Regno Unito Il Governo vuole sette nuove centrali nucleari entro il 2050

SDA

4.4.2022 - 13:20

Boris Johnson vuole rilanciare il settore nucleare nel Regno Unito, anche per motivi geopolitici.
Boris Johnson vuole rilanciare il settore nucleare nel Regno Unito, anche per motivi geopolitici.
Keystone

Deciso a liberarsi dalla residua dipendenza dagli idrocarburi per ragioni tanto ecologiche quanto geopolitiche, il governo Tory britannico di Boris Johnson pianifica il rilancio del settore nucleare con la realizzazione di 7 nuove centrali «entro il 2050».

Keystone-SDA

L'annuncio, fatto ieri dal ministro delle Attività Produttive Kwasi Kwarteng, è ripreso anche oggi dai media, sebbene non non manchi chi nota come i mega finanziamenti necessari a un'operazione del genere siano ancora tutti da trovare e stanziare.

Kwarteng ne ha fatto una questione strategica, ma pure di polemica politica con l'opposizione laburista, ricordando come siano stati gli ultimi governi del Labour a dare a suo tempo un colpo di freno al nucleare britannico.

L'attuale leader laburista neomoderato, Keir Starmer, ha tuttavia già assicurato il proprio via libera allo sviluppo eventuale di nuove centrali, pur chiedendo all'esecutivo maggiore concretezza e una strategia complessiva più ampia contro il caro energia: con investimenti nelle fonti rinnovabili.

Il Regno, del resto, dipende molto meno rispetto ai principali Paesi dell'Europa continentale dal petrolio o dal gas russo (il cui peso è stato ridotto negli ultimi anni a non più del 3% del fabbisogno nazionale e dovrebbe essere azzerato già per fine 2022 secondo gli impegni recenti di BoJo). Tanto più che esso dispone di residue risorse proprie nel Mare del Nord, il cui utilizzo il premier ha pure annunciato di voler rilanciare.