Lyman, Bachmut e KhersonEcco dove si deciderà in questi giorni il seguito della guerra
Di Philipp Dahm
30.9.2022
Mentre l'esercito russo cerca di ottenere un altro successo a Bachmut, Lyman si trova in una brutta posizione: è solo una questione di tempo prima che la città cada in mano agli ucraini. A Kherson, invece, non c'è quasi movimento.
Di Philipp Dahm
30.09.2022, 06:00
Di Philipp Dahm
La guerra in Ucraina, al momento, presenta tre punti focali, qui discussi uno ad uno.
Lyman: la domanda non è se cadrà, ma quando cadrà
Le forze armate ucraine continuano la loro avanzata nella parte orientale dell'oblast di Kharkiv. Si affiderebbero a unità leggere ma mobili, come Humvee armati o jeep Toyota. Il vantaggio è che sono così veloci che l'artiglieria russa ha difficoltà a colpirle con le armi da fuoco.
Come mostra la mappa qui sopra, le truppe di Kiev sono riuscite a chiudere ulteriormente la morsa intorno a Lyman. Ora solo una delle strade che conducono a nord-est, fuori dalla città, è libera. Allo stesso tempo, le forze armate continuano a minacciare lo snodo dei trasporti a Svatove.
Secondo la rivista «Forbes», la situazione nella regione è così pericolosa che l'esercito russo si sta ritirando dal fiume Oskol per costruire una nuova linea di difesa che si estende da Svatove a Kreminna, a 40 chilometri di distanza. Qui si trova «una valle circondata su due lati da un altopiano» e questa «non è esattamente una buona posizione per un difensore», scrive «Forbes».
The russian fascist invaders have made a fatal decision to defend Lyman at all costs.
The Armed Forces of Ukraine are engaged in offensives to trap the rashists in Lyman and liberate the north of Luhansk region. pic.twitter.com/vBsKYhEZN4
Se questo è vero, i soldati ucraini starebbero per invadere l'oblast di Lugansk. L'aviazione russa ha cercato di fermare l'avanzata, ma non ha potuto ottenere successi decisivi a causa dell'efficace difesa antiaerea. «La domanda non è se gli ucraini cattureranno Lyman, ma quando», assicura Forbes.
Bachmut: resistenza accanita contro gli aggressori
L'oblast di Lugansk ospita anche le due importanti città di Severodonetsk e Lysychansk, ancora sotto occupazione russa. Le forze ucraine sono state recentemente in grado di liberare la vicina Bilohorivka, mentre i russi stanno cercando di attaccare Bachmut da Popasna.
Le truppe di Mosca sarebbero penetrate nella parte orientale di Bachmut, separata dal resto della città dal fiume Bachmutka. Il ponte che collega le due parti è stato distrutto dalle forze di Kiev. Se i russi dovessero prendere Bachmut, si aprirebbe per loro la strada per Kramatorsk.
Più di 70 dei 74.000 residenti di Bachmut sono stati uccisi dall'artiglieria negli ultimi mesi, ha dichiarato alla BBC Pavlo Kyrylenko, governatore ucraino di Donetsk. I soldati di Kiev rispondono sparando a loro volta. «È come il badminton», afferma un residente.
La giornalista irlandese Orla Guerin si trova sul posto per la BBC. Parla con Iryna, una 48enne che vuole andarsene dalla città, portando con sé la figlia di 14 anni. «Non lascerei mai questo posto, se non fosse per la guerra», spiega Iryna. «La cosa più importante è salvare la vita di mia figlia. Prendiamo con noi anche la nostra gatta, che ha dei gattini, in modo da poter sopravvivere tutti».
La donna viene portata via dalla città da Serhiy Ivanov. Il 39enne lavora per Rescue Now: per mesi non ha fatto altro che portare i civili fuori dalla zona di pericolo. L'autista non è preoccupato per il fatto che lui e i suoi passeggeri potrebbero morire. «Sono felice quando li vedo sorridere», afferma. «Amo l'Ucraina e amo le persone».
