Taiwan vs CinaDa magnate dei chip 32 milioni per la milizia anti-Cina
SDA
2.9.2022 - 18:07
Robert Tsao, magnate dei semiconduttori di Taiwan e fondatore di United Microchips Corporation (Umc), ha promesso fondi per 32 milioni di dollari da destinare all'addestramento di 3,3 milioni di «guerrieri civili» a supporto dell'isola se venisse invasa della Cina.
Keystone-SDA
02.09.2022, 18:07
02.09.2022, 18:30
SDA
L'annuncio è stato fatto in una conferenza stampa tenutasi oggi a Taipei, alla quale Tsao si è presentato con un giubbotto anti-proiettile ed elmetto a rimarcare la gravità del momento.
Davanti ai giornalisti, l'imprenditore di 75 anni ha mostrato un ingrandimento della sua nuova carta di identità di Taiwan, annunciando di aver rinunciato alla cittadinanza di Singapore, ottenuta nel 2011, e dicendosi «emozionato» del ritorno ad avere quella della Repubblica di Cina, il nome ufficiale di Taiwan.
Civili addestrati da 'Accademia dell'orso'
Il programma presentato prevede che il 60% delle risorse sia destinato ad addestrare 3 milioni di persone in tre anni con la Kuma Academy (Accademia dell'orso), organizzazione civile che lavora sulla difesa. Mentre il restante 40% sarebbe usato per specializzare attraverso le amministrazioni locali 300.000 cecchini.
Tsao, che ha fondato nel 1980 la Umc, si è ritirato dagli affari e ha un patrimonio stimato in 16,3 miliardi di dollari, secondo l'agenzia ufficiale taiwanese Central News Agency.
L'annuncio di Tsao, tra l'altro, conferma il cambio di rotta nel suo approccio alla Repubblica popolare cinese: nel 2011, infatti, aveva rinunciato alla cittadinanza in segno di protesta contro le restrizioni agli investimenti diretti in Cina approvate dall'amministrazione di Chen Shui-bian, primo presidente dell'isola del Partito Democratico Progressista inviso a Pechino, che vede oggi a capo l'attuale presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen.
«Contributo alla situazione mondiale»
Tsao, in passato, si era anche detto favorevole alla «unificazione» dell'isola con la Cina, a fronte di condizioni favorevoli, ma più di recente si è mostrato molto critico verso Pechino, soprattutto dopo la repressione del dissenso voluta dal Partito comunista a Hong Kong.
Taiwan non è mai stata sotto il controllo della Repubblica popolare e non parla di «riunificazione», termine usato solo da Pechino, ma di un'eventuale «unificazione» con la Cina.
Dopo l'aumento dell'aggressività militare cinese in risposta alla visita a Taipei della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi, Tsao ha promesso 100 milioni di dollari circa per aumentare le capacità di Difesa di Taiwan. «Se riusciamo a resistere con successo alle ambizioni della Cina, non solo difenderemo la nostra terra, ma daremo anche un grande contributo alla situazione mondiale», ha assicurato Tsao.