«La mancanza di sincerità e di fatti sul fronte della pandemia è costata molto probabilmente vite umane»: è il nuovo affondo del virologo Anthony Fauci contro l'amministrazione Trump.
Il giorno dopo l'inaugurazione di Joe Biden, Anthony Fauci, direttore del National Institute of Infectious Diseases, ha fatto il suo ritorno alla sala stampa della Casa Bianca, affermando di essere sollevato di non dover più contraddire Donald Trump.
Molto presente di fronte ai giornalisti all'inizio della pandemia come membro della task force anti-Covid della Casa Bianca, era stato tenuto lontano nei mesi scorsi dall'amministrazione repubblicana. «Ho sempre detto tutto, e a volte mi ha creato problemi», ha ammesso Fauci.
«Alcuni commenti mi hanno messo a disagio perché non erano basati sulla scienza», ha continuato l'ottantenne esperto, che gode di grande popolarità nel Paese, che ha aggiunto di essere particolarmente imbarazzato dal sostegno dato a marzo da Donald Trump per l'idrossiclorochina, un farmaco antimalarico che si è dimostrato inefficace contro il virus.
«Liberatorio poter parlare di scienza»
«Non è un segreto», ha affermato l'immunologo: «Ci sono state molte divisioni, c'erano dati di fatto molto, molto chiari che sono stati messi in discussione. Così la gente non si è fidata di quello che le autorità sanitarie andavano dicendo».
«Quando hai una situazione di crisi per numero di casi di contagio, di ospedalizzazioni, decessi e invece cominci a parlare di cose senza senso dal punto di vista medico e scientifico, questo chiaramente non aiuta», ha proseguito Fauci parlando alla Cnn.
«Non mi è piaciuto contraddire il presidente», ha assicurato giovedì. «E non ci sentivamo davvero di poter parlare senza affrontare ripercussioni». «L'idea di poter venire qui, parlare di ciò che sappiamo, delle prove, della scienza, è un sentimento liberatorio».
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