È crisi di Governo Francia: la premier Elisabeth Borne si dimette

SDA

8.1.2024 - 18:17

La prima ministra francese Elisabeth Borne.
La prima ministra francese Elisabeth Borne.
Keystone

La premier francese, Elisabeth Borne, si è dimessa. La notizia, che già circolava nelle ultime ore dopo il colloquio con Macron all'Eliseo, è diventata ora ufficiale.

Elisabeth Borne, 62 anni, era stata nominata da Macron alla carica di primo ministro – la seconda donna nella storia della Quinta repubblica dopo Edith Cresson – nel maggio 2022, subito dopo l'inizio del suo secondo mandato all'Eliseo.

Il percorso della Borne è stato tutto in salita, con la riforma delle pensioni passata grazie alla fiducia posta in Parlamento e molto contestata dalle piazze e dall'opposizione, poi con la legge sull'immigrazione.

Si resta in attesa dell'annuncio del suo successore. Il ventaglio dei candidati è ridotto a tre, con Gabriel Attal, ministro dell'Educazione e uomo molto vicino a Macron, in netto vantaggio nelle ultime ore.

Gli altri due ipotetici candidati sono il ministro delle Forze Armate, Sébastien Lecornu, e l'ex ministro Julien Denormandie.

Dopo i dissidi interni il rimpasto era nell'aria

Si prevedeva che Emmanuel Macron avrebbe rimpastato il Governo a seguito delle recenti difficoltà con la legge sull'immigrazione.

La disputa sulla legge sull'immigrazione a metà dicembre aveva messo sotto pressione Macron. Il progetto chiave del politico è stato approvato in un voto al cardiopalma, dopo che il governo ha fatto enormi concessioni ai conservatori Républicains.

Tuttavia, l'inasprimento del testo legale ha causato forti tensioni all'interno del campo di Macron. 20 deputati del suo schieramento hanno votato contro il testo, 17 si sono astenuti. Il ministro della Salute Aurélien Rousseau si è poi dimesso.

Secondo alcune indiscrezioni, anche altri membri del gabinetto di sinistra avevano preso in considerazione l'idea di lasciare il Governo a causa del testo prima del voto.

Il Governo del presidente Macron si trova già da un anno e mezzo nella difficile situazione di non avere più la maggioranza assoluta all'Assemblea nazionale.

Tra poco ci sono le elezioni europee

Per i suoi progetti dipende quindi dai voti dell'opposizione. La prima ministra Borne ha cercato instancabilmente di trovare dei compromessi.

Tuttavia, il Governo non è riuscito a trovare un partner affidabile in Parlamento. Il progetto principale di riforma delle pensioni di Macron è stato infine portato avanti dal Governo senza un voto finale dell'Assemblea nazionale.

Ci si aspetta che Macron vada avanti con un gabinetto rinnovato e che tenga unito il suo campo, soprattutto dopo i litigi interni.

Giova ricordare che in primavera si terranno le elezioni europee, in cui i nazionalisti di destra di Marine Le Pen minacciano di superare il partito di Macron con un margine significativo.

Con i Giochi Olimpici e Paraolimpici che si terranno a Parigi in estate, la Francia si trova anche di fronte a una sfida organizzativa e a un momento in cui il Paese vuole dimostrare al mondo esterno di essere unito e capace di agire.