Allarme stupefacenti Epidemia di overdose negli Stati Uniti: un clan di miliardari in tribunale

tmxh

24.2.2019

L’epidemia di overdose da oppioidi negli Stati Uniti miete ogni anno migliaia di vittime. Una famiglia di miliardari, in gran parte responsabile di questi decessi, compare per la prima volta in tribunale.

I Sackler sono una delle famiglie di miliardari più conosciute negli Stati Uniti. E sono anche coloro che hanno largamente contribuito alla crisi di overdose che sconvolge il paese. La famiglia di industriali comprende la società farmaceutica Purdue, che produce l'ossicodone, un analgesico che si rivela essere il principale responsabile dell'epidemia di overdose da oppioidi che imperversa da diversi anni.

Come riporta il portale «Spiegel Online», sono state mosse per la prima volta alcune gravi accuse contro i Sackler a Boston: «Otto membri di un’unica famiglia hanno preso decisioni che hanno scatenato il nucleo dell’epidemia di overdose da oppioidi», precisa un atto di accusa di 275 pagine.

Una rete illegale di frodi

Il medicamento più famoso, l’ossicodone, è stato imposto ai medici come ai pazienti pur conoscendone perfettamente i pericoli e generando così «profitti attraverso una rete illegale di frodi». La famiglia avrebbe «supervisionato e messo in atto un piano omicida e fraudolento al fine di vendere gli oppioidi», viene precisato.

Le accuse dello Stato del Massachusetts puntano contro l’ex presidente della società Richard Sackler, suo padre Raymond, suo zio Mortimer e sua madre Beverly che ha 94 anni, oltre ad altri sei membri della famiglia, a nove dirigenti e alla società. Mentre Purdue e tre alti dirigenti hanno già sborsato 635 milioni di dollari di sanzioni nel 2007 per la commercializzazione aggressiva dell’ossicodone, questo è il primo atto d'accusa diretto personalmente contro i capi del clan.

Le vittime trasformate in colpevoli

L’atto di accusa indica principalmente che i Sackler hanno contribuito attivamente a iniziare l’epidemia di overdose: il documento precisa che l’ossicodone è stato venduto a persone anziane, che i tossicomani sono stati incriminati e che i medici sono stati esortati ad aumentare le dosi. Secondo l’atto di accusa, Richard Sackler, presidente di Purdue dal 1999 al 2003, ha scritto in una e-mail interna: «Dobbiamo colpire coloro che ne abusano. Sono loro i colpevoli.»

I Sackler, che si sono distinti fin qui come famiglia di mecenati e benefattori, proprietari di un’ala al Metropolitan Museum of Art di New York, devono ora vedersela con attacchi su tutti i fronti. La crisi degli oppioidi ha causato un crollo delle vendite di ossicodone e il gruppo è stato oggetto di numerose azioni giudiziarie. Secondo i National Institutes of Health (NIH), l’autorità sanitaria statunitense, nel 2017 a causa degli stupefacenti sono morte 70’237 persone, di cui il 68% uccise da oppioidi come l’ossicodone.

I Sackler si sono distinti fino a questo momento come una famiglia di mecenati e di benefattori. Ecco una veduta dell’ala Sackler del Metropolitan Museum of Art di New York.
I Sackler si sono distinti fino a questo momento come una famiglia di mecenati e di benefattori. Ecco una veduta dell’ala Sackler del Metropolitan Museum of Art di New York.
Getty Images

Le immagini del giorno

Tornare alla home page