Dopo 10 anni Hamas riaprirà l'ufficio a Damasco

SDA

19.10.2022 - 18:30

Hamas è pronto ad riaprire il suo ufficio a Damasco, in Siria, dopo più di dieci anni dall'interruzione dei rapporti tra il movimento armato palestinese, che controlla la Striscia di Gaza, e il contestato governo centrale siriano alleato dell'Iran e della Russia.
Hamas è pronto ad riaprire il suo ufficio a Damasco, in Siria, dopo più di dieci anni dall'interruzione dei rapporti tra il movimento armato palestinese, che controlla la Striscia di Gaza, e il contestato governo centrale siriano alleato dell'Iran e della Russia.
Keystone

Hamas è pronto ad riaprire il suo ufficio a Damasco, in Siria, dopo più di dieci anni dall'interruzione dei rapporti tra il movimento armato palestinese, che controlla la Striscia di Gaza, e il contestato governo centrale siriano alleato dell'Iran e della Russia.

Lo riferiscono media siriani e regionali, che citano Khalil Hayya, capo della delegazione di Hamas ricevuta oggi a Damasco dal presidente siriano Bashar al Assad.

Hamas aveva chiuso il suo ufficio a Damasco nel 2012. E l'allora rappresentante del gruppo palestinese all'estero, Khaled Meshaal, si era trasferito in Qatar in segno di protesta per la repressione del governo siriano delle proteste popolari anti-regime scoppiate nel contesto delle rivolte arabe del 2010 e del 2011.

Annunciato già da settimane

Da settimane i vertici di Hamas, che è alleato degli Hezbollah filo-iraniani e dell'Iran, avevano annunciato l'intenzione di riaprire un ufficio a Damasco. Oggi i responsabili di Hamas hanno confermato la circostanza, parlando dell'"apertura di una nuova pagina» nei rapporti col governo centrale, anch'esso formalmente ostile a Israele.

«È un giorno di gloria – ha detto Hayya – un giorno importante nel quale ristabiliamo la nostra presenza in Siria e riprendiamo il lavoro congiunto».

Citato dall'agenzia governativa siriana Sana, Assad si è dal canto suo felicitato della decisione di Hamas di tornare a Damasco, affermando che «nonostante la guerra contro la Siria, noi non abbiamo mai cambiato la posizione di sostegno alla resistenza» contro il nemico israeliano.