I lavori del Forum per il Dialogo politico libico si sono conclusi ieri sera senza che venisse nominato un governo di unità nazionale.
«Abbiamo concordato di riconvocarci tra circa una settimana in sessione virtuale per decidere sui meccanismi di selezione per la prossima autorità», ha detto l'inviata ad interim delle Nazioni Unite per la Libia Stephanie Williams.
L'annuncio è stato fatto al termine di una settimana di lavori del Forum, che ha tenuto impegnati 75 partecipanti di circoscrizioni e parti politiche libiche, sotto gli auspici dell'Onu, al fine di ridisegnare i futuri assetti istituzionali del Paese.
«Il dialogo politico è l'unica soluzione alla crisi libica», ha affermato Stephanie Williams, rendendo nota la decisione «di proseguirlo attraverso piattaforme di comunicazione per completare la risoluzione delle questioni controverse».
«I partecipanti ai lavori di Tunisi hanno confermato il desiderio di cambiamento dei libici, hanno mostrato patriottismo ma abbiamo ancora molto da fare», ha detto Williams, sottolineando che durante gli ultimi giorni i colloqui hanno consentito di raggiungere grandi risultati. Il primo dei quali l'impegno a tenere elezioni parlamentari e presidenziali il 24 dicembre 2021, l'accordo su una nuova roadmap politica e l'assetto della nuova autorità esecutiva per arrivare a elezioni formata da un Consiglio di Presidenza riformato e un Governo di unità nazionale, separati.
E' sul meccanismo di selezione dei componenti del nuovo esecutivo e in particolare sulla non candidabilità in questa autorità transitoria per chi ricopre attualmente posizioni di vertice che non si è raggiunta un'intesa.
«Ma c'è pieno accordo sull'importanza di arrivare a elezioni e a una riconciliazione nazionale globale» ha detto ancora l'inviato Onu, ricordando l'impegno di sostituire gli attuali funzionari entro 13 mesi.
E' stato anche deciso di formare un comitato per l'assetto costituzionale, ma per farlo funzionare occorrerà prima definire l'assetto esecutivo, ha ricordato Williams. In merito alle notizie circolate sui media locali di eventuali erogazioni di denaro da parte di alcuni politici a vari partecipanti al Forum, l'inviato Onu ha detto di stare «raccogliendo informazioni su coloro che ostacolano il dialogo» e annunciato che potrebbero essere soggetti «a sanzioni internazionali».
Il lavoro della Williams non si ferma a Tunisi, dove ha tenuto a precisare che non sono stati discussi o suggeriti nomi per la nuova autorità esecutiva, e ha annunciato che già domani incontrerà i vertici della Guardia petrolifera libica e la Compagnia petrolifera libica (Noc).