Caso EpsteinGhislaine Maxwell resta in cella, ma lei si dichiara non colpevole
ATS
14.7.2020 - 22:32
Ghislaine Maxwell, la donna accusata di essere la complice del finanziere pedofilo Jeffrey Epstein e arrestata il 2 luglio, dovrà restare in cella.
Oggi si è presentata per la prima volta davanti a un giudice di Manhattan e si è dichiarata non colpevole, ma non è riuscita a ottenere la scarcerazione. Rischia fino a 35 anni di carcere.
La donna ha negato di aver commesso reati sessuali. È accusata tra l'altro di adescamento di minori finalizzato allo sfruttamento sessuale e di falsa testimonianza.
Quando gli uomini dell'Fbi lo scorso 2 luglio hanno bussato alla sua porta Ghislaine Maxwell, lungi dal collaborare, ha cercato di sottrarsi fino all'ultimo al suo destino.
Ha provato in tutti i modi a fuggire
Ha provato in tutti i modi a fuggire, poi a nascondersi, chiudendosi a chiave in una stanza della sua villa nel bosco di Bradford, l'esclusiva località del New Hampshire dove si era rifugiata da occhi indiscreti. Le manette sono scattate solo quando gli agenti hanno fatto irruzione nel locale: su un tavolo un telefono cellulare avvolto nella carta stagnola, maldestro tentativo di non essere intercettata e individuata.
I dettagli dell'arresto della complice di Jeffrey Epstein, il finanziere newyorchese pedofilo morto suicida in cella, emergono dalle carte presentate dai procuratori al giudice di Manhattan che ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Ghislaine.
Una scarcerazione che sarebbe stata pagata profumatamente, ben 5 milioni di dollari di cauzione. Ma per il magistrato, che ha accolto in pieno la tesi dell'accusa, il pericolo di fuga è troppo elevato. Ghislaine - la motivazione - ha troppe opportunità per dileguarsi una volta uscita di cella: dai "legami internazionali" alle "straordinarie possibilità economiche", passando per i tre passaporti di cui è in possesso, quelli britannico e francese oltre a quello statunitense. E soprattutto dalla Francia - ha sottolineato il giudice - difficilmente potrebbe essere estradata.
Per Ghislaine, che ha partecipato all'udienza in videoconferenza, a nulla sono valse le parole dei suoi legali. Del resto le accuse sono gravissime: dall'adescamento di minori finalizzato allo sfruttamento sessuale alla falsa testimonianza. Il processo partirà nel luglio del 2021 e lei rischia fino a 35 anni di carcere.
È accusata di reati gravissimi
Aspetto dimesso, voce roca, Ghislaine si è subito dichiarata non colpevole. L'ex regina della vita mondana tra Londra, Parigi, New York e i Caraibi ha negato di essere coinvolta in abusi sessuali, e gli avvocati difensori pur di farla uscire dal carcere federale di Brooklyn hanno provato a fare anche il nome di Bernie Madoff, l'ex finanziere architetto della più grande truffa della storia a cui fu concessa la libertà prima della condanna a 150 anni di carcere.
Impietosa però la testimonianza delle donne che hanno accusato Epstein e Maxwell di abusi quando erano minorenni: "Senza Ghislaine, Jeffrey non avrebbe potuto fare quello che ha fatto", ha detto una delle donne coperta da anonimato.
"Se verrà scarcerata avrò bisogno di essere protetta. Il suo unico obiettivo è quello di autoconservazione. Non ammetterà mai quello che ha fatto", ha aggiunto la testimone mentre Maxwell sembrava prendere appunti.
La figlia dell'ex controverso editore e deputato britannico Robert Maxwell secondo gli investigatori non solo avrebbe gestito la rete di abusi su minori messa in piedi da Epstein, ma avrebbe anche partecipato ai festini organizzati per soddisfare gli appetiti sessuali del finanziere e dei suoi illustri ospiti.
Per gli inquirenti non c'è dubbio: deve restare in prigione
I procuratori hanno spiegato che la scarcerazione era incompatibile anche con l'atteggiamento dimostrato finora dalla donna, che viveva nascosta sotto mentite spoglie da un anno e che anche nel momento dell'arresto ha provato a sottrarsi alla giustizia.
Si stima poi che Ghislaine abbia circa 20 milioni di dollari depositati in diverse banche, il che - per gli investigatori - renderebbe molto facile far perdere di nuovo le sue tracce. Anche se Maxwell prometteva di circoscrivere i suoi movimenti nell'area di New York sottoponendosi a un controllo costante tramite Gps.
Dalle carte dei procuratori emerge infine il tipo di vita condotto dalla donna dopo essere sparita. In particolare della sua sicurezza poi si occupavano alcuni ex militari britannici assunti dal fratello di Ghislaine come guardie del corpo. Una di queste, la più fidata, aveva in gestione una carta di credito attraverso la quale veniva fatto ogni acquisto per conto della Maxwell: carta intestata a una delle società della donna e con la quale sarebbe stata acquistata anche la casa di Bradford.