Eliseo 2022Francia verso il voto, Macron 'snobba' i confronti in tv
SDA
5.4.2022 - 19:40
Conto alla rovescia in Francia in vista del voto per le presidenziali, col primo turno in programma domenica. Emmanuel Macron farà il suo ultimo intervento sui media sulla piattaforma on line 'Brut', ma intanto esorta gli elettori: «Siate indefettibimente europei».
05.04.2022, 19:40
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I suoi avversari nella corsa all'Eliseo hanno ancora una volta criticato aspramente il suo rifiuto di partecipare a dei veri dibattiti, con Macron – invitato al talk-show della rete pubblica France 2 – che ha disdetto all'ultimo momento l'impegno per «problemi di agenda».
Nella Quinta Repubblica, comunque, il cosiddetto faccia a faccia in tv si svolge quasi sempre fra il primo e il secondo turno, quando a correre per l'Eliseo restano solo due candidati.
Nel 2002 l'allora presidente uscente Jacques Chirac rifiutò il dibattito con Jean-Marie Le Pen, a sorpresa giunto al ballottaggio, e poi lo travolse alle urne con oltre l'82% dei voti.
Macron ha comunque scelto di rispondere, venerdì in diretta alle 19, alle domande che gli saranno poste sulla piattaforma Brut, molto seguita dai giovani, sulle grandi preoccupazioni delle ultime generazioni.
Lo stesso Macron fu ospite di Brut già nel dicembre 2020, con una lunga intervista che fu seguita sui social da 7 milioni di giovani.
«Credete sia normale?»
Nelle polemiche contro il presidente uscente si è distinta la candidata della destra dei Républicains, Valérie Pécresse, in grave difficoltà nei sondaggi, che ha giudicato «scandalosa» la decisione di Macron di evitare i dibattiti.
Ed ha accusato France 2 di essere «stata complice» di questa «fuga»: «Mentre i francesi si interessano finalmente a questa campagna, non venire a farsi interrogare dai giornalisti del servizio pubblico mi sembra una fuga assolutamente inaccettabile».
Le ha fatto eco la socialista Anne Hidalgo, sindaca di Parigi precipitata sotto al 2% delle preferenze stando ai sondaggi, che ha denunciato il rifiuto di Macron «di venire sul servizio pubblico di France Télévisions» e di essersi fatto «sostituire da immagini del suo comizio».
«Credete sia normale, credete che i francesi possano accettare che la nostra democrazia sia degradata fino a questo punto?», ha attaccato la Hidalgo ai microfoni di France Info.
«Sarò ospite in tutti i media»
Macron, in visita nel nord, a Spézet, ha spiegato la sua assenza con problemi di agenda, dal momento: «Sono costretto ad organizzare il mio tempo. Ho meno tempo disponibile per la campagna dei miei concorrenti».
«Sono andato sul servizio pubblico a più riprese, andrò da France 2, vi assicuro – ha sottolineato il presidente – o prima del primo turno oppure fra i due turni». E sarà ospite anche «di tutti gli altri media» che gliene offriranno l'opportunità.
Macron agli elettori: «Siate indefettibimente europei»
Macron lancia un forte appello ai connazionali affinché siano «indefettibilmente europei» e denuncia i «progetti nefasti e mortiferi» di quegli altri candidati all'Eliseo che vogliono voltare le spalle all'Europa».
«La Francia delle pari opportunità, della potenza e dell'indipendenza economica potrà farsi solo se il nostro Paese sarà più forte in Europa», ha avvertito il presidente, in occasione di una missione elettorale a Spézet, in Bretagna.
Tra i candidati alla presidenza francese, giova ricordarlo, sono in diversi a sostenere posizioni euroscettiche come Marine Le Pen (Rassemblement National), Eric Zemmour (Reconquete) o Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise).
Deplorando che il tema dell'integrazione europea sia «troppo assente» dalla campagna presidenziale, Macron ha sottolineato oggi che l'Europa «ci protegge, ci da diritti» e ci «permette di riformare un capitalismo divenuto eccessivo e a volte folle».
Per lui, «la soluzione per la nostra indipendenza energetica», divenuta di dirompente attualità dopo l'invasione russa dell'Ucraina, «è europea e non può essere francese». «Chiudersi all'Europa in questo periodo è una follia», ha continuato nell'intervento dinanzi agli abitanti sulla piazza di Spézet, insistendo, tra l'altro, sulla Politica Agricola Comune (PAC) che «ha dato tanto ai nostri agricoltori».