Francia Macron: «Preservativi gratis anche ai minorenni»

SDA

9.12.2022 - 20:02

il presidente francese Emmanuel Macron durante il vertice H2Med a Alicante
il presidente francese Emmanuel Macron durante il vertice H2Med a Alicante
Keystone

In Francia, la gratuità dei preservativi in farmacia annunciata ieri da Emmanuel Macron verrà estera anche ai minorenni: è quanto precisato oggi dallo stesso presidente francese in un video pubblicato su Twitter.

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Giovedì, Macron aveva annunciato la gratuità dei preservativi in farmacia per la fascia di età tra i 18 ai 25 anni dal 2023. In molti, afferma nel video, hanno sottolineato che la gratuità sarebbe stata opportuna anche per i minorenni. «E io dico ok, facciamolo», dichiara Macron nel breve filmato pubblicato su Twitter, rendendo omaggio a quella che ritiene una «politica molto buona di prevenzione per permettere ai giovani di proteggersi».

In Francia, dal 10 dicembre 2018, i preservativi vengono già rimborsati dall'assistenza pubblica su prescrizione medica. Ma ora Macron si spinge molto più in là, garantendone la gratuità a tutti i giovani fino a 25 anni. Una misura che stando ai primi elementi a disposizione della stampa riguarda confezioni da 6, 12 o 24 condom disponibili in farmacia.

Macron: «Non escludo la vaccinazione obbligatoria»

Giovedì, il presidente francese aveva detto, più in generale, che la «salute sessuale» dei giovani è un «vero tema» da prendere sul serio. Il presidente ha evocato, tra l'altro, la vaccinazione degli adolescenti – ragazzi e ragazze – contro le infezioni da papilloma virus, legate alla comparsa di tumori. «È un enorme lavoro d'informazione – ha avvertito il presidente – bisogna farlo nelle scuole, bisogna moltiplicare gli sforzi e lo faremo».

E ancora: «non escludo di andare verso la vaccinazione obbligatoria», quando si avranno «le giuste raccomandazioni scientifiche». Quanto all'educazione sessuale, ha continuato, «non diamo il meglio su questo tema. La realtà – ha osservato – è molto molto lontana dalla teoria. Dobbiamo sollecitare meglio i nostri insegnanti, dobbiamo tornare a sensibilizzarli».