamento era stato annunciato nel mese maggio, in seguito all'attacco a quattro petroliere al largo degli Emirati Arabi Uniti.
«I recenti attacchi iraniani (di inizio giugno ndr.) validano i rapporti di intelligence che abbiamo ricevuto sul comportamento ostile delle forze iraniane, che minacciano il personale e gli interessi statunitensi nell'area», aggiunge Shanahan.
Cresce il timore di uno scontro
Il timore di uno scontro diretto tra i due paesi cresce da giovedì, da quando sono state attaccate due petroliere, una giapponese e l'altra norvegese, nel Golfo dell'Oman, più di un anno dopo l'annuncio del ritiro degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano del 2015.
Lunedì Teheran aveva annunciato che supererà tra dieci giorni il limite delle riserve di uranio a basso arricchimento consentite dall'accordo sul nucleare del 2015.
Dal canto suo la Gran Bretagna ha replicato di essere pronta a esaminare «tutte le opzioni» se l'Iran abbandonerà gli impegni previsti dall'accordo.
L'Iran accusa gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti e l'Iran stanno andando verso uno scontro secondo l'ambasciatore iraniano in Gran Bretagna, Hamid Baeidinejad, che così si è espresso sulla CNN: «Ci si sta avviando verso un confronto e questa è una cosa seria per tutta la regione. Mi auguro che a Washington si proceda con cautela e non si sottovaluti la determinazione dell'Iran».
Il diplomatico ha nuovamente negato che ci sia l'Iran dietro all'attacco delle petroliere nel Golfo dell'Oman.
Teheran - in questa crisi - ha più volte accusato gli Stati Uniti di manipolare le prove nei suoi confronti. Accuse che fanno anche riferimento a quanto vissuto 16 anni fa dall’Iraq, allora in mano al dittatore Saddam Hussein.
Il mondo a colpo d'occhio
I protagonisti della politica mondiale.
Sergio Mattarella alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale
Alessandra Schiavo, ambasciatrice d'Italia in Birmania
Urbano Cairo, presidente de La7, presenta i nuovi palinsesti
Boris Johnson visita un centro di polizia a Reading.
David Sassoli eletto presidente dell'Europarlamento.
L'ex presidente uruguayano Jose Mujica a Montevideo.
Mario Vargas Llosa impegnato in un convegno a Madrid.
Il ministro degli Interni italiano Salvini all'assemblea annuale di Confartigianato.
Il Dalai Lama incontra i religiosi musulmani a New Delhi.
Londra, Melania e Donald Trump in visita in Gran Bretagna
Giovanni Tria durante il G20 di Fukuoka
Giorgia Meloni (Fdi) in una conferenza sulle elezioni europee.
La scrittrice cilena Isabel Allende durante un'intervista in Spagna
Melania Trump con la moglie del premier Shinzo Abe a Tokyo.
Papa Francesco in posa con alcuni bambini in Vaticano.
La regina Elisabetta al centenario della British Airways.
L'artista cinese Ai Weiwei inaugura mostra a Dusseldorf.
Matteo Salvini a un incontro elettorale a Giussano
Papa Francesco durante l'udienza generale
Il Dalai Lama a Dharamsala, India
Napoli: il Capo della polizia Franco Gabrielli
Thailandia: cerimonia di incoronazione di Thai King Rama X.
Angela Merkel visita il terminal dei container al porto di Amburgo.
Spagna: Pablo Iglesias, leader di Podemos
Il segretario di Stato statunitense, Mike Pompeo
Prabowo Subianto, candidato alle presidenziali in Indonesia.
Il presidente Rohani alla Giornata dell'Esercito dell'Iran.
Angela Merkel riceve un pallone dalla nazionale di pallamano tedesca
Macron parla alla riunione dei sindaci della Bretagna.
Zuzana Caputova neo presidente della Slovacchia.
Re Felipe di Spagna e Mauricio Macri, presidente argentino
Chiara Appendino durante l'evento Fidas a Torino
Nicola Fratoianni in un dibattito alla Camera
Tornare alla home page