Eliseo 2022 Secondo l'exit poll Macron è stato rieletto alla presidenza

SDA

24.4.2022 - 20:06

Stando agli exit poll Emmanuel Macron sarebbe rieletto con oltre il 58% dei voti
Stando agli exit poll Emmanuel Macron sarebbe rieletto con oltre il 58% dei voti
KEYSTONE

Emmanuel Macron è stato rieletto all'Eliseo con il 58,2% dei voti, secondo l'exit poll della televisione pubblica France 2. Marine Le Pen è al 41,8%. Intanto Mélenchon agli elettori: «fatemi diventare premier». Zemmour commenta: «delusione e tristezza».

24.4.2022 - 20:06

«Sconfitta? No, questa è una forma di speranza. L'aspirazione al cambiamento non può essere ignorata». Lo ha detto Marine Le Pen nel suo discorso dopo il voto che ha riconfermato Emmanuel Macron all'Eliseo, definendo il suo risultato elettorale come una «vittoria eclatante».

Nasce quindi il quinquennio di Macron 2.0 ma il difficile viene adesso: come mantenere le promesse ambiziose di riforme, a cominciare da quella delle pensioni che infiammò le piazze già tre anni fa? Soprattutto se le elezioni legislative di giugno per rinnovare il parlamento non porteranno al presidente rieletto una maggioranza affidabile.

In agguato c'è Jean-Luc Mélenchon, che ha già annunciato il suo progetto di guidare il governo riunendo la sinistra. Il presidente potrebbe rispondere, secondo le analisi di questi giorni, con la creazione del «nuovo grande movimento politico» da lui annunciato la sera della vittoria al primo turno.

«En Marche!», il movimento creato da Macron per accompagnarlo nella corsa all'Eliseo di 5 anni fa e per dar vita alla maggioranza, non sembra poter garantire la tenuta di un governo. Il presidente, nella breve campagna elettorale, ha cercato di attirare soprattutto reduci della sinistra, che a parte i radicali della France Insoumise di Mélenchon sono ormai alla deriva: socialisti, comunisti e anche Verdi, che con Yannick Jadot hanno rappresentato la delusione più cocente delle elezioni in un momento in cui i temi dell'ecologia sono dominanti.

In un paesaggio politico completamente disfatto – con i socialisti che fino a 5 anni fa esprimevano il presidente della Repubblica ridotti all'1,7% di Anne Hidalgo, e i Républicains gollisti al 4,78% di Valérie Pécresse – Macron non ha altra scelta che continuare ad attirare fuoriusciti degli ex partiti tradizionali. Con il rischio che accanto ad ex gollisti si ritrovino ex socialisti, ecologisti e centristi.

Attesa per le elezioni legislative del 12 e 19 giugno

Nei prossimi giorni, come prassi e come confermato dallo stesso interessato, il premier in carica, Jean Castex, si dimetterà in attesa delle elezioni legislative del 12 e del 19 giugno.

Se Mélenchon riuscirà nell'impresa di coagulare i reduci della sinistra e ottenerne l'appoggio, la prospettiva è quella di una coabitazione – presidente centrista e liberal con premier di sinistra radicale – a dir poco problematica.

Se Macron darà vita al suo nuovo movimento politico ed ottenesse la maggioranza anche alle legislative, partirebbe il toto-premier: escluso un ritorno di Edouard Philippe, in pole position per il dopo-Macron nel 2027, si fa il nome dell'attuale ministro dell'Agricoltura, Julien Denormandie.

Mélenchon: «Fatemi diventare premier»

Il candidato della gauche Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, rivolgendosi alla nazione dopo la vittoria alle presidenziali di Emmanuel Macron, è tornato ad appellarsi ai connazionali affinché votino in massa per la France Insoumise nelle elezioni legislative di giugno.

Il tribuno della gauche ha quindi ribadito la sua ambizione di diventare primo ministro di Macron, in una sorta di nuova coabitazione dopo il voto di giugno. Secondo l'uomo in cravatta rossa, Macron ha «realizzato il peggior risultato» di un presidente eletto all'Eliseo.

Zemmour: «Delusione e tristezza»

«Delusione e tristezza». «Stasera gli innamorati della Francia hanno perso»: lo ha detto il candidato di estrema destra, Eric Zemmour (Reconquete), esprimendo amarezza per la nuova vittoria di Emmanuel Macron all'Eliseo.

Dopo la sconfitta nel primo turno del 10 aprile, Zemmour aveva invitato i suoi elettori a votare per Le Pen. E adesso lancia un forte appello a tutto «il blocco nazionale» ad unirsi in vista delle elezioni legislative di giugno.

«La nostra responsabilità è immensa. Dobbiamo mettere da parte le nostre querelle e unire le nostre forze. Costruiamo al più presto la prima coalizione della destra e dei patrioti».

Ignazio Cassis si congratula con Macron per la rielezione

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis si è congratulato domenica sera con Emmanuel Macron per la sua rielezione. «Non vedo l'ora di continuare la nostra buona collaborazione», ha scritto su Twitter. «I nostri paesi sono strettamente legati», ha aggiunto il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

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