Grave crisi politica Il premier di Haiti Ariel Henry ha rassegnato le dimissioni

SDA

12.3.2024 - 08:00

Il primo ministro di Haiti Ariel Henry attualmente è a Porto Rico. (Immagine d'archivio dello scorso settembre, quando Henry si è espresso davanti all'Assemblea generale dell'Onu)
Il primo ministro di Haiti Ariel Henry attualmente è a Porto Rico. (Immagine d'archivio dello scorso settembre, quando Henry si è espresso davanti all'Assemblea generale dell'Onu)
Keystone

Il primo ministro di Haiti, Ariel Henry, ha accettato di lasciare il suo incarico.

Keystone-SDA

Lo ha annunciato il presidente della Comunità dei Caraibi (Caricom), Mohamed Irfaan Ali, nel corso di una conferenza stampa organizzata dopo un incontro a Kingston, in Giamaica, sul paese tormentato dalle violenze delle gang e in piena crisi di governo.

«Prendiamo atto delle dimissioni del premier Ariel Henry», ha detto Mohamed Irfaan Ali, annunciando un «accordo per un governo di transizione che aprirà la strada a una transizione pacifica del potere».

Un responsabile statunitense citato dall'agenzia di stampa France-Presse (Afp) ha indicato durante un colloquio telefonico con il segretario di Stato degli Usa Antony Blinken che Henry è il benvenuto sul territorio americano di Porto Rico, dove si trova da quando il paese è piombato nel caos.

Un vertice anche con Canada, Brasile e Francia

In precedenza, al termine di una intensa giornata di lavoro a Kingston, un vertice convocato dalla Caricom, con la presenza di Blinken, aveva convenuto che dovevano essere le parti haitiane a concepire e gestire un progetto che portasse a una ricostruzione politica e istituzionale del paese.

Per questo, oltre a Blinken e ai leader caraibici, hanno partecipato al vertice rappresentanti di paesi della regione, dell'Onu, del Canada, del Brasile, della Francia e del Messico.

I lavori sono stati seguiti in rete anche dai premier di Canada e Kenya e dal presidente del Benin, paese che contribuirà alla Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza (Mmas) per Haiti.

I tre punti per la ricostruzione

Nella conferenza stampa finale, dove non è mai stato nominato il primo ministro Henry, il presidente della Caricom e della Guyana, Irfaan Ali, ha confermato che è stato evocato un piano a lungo termine per la ricostruzione di Haiti, con idee che saranno presentate agli haitiani.

Da parte sua il primo ministro della Giamaica, Andrew Holness, ha indicato che «questa riunione ci ha portato più vicini all'azione per aiutare Haiti».

La sintesi dei lavori è stata tracciata da Blinken che, dopo aver cifrato in 300 milioni di dollari statunitensi gli stanziamenti per il futuro haitiano, ha ricordato i tre punti su cui tutti sono chiamati a lavorare per la transizione: 1) La costituzione di un consiglio presidenziale; 2) l'intervento della Missione multinazionale guidata dal Kenya; e 3) un rafforzamento della polizia, presupposto per la realizzazione di elezioni generali.