Libia Parigi: «Mai stati avvisati dell'esplosione del conflitto in Libia»

ATS

12.4.2019 - 16:23

Il presidente francese Emmanuel Macron (foto d'archivio)
Il presidente francese Emmanuel Macron (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/AP Pool Reuters/PHILIPPE WOJAZER

La Francia, attraverso un portavoce del Ministero degli Esteri, nega di essere stata avvisata dell'esplosione del conflitto in Libia.

«Come i nostri partner, parliamo con tutte le parti del conflitto in Libia, al fine di ottenere un cessate il fuoco. Non siamo mai stati avvisati di un'offensiva su Tripoli, che abbiamo condannato sin dal suo inizio», ha spiegato un portavoce del ministero degli Esteri francese, rispondendo così alla domanda sulle indiscrezioni del quotidiano italiano Repubblica secondo cui emissari di Khalifa Haftar sarebbero stati ricevuti il 4 aprile scorso a Parigi, poco prima dell'inizio dell'offensiva su Tripoli.

Le priorità della Francia per la Libia sono «la cessazione delle ostilità e la ripresa del dialogo, come anche il sostegno alla mediazione delle Nazioni Unite per rilanciare il processo politico»: è quanto afferma la diplomazia parigina sottolineando che «la Francia si è associata ai suoi partner americani, britannici, italiani e degli Emirati in tutte le dichiarazioni che chiedono una cessazione delle ostilità. Si mobilita in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nel quadro del G7 e dell'Unione europea».

«Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron - ricorda inoltre il ministero francese - ha parlato con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, con il premier Fayez Sarraj e con il maresciallo Haftar per ricordare le nostre priorità».

La Francia «deplora» i mandati d'arresto contro Sarraj

Nel comunicato stampa diffuso l'11 aprile dall'Alta Rappresentante dell'Unione europea Federica Mogherini, aggiunge il portavoce, è stata «espressa la preoccupazione dell'insieme degli Stati membri dell'Unione europea, Francia inclusa, circa la partecipazione ai combattimenti di gruppi guidati da figure schedate dalle Nazioni Unite per le loro attività terroristiche, come anche gruppi criminali».

Alla richiesta di una reazione sulla decisione dell'Lna (l'esercito di Haftar) di emettere mandati d'arresto contro Sarraj e altri responsabili civili e militari del Governo di accordo nazionale, il portavoce ha risposto che la Francia «deplora questa decisione».

Parigi ricorda, tra l'altro, che il suo ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian, si è recato in Libia il 18 e 19 marzo per incoraggiare il premier Fayez Sarraj e il maresciallo Haftar a «finalizzare un accordo politico sui principi convenuti ad Abu Dhabi e per ribadire il pieno sostegno della Francia alla mediazione condotta dal Rappresentante speciale delle Nazioni Unite, Ghassan Salamé».

Le immagini del giorno

Tornare alla home page

ATS