Guerra in Medio OrienteAlmeno 3'200 morti e 11'000 feriti negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza
SDA
18.10.2023 - 07:17
È salito ad almeno 3200 morti e circa 11'000 feriti il bilancio delle vittime dagli attacchi dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza dall'inizio dei combattimenti. Lo afferma il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas, citato dai media locali.
Keystone-SDA
18.10.2023, 07:17
18.10.2023, 08:21
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Il portavoce del ministero ha detto che Israele ha continuato ad attaccare Gaza «anche dopo il criminale attacco all'ospedale». Israele afferma che l'esplosione è stata causata dal lancio pasticciato di un missile da parte della Jihad islamica palestinese e che dispone di prove audio e tecnologiche a sostegno di tale affermazione.
Intanto si moltiplicano le reazioni al bombardamento di un ospedale di Gaza. Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si è detto «sconvolto» dall'uccisione di centinaia di civili palestinesi. «Condanno l'attacco. Il mio cuore è con le famiglie delle vittime. Gli ospedali e il personale medico sono protetti dal diritto internazionale», ha detto il capo delle Nazioni Unite.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di essere «indignato e profondamente rattristato dall'esplosione» nell'ospedale e dalle «terribili perdite che ne sono derivate».
Centinaia di manifestanti si sono nel frattempo radunati stanotte davanti alle ambasciate di Francia e di Regno Unito nella capitale iraniana Teheran, dopo il bombardamento dell'ospedale a Gaza.
«Morte alla Francia e all'Inghilterra», hanno gridato i manifestanti a Teheran, lanciando uova contro i muri del complesso dell'ambasciata francese. Migliaia di persone si sono radunate anche in piazza Palestina, nel centro della capitale iraniana.
«L'Iran è in lutto», ha affermato ieri sera il presidente iraniano Ebrahim Raïssi dichiarando per oggi una giornata di «lutto pubblico» e minacciando che «le fiamme delle bombe lanciate sulle vittime palestinesi divoreranno presto» Israele.
Da parte sua il presidente palestinese Abu Mazen, confermando il suo ritorno in Cisgiordania per la cancellazione del summit di Amman «dopo il massacro a Gaza», afferma che i palestinesi «non accetteranno un'altra Nakba del XXI secolo».
«Non lasceremo la nostra terra e nessuno ci manderà via», ha detto Abu Mazen citato da al Jazeera.