Ucraina Doppio raid russo sui treni, Zelensky: «Basta parole, servono azioni»

SDA

4.10.2025 - 20:32

Le fiamme tra le lamiere del vagone passeggeri blu intenso tipico delle ferrovie ucraine, squarciato e contorto per l'esplosione di un drone russo, sono l'ultima immagine che racconta di quanto ancora sia lontana la pace in Ucraina, dove a pagare il prezzo più alto restano i civili.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (foto d'archivio)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (foto d'archivio)
sda

Keystone-SDA

Stavolta, il sangue è tornato a scorrere nella regione nordorientale di Sumy, a Shostka, dove un doppio attacco con gli Shahed ha colpito i treni della stazione ferroviaria, uccidendo una persona e ferendone circa altre 30, tra cui tre bambini.

Un raid «crudele», lo ha definito Volodymyr Zelensky pubblicando il video di una carrozza passeggeri distrutta, prima di lanciare l'ennesimo monito al mondo occidentale: «Le parole non bastano ora. Sono necessarie azioni concrete», ha detto il presidente ucraino aggiungendo che ora, «solo la forza può fermare» Vladimir Putin.

«I russi non potevano ignorare che stavano colpendo i civili. E questo è terrorismo che il mondo non deve ignorare», ha affermato il leader ucraino prima di sottolineare che finora, «abbiamo ascoltato dichiarazioni risolute dall'Europa e dall'America. È giunto il momento di trasformarle in realtà, insieme a tutti coloro che si rifiutano di accettare l'omicidio e il terrore come normali».

Treni pieni di civili

Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha accusato la Russia di un raid deliberato contro i treni passeggeri carichi di civili: «Si tratta di una delle tattiche russe più brutali: il cosiddetto 'double tap' (doppio colpo), quando il secondo raid colpisce i soccorritori e le persone evacuate».

Della stessa idea Ursula von der Leyen, che ha parlato di una «barbarie russa» in cui «si evidenzia la sconsiderata e continua volontà della Russia di prendere di mira i civili». E come se non bastasse, un altro attacco con droni sulla comunità di Shostka ha colpito un peschereccio sul lago vicino alla città, provocando un morto e un ferito.

Ferrovie prese di mira da Mosca

L'esercito russo ha ripetutamente preso di mira le ferrovie ucraine dall'inizio dell'invasione. Le immagini dei treni in fiamme riportano alla memoria uno dei peggiori episodi della guerra, nell'aprile 2022, quando più di 60 persone in attesa di evacuare la città di Kramatorsk, nel Donetsk, sono state uccise da un missile russo che ha centrato la stazione ferroviaria più trafficata della zona.

Negli ultimi due mesi, Mosca ha intensificato i suoi attacchi aerei contro le infrastrutture ferroviarie, colpendole quasi ogni giorno. Secondo il capo delle Ukrzaliznytsia, le ferrovie ucraine, esiste una strategia ben precisa: isolare i civili nelle zone vicino al fronte in vista dell'inverno. «Non c'è alcuno scopo militare», ha detto il ceo Oleksandr Pertsovsky. «L'unico scopo è seminare il panico tra la gente» e fare in modo «che la gente venga tagliata fuori».

Attacchi anche alle infrastrutture energetiche

Gli attacchi russi alle strutture delle ferrovie vanno di pari passo con quelli alle infrastrutture energetiche, anch'essi aumentati con l'arrivo del freddo: all'inizio di questa settimana, Mosca ha lanciato il suo più grande attacco mai effettuato contro le infrastrutture del gas ucraine.

Secondo il Servizio di Intelligence Estero dell'Ucraina, a dare man forte all'offensiva russa ci pensa la Cina, accusata di fornire dati di intelligence satellitare a Mosca per attacchi missilistici sul Paese invaso, in particolare contro strutture di investitori stranieri.

In risposta, anche le forze di Kiev hanno intensificato le loro operazioni contro le infrastrutture critiche russe: nella notte tra venerdì e sabato, droni d'attacco hanno preso di mira la città di Kirishi, nella regione di Leningrado, colpendo una delle più grandi raffinerie di petrolio del Paese, la Kirishinefteorgsintez (Kinef).