Dopo gli scontri Georgia, il Parlamento revoca la legge sugli agenti stranieri

SDA

9.3.2023 - 09:36

La decisione del parlamento fa seguito a due notti di scontri nella capitale Tbilisi, dove migliaia di manifestanti chiedevano la revoca della legge sugli agenti stranieri.
La decisione del parlamento fa seguito a due notti di scontri nella capitale Tbilisi, dove migliaia di manifestanti chiedevano la revoca della legge sugli agenti stranieri.
Keystone

Il Parlamento georgiano ha revocato la legge sugli agenti stranieri, riferisce la sede georgiana della rete radiofonica russa Sputnik.

«Da partito responsabile di governo abbiamo preso la decisione di ritirare senza condizioni la proposta di legge che avevamo sostenuto», ha detto il partito Sogno georgiano, che detiene la maggioranza assoluta in parlamento.

La decisione fa seguito a due notti di scontri nella capitale Tbilisi, dove migliaia di manifestanti che chiedevano la revoca della legge si erano radunati davanti al parlamento.

Secondo il bilancio fornito dal ministero dell'interno, la polizia ha fermato 133 persone mentre decine di agenti e civili sono rimasti feriti.

«Accogliamo con favore l'annuncio del partito al governo di ritirare il progetto di legge»

«Accogliamo con favore l'annuncio del partito al governo di ritirare il progetto di legge "sull'influenza straniera". Incoraggiamo tutti i leader politici georgiani a riprendere le riforme a favore dell'Ue, in modo inclusivo e costruttivo e in linea con le dodici priorità della Georgia per ottenere lo status di candidato». Lo pubblica su Twitter la rappresentanza dell'Unione europea in Georgia dopo la decisione del governo di Tbilisi.

Intanto il partito di opposizione georgiano Girchi ha indicato che un nuovo raduno di protesta si svolgerà oggi davanti al parlamento di Tbilisi, nonostante la decisione dell'Assemblea, annunciata dal partito di governo Sogno georgiano, di revocare la legge sulla registrazione degli «agenti stranieri». Lo ha detto il portavoce del Girchi, Tsotne Koberidze, citato dalle agenzie russe.

«Abbiamo bisogno di chiarimenti sulla revoca della legge, una semplice dichiarazione non significa nulla», ha affermato Koberidze, aggiungendo che le opposizioni chiedono anche il rilascio delle oltre 130 persone fermate durante le manifestazioni di ieri e ieri l'altro.

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