America latinaCandidato alle presidenziali in Ecuador ucciso a colpi di pistola
SDA
10.8.2023 - 08:39
Uno dei candidati alle elezioni presidenziali in Ecuador è stato ucciso a colpi di pistola al termine di un comizio della campagna elettorale. Secondo la stampa locale si tratta del giornalista e attivista politico Fernando Villavicencio.
Keystone-SDA
10.08.2023, 08:39
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Questi era candidato per il partito di governo. Il giornalista e politico è stato colpito da numerosi colpi d'arma da fuoco mentre stava lasciando una scuola della capitale dove si svolgeva un raduno politico.
La notizia della morte di Villavicencio è stata confermata pochi minuti dopo l'attentato dalla Clinica de la Mujer, dove era stato trasportato d'urgenza.
Presidente Lasso: «Il crimine non resterà impunito»
«Sono indignato e scioccato dall'assassinio del candidato alle presidenziali Fernando Villavicencio», scrive su Twitter il presidente uscente dell'Ecuador, Guillermo Lasso.
«La mia solidarietà e le mie condoglianze alla moglie e alle figlie. Per rispetto alla sua memoria e alle sue battaglie, vi assicuro che questo crimine non resterà impunito.
La condanna è unanime
L'omicidio ha scosso tutto l'arco politico del Paese. La condanna dell'attentato contro il 59enne giornalista e politico, delfino di Lasso, è stata unanime anche da parte dei suoi avversari alla corsa alla presidenza.
La favorita assoluta dei sondaggi, Luisa Gonzalez, candidata del partito dell'ex presidente Rafael Correa, ha manifestato la sua «indignazione» affermando che la morte di Villavicencio «è un lutto per tutti».
Allo stesso modo il candidato del movimento indigenista Pachakutik, Yaku Peréz, in corsa per il ballottaggio, ha manifestato il suo cordoglio e ha affermato che «l'Ecuador non merita nessun'altra morte».
«È il momento di unirci e recuperare la pace», ha detto. Il candidato indipendente di centrodestra, Otto Sonnenholzner, ha condannato l'attentato sostenendo che «il paese è sfuggito di mano» al governo.
Aveva ricevuto minacce di morte
Le elezioni presidenziali si disputeranno il 20 agosto nel contesto di una grave crisi della sicurezza provocata dalla presenza sempre più forte dei cartelli della droga nel paese.
Lo stesso Villavicencio aveva denunciato nei giorni precedenti l'attentato di aver ricevuto minacce concrete da parte di un leader narco di nome José Adolfo Macías Villamar, alias «Fito».
Il governo uscente di Lasso ha cercato fino ad oggi di gestire la grave situazione con un massiccio dispiegamento di militari e con misure straordinarie di ordine pubblico mirate su alcune province, ma senza risultati concreti.