Il Pentagono e altre agenzie governative statunitensi, tra cui il Federal Bureau of Investigation (FBI), hanno chiesto ai loro team di non rispondere a un'e-mail che chiedeva ai funzionari federali di giustificare le loro attività. Elon Musk, consigliere del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha dato loro tempo fino alle 23.59 di lunedì sera per dare la loro risposta.
Elon Musk, capo del DOGE, il Department of Government Efficiency, creato appositamente per lui dal presidente Donald Trump, ha concesso 48 ore, in pieno weekend, ai dipendenti federali per spiegare e giustificare il loro lavoro svolto nell'ultima settimana.
Chi non lo fa entro oggi, lunedì 24 febbraio, alle 23h59, rischia d'essere licenziato.
Il vero e proprio ultimatum di Musk è arrivato via una email inviata a 2,3 milioni di lavoratori pubblici, scatenando il panico nelle agenzie governative.
Diversi funzionari si sono rivolti a degli avvocati per capire come avrebbero dovuto rispondere. Altri sono in attesa delle indicazioni dei loro superiori.
La NASA invita a rispondere, FBI e Pentagono no
La NASA ha indicato ai suoi dipendenti di rispondere in fretta e in modo dettagliato, mentre FBI, Pentagono e Dipartimento di Giustizia hanno chiesto ai propri collaboratori di non rispondere temendo una fuga di informazioni riservate.
L’email è stata inviata dopo che il presidente statunitense ha esortato il patron di Tesla a essere più «aggressivo» nella sua azione di riforma e di taglio dei costi. La richiesta è stata accolta subito dal miliardario.
«In linea con le istruzioni di Trump, tutti i dipendenti riceveranno a breve una email che chiede di spiegare cosa hanno fatto la scorsa settimana. Una mancata risposta sarà presa come una dimissione», aveva annunciato Musk su X venerdì.
Un invito alla disobbedienza che limita Musk?
«Il Dipartimento della Difesa è responsabile della valutazione delle prestazioni del proprio personale e condurrà qualsiasi revisione in conformità con le proprie procedure», ha scritto Darin Selnick, un funzionario del Pentagono, in una dichiarazione pubblicata sul social network X domenica.
Selnick ha chiesto che, «per il momento», venga «sospesa» qualsiasi risposta all'e-mail inviata sabato dal DOGE, l'ufficio responsabile della gestione dei dipendenti pubblici, intitolata «Cosa hai fatto la scorsa settimana?».
Il Dipartimento di Stato ha comunicato che risponderà per i suoi dipendenti: «Nessuno è obbligato a riportare le sue attività al di fuori della catena di comando del ministero», ha detto il dicastero di Marco Rubio.
Secondo il New York Times, anche l'FBI, il Dipartimento di Stato e l'intelligence nazionale hanno consigliato ai propri dipendenti di non rispondere.
«L'FBI, attraverso l'ufficio del direttore, è responsabile di tutte le procedure di valutazione», ha scritto Kash Patel, il nuovo direttore della polizia federale, nominato da Donald Trump.
Questo invito alla disobbedienza da parte di alcuni dei fedelissimi del Presidente degli Stati Uniti rappresenta una battuta d'arresto e solleva interrogativi sul margine di manovra di Elon Musk.
Cinque compiti da elencare
In un'e-mail ricevuta dai funzionari federali sabato, il DOGE ha richiesto una risposta entro lunedì sera, descrivendo cinque compiti completati nella settimana precedente e citando il suo responsabile.
È stato chiesto loro di non condividere alcuna informazione riservata.
Musk, boss di SpaceX, Tesla e proprietario del social network X, aveva annunciato poco prima che la «mancata risposta» sarebbe stata considerata come una «dimissione».
Questo invito da parte di diverse agenzie dell'amministrazione Trump a non obbedire all'ingiunzione del suo stretto consigliere arriva in un momento di grande tensione all'interno del governo federale.
Nel giro di cinque settimane, il governo del miliardario repubblicano ha attuato misure, su impulso di Elon Musk, volte a licenziare intere sezioni della forza lavoro.
Migliaia di dipendenti amministrativi in prova sono stati licenziati. Incoraggiati a dimettersi in cambio del mantenimento dello stipendio fino alla fine di settembre, secondo i media americani anche 75.000 dipendenti pubblici hanno accettato di lasciare il loro posto.
La politica reagisce con perplessità
il leader dei democratici alla Camera Hakeem Jeffries ha detto che : «Elon Musk sta traumatizzando i dipendenti federali e le loro famiglie. Non ha alcuna autorità legale per effettuare questo tipo di richieste».
Pure fra i repubblicani ci sono perplessità: «Molti lavoratori federali sono sotto un contratto sindacale, quindi non so quanto questa direttiva possa essere utile», ha osservato il deputato conservatore Michael Lawler.
Non siamo a Twitter
Come ricorda ilsole24ore, l'attacco di Musk riporta alla memoria lo stile adottato dal miliardario coi dipendenti di Twitter poco dopo averla acquistata.
La differenza - fanno notare gli esperti - è che della piattaforma social è il proprietario, mentre all’interno dell’amministrazione - ha spiegato la stessa Casa Bianca - non ha autorità decisionale e né è formalmente il numero uno del DOGE.
Il ritratto di Elon Musk
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06.02.2025