Gran Bretagna Johnson dice basta alla mascherina obbligatoria e alla distanza

SDA

5.7.2021 - 19:15

Il premier britannico Boris Johnson ha formalizzato l'intenzione di procedere dal 19 luglio alla tappa definitiva dell'uscita dell'Inghilterra delle restrizioni del lockdown anti Covid  con la riapertura tra le altre cose dei locali notturni (foto simbolica)
Il premier britannico Boris Johnson ha formalizzato l'intenzione di procedere dal 19 luglio alla tappa definitiva dell'uscita dell'Inghilterra delle restrizioni del lockdown anti Covid con la riapertura tra le altre cose dei locali notturni (foto simbolica)
Keystone

Il premier britannico Boris Johnson ha formalizzato l'intenzione di procedere dal 19 luglio alla tappa definitiva dell'uscita dell'Inghilterra delle restrizioni del lockdown anti Covid.

Keystone-SDA

Questa comporta la riapertura dei locali notturni, l'allentamento delle limitazioni sugli eventi collettivi, ma anche la fine dell'uso obbligatorio della mascherina nei locali pubblici al chiuso e del distanziamento sociale.

Il premier britannico si è detto fiducioso di poter escludere ulteriori rinvii dopo quello del 21 giugno malgrado l'aumento dei contagi causati dalla variante Delta – che continuerà, ha avvertito – grazie al contenimento dei vaccini su ricoveri e decessi.

Johnson ha precisato che la decisione ufficiale sulla data sarà presa il 12 luglio, ma si è detto convinto che la scadenza del 19 sarà rispettata dopo il rinvio precauzionale deciso il 21 giugno.

La minaccia della pandemia «è lontano dall'essere finita e non lo sarà nemmeno il 19 luglio», ha riconosciuto non nascondendo che entro il 19 i contagi giornalieri potranno salire a ben 50.000 nel Paese e che anche ricoveri e decessi continueranno ad aumentare «purtroppo», seppure nelle aspettative a un ritmo inferiore grazie all'ampliarsi dell'immunità garantita dai vaccini.

Indicazione di cambiare adesso registro

Ha quindi sottolineato che i vaccini sono efficaci, ma non possono azzerare del tutto la pandemia e che occorre quindi ispirarsi ora al concetto del «rischio calcolato». «Se non riapriamo» a luglio con le scuole chiuse e il clima mite che espone meno la popolazione alla generalità delle infezioni respiratorie «quando lo faremo?», si è poi chiesto, affermando che sarebbe peggio aspettare l'inverno quando il virus tornerà «ad avere un vantaggio» stagionale.

Di qui l'indicazione di cambiare adesso registro, con la fine dei vincoli legali sulle restrizioni in favore di un appello al buon senso, alla «responsabilità» e a un «giudizio informato» individuale da parte della gente, ha insistito, confermando che con la tappa numero 4 dell'uscita dalle restrizioni non vi saranno più obblighi sulle mascherine, sul distanziamento, sul tetto di persone da incontrare, sul lavoro da casa, sugli eventi collettivi o sulla necessità di registrarsi nel sistema digitale di test e tracciamento ogni ingresso in pub, ristorante.

Nello stesso tempo Johnson ha detto che la maschera resterà raccomandata all'interno dei mezzi di trasporti, mentre i suoi consiglieri scientifici Chris Whitty e Patrick Vallance hanno suggerito di continuare a indossarla (assicurando che loro faranno così) in «ambienti chiusi affollati» o in presenza di persone che «si sentano a disagio» se non la si porta.