Medio OrienteL'esperto di Hamas: «Dopo la morte di Hanyeh, Sinwar ha mano libera»
SDA
2.8.2024 - 17:58
Con l'uccisione del comandante Mohammed Deif a Gaza, il leader di Hamas Yahya Sinwar è rimasto più solo. Con l'eliminazione del capo politico Ismail Haniyeh a Teheran, è più libero di decidere.
02.08.2024, 17:58
02.08.2024, 18:26
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Ne ha parlato alla radio israeliana Michael Milshtein, esperto di Medio Oriente, responsabile del Forum di studi palestinesi dell'Università di Tel Aviv e analista senior dell'Istituto di politica e strategia di Herzliya.
«Con la morte di Haniyeh, Sinwar, che è l'uomo che veramente comanda nella Striscia, ora ha maggiore libertà di azione. Il capo politico era un'importante figura simbolica, ma chi in realtà prende le decisioni più importanti è Sinwar», ha dichiarato a radio 103FM Milshtein.
Come dire però, mentre Haniye girava per il Medio Oriente come una star, stando a contatto con i leader dell'area che davvero contano, Sinwar, pur essendo un'icona per i palestinesi, è costretto a stare nascosto nei tunnel, sotto terra, a incontrare solo i collaboratori più fidati e a far paura da lontano.
Per l'esperto, la morte di Haniyeh non è come l'eliminazione di un terrorista e basta, è un evento molto importante: «Lui era una figura simbolica, lo vedevi mescolarsi alla gente, fare dichiarazioni, essere coinvolto in numerose mosse politiche, analizzare la strategia di Hamas. Però, non era realmente la persona che determina i passi pratici».
«Spazio operativo più confortevole»
«Sinwar disprezzava Haniyeh», ha commentato Milshtein, «secondo lui quelli erano uomini in giacca e cravatta, senza esperienza militare, che non hanno sofferto in prigione come lui e non capiscono che la visione è la jihad, non i progetti politici».
Per l'analista, alla morte di Haniyeh, Sinwar «non ha brindato alzando un bicchiere di champagne per festeggiare, ma sicuramente la sua uccisione crea uno spazio operativo più confortevole per lui».
Haniyeh non rappresentava una sfida per il capo di Hamas a Gaza, «ma si è messo sulla sua strada». Milshtein ha poi raccontato di aver avuto una conversazione con un giornalista a Gaza secondo il quale «le crepe che c'erano tra Gaza e Doha (dove viveva Haniyeh) si sono allargate notevolmente dopo l'assassinio. Ecco, vale la pena tenerle d'occhio».
Insomma ora la Striscia sembrerebbe essere solo nelle mani di Sinwar che nel mentre, oltre ad aver perso tre settimane fa Deif, l'amico di sempre, il numero due della fazione, ora è rimasto ancor più solo: il quotidiano saudita Al-Sharq al-Awast ha riferito che Israele ha attaccato 10 giorni fa nel sud-ovest di Gaza City riuscendo a eliminare alcuni dei massimi funzionari di Hamas, tra cui Rochi Moshtaha, molto vicino a Sinwar.