Tunisia Governo Mechichi incassa fiducia Parlamento

ATS

2.9.2020 - 08:41

Il premier tunisino Hichem Mechichi (foto d'archivio)
Il premier tunisino Hichem Mechichi (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/EPA/MOHAMED MESSARA

Al termine di una seduta interminabile il Parlamento tunisino ha votato in nottata, con 134 voti a favore e 67 contrari, la fiducia al Governo del premier Hichem Mechichi.

Questi pur proponendo un esecutivo di tecnici è riuscito a convincere le varie forze politiche a privilegiare il superiore interesse della nazione rispetto ai vari interessi partitici.

Si tratta di una squadra di 25 ministri e tre segretari di Stato (tra cui otto donne), «il cui lavoro sarà soggetto a monitoraggio periodico per valutare le prestazioni del governo e garantire il raggiungimento degli obiettivi», ha detto il premier in aula illustrando le cinque priorità dell'azione governativa: fermare l'emorragia delle finanze pubbliche; razionalizzare debito e spesa pubblica; ripristinare la fiducia degli investitori e sostenere gli investimenti; riformare il settore pubblico; proteggere le classi svantaggiate.

Mechichi, 46 anni, giurista, già ministro dell'Interno, uomo di fiducia del presidente Saied, ha affermato il suo impegno personale a lavorare in modo costruttivo, con tutti i partiti politici e le organizzazioni nazionali, convinto del ruolo che tutte le forze debbano svolgere al servizio della Patria.

Il premier infatti, pur convinto che tecnici e personalità indipendenti, possano essere gli unici in grado di garantire un minimo di stabilità al Paese, una volta constatata l'impossibilità di «trovare una formula che possa riunire tutti i partiti politici all'interno dello stesso governo» ha tuttavia sottolineato che lavorerà per mettere in atto meccanismi di coordinamento efficaci con partiti e gruppi parlamentari in modo che possano comunicare le loro proposte al governo e che assicurerà personalmente questa interazione positiva e il coordinamento bilaterale, attraverso riunioni regolari».

Hanno votato a suo favore l'islamico Ennhadha, Qalb Tounes, il gruppo di Riforma nazionale, Tahya Tounes e gruppo nazionale ed altri. Contrari, la coalizione islamista al Karama, Echaab ed Ettayar (Gruppo democratico), ed altri. Il Pdl di Abir Moussi ha annunciato un'opposizione «costruttiva».

Nonostante il discreto margine di voti a favore ottenuti (il minimo era 109 su 217), con un parlamento frammentato come quello fuoriuscito dalle ultime elezioni, con nessuna forza al di sopra del 25%, sarà comunque necessario un continuo lavoro di ricucitura e di ricerca di ampi consensi per portare avanti le riforme programmate, per questo il premier, fin da ora ha sottolineato di accettare critiche e consigli da tutti coloro che saranno in grado di aggiungere valore al lavoro del governo e servire gli interessi del Paese.

Conscio della congiuntura economica sfavorevole (con una disoccupazione al 18% e un crollo del Pil del 12%), complici anche l'emergenza coronavirus che ha pressoché azzerato quest'anno le entrate turistiche, fondamentale fonte di profitti per il Paese, e la perdurante crisi della vicina Libia, il programma di Mechichi punta molto sul risanamento delle finanze con una ricetta mista di aumento delle entrate, diminuzione della spesa pubblica e ritorno degli investimenti.

«Sarà un governo di azione, successo, efficienza e cambiamento che cercherà soluzioni innovative alle questioni nazionali, tenendo conto dei mezzi a disposizione del Paese», ha detto il premier. Mechichi è il nono primo ministro dalla rivoluzione del 2011.

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