Epidemia La Francia riapre lunedì, ma con alcune zone rosse

ATS

7.5.2020 - 18:20

Il premier francese Edouard Philippe illustra la «fase 2».
Il premier francese Edouard Philippe illustra la «fase 2».
Source: Keystone/EPA AFP POOL/CHRISTOPHE ARCHAMBAULT / POOL

«Il piano può essere avviato questo lunedì 11 maggio, è una buona notizia»: questo l'annuncio del premier francese, Edouard Philippe, in apertura della conferenza stampa sulla riapertura dopo il lockdown.

«Il paese è diviso in due», ha spiegato Philippe, con le cartine divise in dipartimenti verdi e rossi. Nei dipartimenti in rosso, la riapertura ci sarà, ma con maggiori cautele. Nelle «zone rosse» – ha detto – non ci sarà riapertura delle scuole medie, dei parchi e dei giardini l'11 maggio.

Queste zone sono riunite in 4 regioni: l'Ile-de-France, le Hauts-de-France, la Borgogna Franche-Comté e il Grand Est, cui si aggiunge il Dipartimento d'Oltremare di Mayotte. In queste regioni «non ci sarà lockdown obbligatorio per le persone vulnerabili», ma soltanto un invito alla massima prudenza e a limitare gli spostamenti.

Nella regione della capitale verrà mantenuto un «rigore rafforzato», ha aggiunto il premier. «La situazione nell'Ile-de-France richiede la più estrema vigilanza», gli ha fatto eco il ministro della salute Olivier Véran. Gli abitanti – ha aggiunto – dovranno continuare «per quanto possibile con il telelavoro, limitando ai casi di stretta necessità gli spostamenti».

Nell'Ile-de-France, ha spiegato la ministra dei trasporti Elisabeth Borne, i trasporti pubblici nelle ore di punta saranno riservati a chi è in possesso di un'attestazione del datore di lavoro o per motivi «imperativi». Su treni e autobus sarà obbligatoria la mascherina per i passeggeri «dagli 11 anni in su».

Frontiere nazionali chiuse «almeno fino al 15 giugno»

Da parte sua il ministro dell'interno Christophe Castaner ha indicato che le frontiere nazionali della Francia resteranno chiuse ai partner europei «almeno fino al 15 giugno». E il ministro dell'educazione Jean-Michel Blanquer ha annunciato che «riapriranno l'80-85% delle scuole» del paese, in grado di riaccogliere «un milione di studenti con 130'000 insegnanti».

Philippe ha poi sostenuto che la Francia è «pronta» ad effettuare «test massicci» per depistare eventuali casi di coronavirus. «Sono fiducioso – ha detto il premier – che insieme sapremo dar prova della disciplina e della responsabilità» necessari per contrastare il coronavirus anche dopo la fine delle misure di rigido confinamento. Egli ha invitato la popolazione a «non mollare la vigilanza».

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