Svizzera L'economia si unisce per vincere le elezioni federali del 2023

cp, ats

7.10.2022 - 10:25

Da sinistra, Valentin Vogt, presidente dell'Unione svizzera degli imprenditori, Fabio Regazzi, presidente dell'Unione svizzera delle arti e mestieri, Christoph Mäder, presidente di Economiesuisse e Markus Ritter, presidente dell'Unione svizzera dei contadini.
Da sinistra, Valentin Vogt, presidente dell'Unione svizzera degli imprenditori, Fabio Regazzi, presidente dell'Unione svizzera delle arti e mestieri, Christoph Mäder, presidente di Economiesuisse e Markus Ritter, presidente dell'Unione svizzera dei contadini.
Keystone

Con un anno d'anticipo, le organizzazioni imprenditoriali e agricole si preparano alle elezioni federali dell'autunno 2023.

7.10.2022 - 10:25

Riunitesi oggi nella capitale, le quattro principali organizzazioni economiche elvetiche hanno annunciato di volersi lanciare a braccetto nella corsa al parlamento durante la quale sosterranno i rispettivi candidati e le rispettive politiche, incentrate soprattutto sul miglioramento delle condizioni quadro per l'economia.

Forti anche del successo parziale, frutto della loro collaborazione, ottenuto alle urne il 25 di settembre scorso col «sì» popolare alla riforma dell'AVS e il «no» all'iniziativa sull'allevamento intensivo (ma sconfessati sugli sgravi fiscali per l'imposta preventiva, n.d.r), le quattro organizzazioni – economiesuisse, l'Associazione svizzera delle arti e mestieri (Usam), l'Associazione svizzera degli imprenditori (USP) e l'Unione svizzera dei contadini (USP) – si concentreranno soprattutto sull'economia, facendo capo anche ai social media, ormai ineludibili compagni di viaggio della politica.

L'alleanza si concentrerà su sicurezza e stabilità, assicurazioni sociali, formazione professionale, sostenibilità, sicurezza alimentare e approvvigionamento energetico.

L'obiettivo? Mettere in rilievo i legami tra economia e agricoltura, coinvolgimento anche la popolazione, considerata parte integrante dell'economia. La campagna vuole anche essere piattaforma elettorale per tutti i politici che sostengono la piazza economica in tutta la sua eterogeneità.

Il voto del 25 settembre sull'AVS

In Svizzera, le oltre 600 mila aziende e i loro 4,5 milioni di dipendenti sono abituati a reagire quotidianamente ai cambiamenti in modo «rapido e agile». A parere delle quattro associazioni, lo stesso dovrebbe valere per questa alleanza politica e per le questioni da affrontare.

Il voto del 25 settembre sull'AVS rappresenta un successo storico per l'alleanza dopo decenni di stallo causato dal blocco della sinistra, ha dichiarato davanti ai media Valentin Vogt, presidente dell'UPS, sperando che tale unione si dimostri vincente anche fra un anno.

Le opinioni di Mäder, Regazzi e Ritter

Il presidente di economiesuisse, Christoph Mäder, ha criticato invece «la politica dello struzzo in campo economico». «Nessuno ha bisogno di utopie in questo momento. In questo contesto, anche l'economia è chiamata a proporre soluzioni costruttive», ha spiegato.

Riferendosi al calo di attrattiva fiscale della Svizzera, il consigliere nazionale Fabio Regazzi (Centro/TI), presidente dell'Usam, ha detto di sperare in un rafforzamento delle capacità di riformare il Paese. Regazzi spera che la mobilitazione delle associazioni economiche sfoci in un «atteggiamento moderato e costruttivo di stampo borghese, favorevole alle riforme in Parlamento.

Il consigliere nazionale Markus Ritter (Centro/SG), presidente dell'Unione svizzera dei contadini, ha espresso la sua preoccupazione per la politica sempre più «ostile nei confronti dell'economia e dell'agricoltura» in Parlamento e, in particolare, in Consiglio nazionale. «Ciò che serve sono condizioni quadro affidabili, non attivismo e burocrazia», ha insistito il deputato.

cp, ats