Gran Bretagna Yousaf eletto ufficialmente il nuovo primo ministro di Scozia

SDA

28.3.2023 - 18:16

Humza Yousaf ha ribadito la propria fedeltà alla sfida secessionista della Scozia, ma ha precisato di volere al momento «argomentare instancabilmente per l'indipendenza» (foto d'archivio).
Humza Yousaf ha ribadito la propria fedeltà alla sfida secessionista della Scozia, ma ha precisato di volere al momento «argomentare instancabilmente per l'indipendenza» (foto d'archivio).
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Humza Yousaf, diventato ieri, lunedì, il nuovo leader del partito indipendentista scozzese Snp (Scottish National Party), è stato oggi formalmente eletto nuovo primo ministro, first minister, del governo locale della Scozia dall'assemblea legislativa di Edimburgo.

Keystone-SDA

L'esponente 37enne di radici etniche pachistane ha ricevuto in tutto 71 voti dai rappresentanti dell'Snp e da quelli dei Verdi, diventando così ufficialmente il più giovane primo ministro dalla creazione del parlamento scozzese nel 1999.

«Mi impegnerò sempre per affrontare i grandi problemi che il nostro paese deve affrontare. Guiderò un governo che ascolti attentamente e rispetti le opinioni di tutti i deputati scozzesi», ha affermato Yousaf.

Prima del voto, Sturgeon aveva inviato la sua lettera formale di dimissioni a re Carlo III e lasciato per l'ultima volta la residenza ufficiale del first minister a Edimburgo. È previsto che Yousaf presti giuramento in una cerimonia domani dopo l'approvazione formale da parte del sovrano.

Un voto compatto

Yousaf si è garantito la scontata fiducia grazie al voto compatto del gruppo dell'Snp (partito stabilmente maggioritario in Scozia da una ventina d'anni) e degli alleati Verdi.

Mentre il leader della branca scozzese del Partito conservatore del premier britannico Rishi Sunak, Douglas Ross, si è fermato a 31 voti, e Anas Sarwar, numero uno scozzese (di radici pachistane come il neo first minister) dei laburisti, un tempo forza elettoralmente dominante nella nazione del nord del Regno Unito, ha incassato i 22 suffragi residui dei suoi compagni di partito.

Nell'intervento in aula, Yousaf ha ribadito la propria fedeltà alla sfida secessionista della Scozia, ma precisando di volere al momento «argomentare instancabilmente per l'indipendenza»: come ad ammettere che in questa fase occorrerà lavorare per risollevare i consensi espliciti a favore del divorzio, scesi sotto il 40% della popolazione locale secondo gli ultimi sondaggi.

«Sono orgoglioso d'essere scozzese e d'essere europeo»

«Sono orgoglioso d'essere scozzese e d'essere europeo», ha quindi rimarcato, indicando di fatto l'auspicio di una Scozia indipendente in grado – se mai vi sarà – di smarcarsi dalla Brexit britannica e di tornare in un futuro indeterminato nell'Ue.

Da sottolineare la presenza sorridente ed emozionata (rimarcata dalle televisioni) della famiglia del nuovo leader – nato a Glasgow da genitori immigrati e che compirà 38 anni il 7 aprile – nella balconata dell'assemblea parlamentare di Holyrood, a Edimburgo: con la moglie a capo scoperto accanto ai figli e due altre parenti alle spalle rivestite del tradizionale velo islamico.

Ora per Yousaf è tempo di varare la squadra ministeriale cercando di ricomporre l'unità dell'Snp, dopo la spaccatura evidenziata dalle dimissioni di Nicola Sturgeon e dopo aver vinto la corsa per la successione al ballottaggio con la quasi 33enne ministra delle finanze uscente, Kate Forbe.

Cristiana evangelica assai più tradizionalista di lui, è stata battuta di strettissima misura: con circa il 52% dei voti degli iscritti contro quasi il 48%. I media evocano trattative in corso con la stessa Forbes, che tuttavia potrebbe chiedere non solo un generico ruolo di governo, bensì una qualche posizione cruciale e autonoma nella compagine.