Filippine Filippine: scontri con esercito, uccisi 15 ribelli comunisti

ATS

29.11.2017 - 13:20

Il presidente filippino Rodrigo Duterte.
Il presidente filippino Rodrigo Duterte.
SDA

Quindici presunti ribelli comunisti sono morti in scontri a fuoco con i militari filippini avvenuti tra ieri sera e stamattina nella provincia di Batangas, circa 65 km a sud di Manila. Lo ha annunciato l'esercito.

I primi scontri sono scoppiati ieri sera a Nasugbu dopo che alcuni residenti avevano segnalato la presenza di uomini armati su un furgoncino e un camion. Quando i soldati hanno cercato di fermare i due mezzi sull'autostrada - nella versione dei militari - i ribelli hanno aperto il fuoco, costringendo i soldati a rispondere ai colpi. Cinque militanti sono rimasti uccisi.

Poco dopo, altri nove militanti del "Nuovo esercito del popolo" sono morti in scontri nella località di Sitio Batulao.

Pochi giorni fa, il presidente filippino Rodrigo Duterte aveva interrotto i colloqui di pace con i rappresentanti dei ribelli, che costituiscono l'ala militare del Partito comunista filippino e combattono dalla fine degli anni Sessanta.

Tornare alla home page