Kherson: i russi rischiano l'accerchiamento
Kiev ha messo una «museruola digitale» alle sue truppe nell'area di Kherson per non tradire i loro movimenti. Dopo che il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto ai suoi concittadini di lasciare l'area, gli occupanti hanno vietato l'ingresso e l'uscita dalla città.
Come mostra la mappa qui sopra, si segnalano ancora combattimenti nel villaggio di Davydiv Brid. Perché il borgo, che un tempo contava 1223 persone, è così importante? L'immagine sottostante mostra il motivo: Davydiv Brid si trova sul fiume Inhulets, che sfocia nel Dnepr.
Qui Kiev cerca di accerchiare le truppe russe tra l'Inhulets e il Dnepr dopo che i ponti su quest'ultimo sono stati distrutti, rendendo impossibile la loro ritirata.
La resistenza al Cremlino in Russia
Quando gli occupanti di Kherson cercheranno di respingere la controffensiva ucraina, potrebbero dover combattere contro i loro stessi connazionali: la legione «Libertà per la Russia» è dalla parte dell'Ucraina, è equipaggiata con missili anticarro francesi Milan e combatte per una Russia senza Vladimir Putin.
The "Freedom of Russia" Legion as part of the Armed Forces of Ukraine is training to destroy russian tanks with the French "Milan" ATGMs pic.twitter.com/7t67KKRSo5
La resistenza alla guerra e alla mobilitazione parziale continua anche all'interno della nazione: l'Institute for the Study of War di Washington ha riassunto in una mappa tutti i luoghi in cui ci sono state manifestazioni o attacchi agli uffici di reclutamento.
Chi non è a favore della guerra o manifesta contro di essa fa di tutto per lasciare il Paese. Come riporta il «Guardian», si pagano prezzi esorbitanti per poterlo fare. Un posto su un aereo privato costa tra i 21.000 e i 26.700 franchi. Il noleggio di un business jet da otto posti costa tra gli 85.000 e i 150.000 franchi. Secondo il Guardian, le richieste di informazioni alla società Your Charter, che fa da intermediaria per l'uso di jet, sono centuplicate, passando da 50 a 5.000 al giorno.
Armi: uno sguardo al budget degli Stati Uniti
Thomas Theiner, ex soldato italiano, oggi lavora per i media ucraini ed estrapola alcune interessanti informazioni da un riallineamento di bilancio del Pentagono. Alcuni elementi non possono essere una sorpresa: è chiaro che è necessario un rifornimento di munizioni per l'artiglieria da 155 millimetri, di missili Himars e di scorte di missili anticarro Javelin.
These Pentagon papers include all items the Pentagon ordered to replace equipment sent to Ukraine up to 12 August 2022.
I.e the Pentagon ordered: • $1,381,308,000 of Javelins and $73,123,000 of Javelin Command Launch Units (CLU) to replace the Javs sent to Ukraine. 2/n pic.twitter.com/RYVsfiCIqX
Ciò che risulta significativo, tuttavia, è che gli Stati Uniti stanno espandendo la produzione di questi pezzi, e quindi sembra che si stiano preparando per un'assistenza a lungo termine in materia di armi. Questo include anche la produzione di munizioni di precisione per l'artiglieria da 155 millimetri. Inoltre, saranno stanziati quasi 400 milioni di dollari per gli M142 Himars.
Secondo Theiner, si tratta di circa 100 nuovi sistemi Himars. Questo avrebbe senso se, ad esempio, si dovesse sostituire l'artiglieria trainata M777. Ma secondo i documenti, tale sostituzione non è affatto prevista. Verrà inoltre ampliata anche la produzione di munizioni Himars. Infine, il Ministero della Difesa sta rifornendo le proprie scorte di missili antiaerei.