Gran BretagnaSondaggio shock per il Labour: ora è stato superato sia dai Tory che dal partito di Farage
SDA
5.12.2024 - 20:19
Un sondaggio shock per il Labour britannico è stato pubblicato proprio nel giorno in cui il premier Keir Starmer ha lanciato un «piano per il cambiamento» del Regno Unito al fine di frenare il rapido calo di popolarità a soli cinque mesi dalla vittoria alle elezioni.
Keystone-SDA
05.12.2024, 20:19
05.12.2024, 20:25
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Il partito di maggioranza, secondo Find Out Now, è crollato addirittura al terzo posto, al 23% dei consensi, superato per la prima volta in una rilevazione demoscopica nazionale da Reform UK (24%), la formazione trumpiana guidata da Nigel Farage, mentre i Conservatori sotto la nuova leadership di Kemi Badenoch sono in testa col 26%.
Anche in altri sondaggi i Tory risultano essere il primo partito, superando il Labour di Starmer, dopo il lungo processo che ha portato all'elezione della nuova leader, esponente della destra interna nella compagine d'opposizione e prima aspirante premier nera del Regno.
Sir Keir ha cercato oggi di ricreare la magia perduta scegliendo un luogo simbolo per il suo atteso discorso – gli studi cinematografici di Pinewood nel Buckinghamshire (nord-ovest di Londra) dove è stata girata la saga di James Bond – e puntando tutto su un «piano per il cambiamento» del Regno Unito fatto di sei priorità «ambiziose e credibili» tra economia, welfare, sicurezza e ambiente, al fine di «far progredire il paese».
In larga parte però, come sottolineano i media, si tratta di impegni presi prima del voto di luglio, tra cui quello di puntare al primato di crescita tra i paesi del G7 per migliorare gli standard di vita e la costruzione di 1,5 milioni di nuove case entro la fine della legislatura contro la crisi degli alloggi.
Altri obiettivi precedentemente annunciati riguardano la riduzione delle liste d'attesa nel servizio sanitario pubblico (NHS) e il rafforzamento della polizia nelle strade con 13'000 nuovi agenti all'insegna del «law and order» caro all'ex procuratore capo del Crown Prosecution Service.
Una novità invece arriva nel campo dell'istruzione per migliorare la formazione prescolare dei bambini; mentre nell'ambito della transizione verde viene fissato il target del 95% (in realtà ridotto rispetto al precedente 100%) di energia pulita da raggiungere entro il 2030: così «mai più» il Regno Unito potrà ritrovarsi a dipendere per il suo approvvigionamento da «tiranni come Putin», ha detto il premier.
Come hanno sottolineato i giornalisti, che hanno posto domande al primo ministro laburista alla fine dell'intervento, manca tra le priorità il dossier immigrazione, nonostante Starmer abbia ribadito di voler ridurre sia quella regolare che quella illegale. Ma senza indicare dei compromettenti target in questo ambito, anche perché gli ultimi dati sugli ingressi e sugli sbarchi non sono confortanti.
Il piano di sir Keir, oltre a non introdurre novità sostanziali a parte l'obiettivo di 150 progetti per grandi infrastrutture, viene visto come un tentativo di rimettersi in carreggiata dopo una serie di passi falsi e decisioni controverse, a partire dalla manovra finanziaria d'autunno che ha introdotto un aumento monstre delle tasse da 40 miliardi di sterline (quasi 45 miliardi di franchi) ed è stata di fatto bocciata dalla Confederazione dell'industria britannica (CBI).