Sono 12,4 milioni gli studenti ad essere tornati sui banchi di scuola in Francia, bambini e adolescenti dalle scuole materne al liceo.
In un clima «il più normale possibile», ha promesso il premier Jean Castex, ma comunque senza precedenti a causa dell'epidemia e soprattutto della ripresa dei contagi che colpisce il Paese più degli altri in Europa, con quasi 5 mila nuovi casi e 19 decessi solo nelle ultime 24 ore.
E a tornare a scuola sono stati anche i bambini e i ragazzi in Russia e Belgio.
«Non abbiate paura – ha detto il ministro dell'Educazione Jean-Michel Blanquer, in un messaggio per tranquillizzare studenti e famiglie (una su 3 ha paura della riapertura) – il ritorno in classe si svolge fra rigide regole sanitarie».
«L'istruzione è fondamentale»
Blanquer ricorda anche che «l'istruzione è fondamentale, la scuola è fondamentale, abbiamo bisogno della scuola, la scuola non è superflua, non è marginale, la scuola non è un lusso». E infine, da non dimenticare – ha detto – che «la scuola è obbligatoria e non si può essere assenti da scuola senza giustificazione».
Il «protocollo sanitario rigido» messo in piedi dalle autorità per questo appuntamento cruciale prevede mascherine obbligatorie per tutti gli adulti – professori e personale scolastico – dalla materna al liceo, e per gli studenti dalla prima media.
Anche nelle attività all'esterno, anche durante la ricreazione. Il distanziamento si farà per quanto possibile, non a spese della capienza delle aule.
Per i bambini più piccoli si tratterà soltanto di una raccomandazione facoltativa, che si concentrerà innanzitutto nel tentativo di far incrociare il meno possibile i gruppi delle varie classi all'entrata e all'uscita dalle aule.
Blanquer ha garantito le famiglie che le condizioni sanitarie garantite a scuola saranno «ben più rigide di quelle che molti bambini hanno vissuto durante le vacanze, ad esempio. Non bisogna, all'improvviso, quando si tratta della scuola, cominciare ad aver paura per cose di cui non c'è motivo di aver paura».
Ritorno a scuola tranquillo
Il ritorno a scuola si è svolto in modo tranquillo, senza incidenti di rilievo. Tutti avevano la mascherina e «tutte le scuole hanno riaperto», ha annunciato il ministro.
Una scolaresca di 25 allievi di Amiens, nel nord, è rimasta invece in isolamento, dopo aver partecipato a uno stage pre-scolastico al termine del quale una ragazza ha presentato dei sintomi ed è risultata positiva al Covid-19.
In Russia una media di 5000 nuovi casi al giorno
Riapertura delicata anche in Russia, dove si registra una media di 5000 nuovi casi ogni giorno. A Mosca sono stati sottoposti a test anti-Covid tutti i 180'000 lavoratori del sistema scolastico, compresi gli insegnanti, i collaboratori e gli impiegati delle mense. Il 3% di loro, circa 5500 persone, è risultato positivo e momentaneamente non potrà entrare negli edifici scolastici.
Le linee guida delle autorità non contengono nulla sull'uso delle mascherine da parte di insegnanti e studenti ma ordinano alle scuole di fornire disinfettante per le mani e di installare macchine per disinfettare l'aria.
A Mosca però le mascherine sono obbligatorie per gli insegnanti e raccomandate agli studenti. Agli studenti verrà misurata la temperatura all'ingresso a scuola e se sarà superiore a 37,1 gradi lo studente sarà isolato e poi prelevato da un genitore o da un'ambulanza.
Riapertura anche in Belgio, dove la premier Sophie Wilmès ha spiegato la necessità di tornare in classe nonostante l'emergenza sanitaria definendo «fondamentale» che i bambini possano riprendere una vista scolastica «per quanto possibile normale».