Medio OrienteHamas restituisce altri corpi, Rafah potrebbe riaprire sotto supervisione Ue
SDA
15.10.2025 - 21:20
Camion entrano nella Striscia per portare generi alimentari.
Keystone
Quattro corpi sono stati restituiti a Israele - tre identificati come ostaggi israeliani - mentre emergono esecuzioni e vendette interne nella Striscia, la chiusura del valico di Rafah e dure condanne politiche aumentano la tensione.
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15.10.2025, 21:20
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Le famiglie di tre ostaggi morti sono state informate mercoledì mattina dagli ufficiali dell'esercito che le salme dei loro cari erano tra i quattro corpi restituiti a Israele la sera precedente. Portando così a 7 su 28 il numero totale dei rapiti deceduti che Hamas deve consegnare secondo il piano Trump.
Le spoglie del quarto non erano di un ostaggio, bensì di un cittadino palestinese di Gerico, che - riferisce la «tv Kan» - ha operato insieme alle forze di sicurezza nei tunnel sotterranei ed è stato ucciso dai terroristi di Hamas un anno e mezzo fa.
Probabilmente, scrive il «Times of Israel», uno scudo umano usato dall'esercito israeliano per perquisire edifici e tunnel.
Tre salme di ostaggi identificate, la quarta è palestinese
Le autorità israeliane ritengono che Hamas abbia consegnato il corpo per errore e non intenzionalmente. In serata fonti del Qatar hanno dichiarato all'emittente al Araby che altre cinque bare saranno trasferite all'Idf.
Tuttavia il valico di Rafah - tra Gaza e il Sinai egiziano - è rimasto chiuso per tutta la giornata, per il secondo giorno consecutivo, diversamente da come era previsto dall'accordo di cessate il fuoco.
Una misura presa dalle autorità israeliane dopo aver accusato Hamas di non aver rispettato l'impegno di restituire i corpi di tutti gli ostaggi morti nella Striscia.
Fonti del «Times of Israel» hanno fatto sapere che l'apertura del varco avverrà sotto la supervisione della Missione di assistenza alle frontiere dell'Unione europea. E sarà aperto sia alle persone che ai veicoli. Israele avrebbe inoltre annullato le ritorsioni contro Hamas, tra cui la riduzione della metà del numero di camion di aiuti umanitari che entrano nell'enclave.
Abu Mazen condanna le esecuzioni: «Crimini efferati»
Nel frattempo, il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha preso una posizione netta contro le esecuzioni messe in atto dai miliziani di Hamas contro gli oppositori a Gaza e quelli che considera traditori, ossia palestinesi che hanno fornito informazioni all'esercito israeliano.
«Condanniamo le esecuzioni di massa compiute da Hamas e documentate a Gaza nei giorni scorsi. Sono crimini efferati che non hanno giustificazione e riflettono l'insistenza di Hamas nel governare attraverso la forza e il terrore», ha scritto in una nota l'ufficio di presidenza, aggiungendo che «queste violazioni devono essere fermate immediatamente e che il ripristino delle legittime istituzioni del popolo palestinese a Gaza è l'unico modo per porre fine allo stato di caos e ricostruire la fiducia nazionale».
Dal Comando centrale Usa, l'ammiraglio Brad Cooper, ha chiesto «con urgenza ad Hamas di sospendere immediatamente la violenza e gli spari contro civili palestinesi innocenti, sia nelle zone di Gaza che controlla sia in quelle protette dalle Idf dietro la Linea Gialla».
Ritorsioni interne: decine uccisi e video choc
Fin dal primo giorno di tregua, uomini armati dell'organizzazione hanno regolato i conti con gli avversari uccidendo decine di gazawi, anche in pubblico, come mostrano diversi video postati sui social dall'enclave. In alcuni filmati oltre alle esecuzioni in diretta, si vedono miliziani che trasportano sui pick up i corpi dei traditori assassinati.
In uno degli scontri con il clan Dughmush di Gaza City è rimasto ucciso quattro giorni fa anche l'influencer più famoso della Striscia, Saleh al-Jafarawi, conosciuto con il soprannome di Mr Fafo (acronimo di 'fuck around and find out'), noto per gli elogi a Hamas e per l'accusa di essersi intascato 13 milioni di dollari di donazioni destinate alla popolazione.
In giornata le famiglie del sergente Tamir Nimrod,18 anni, Uriel Baruch, 35 anni, ed Eitan Lev, 53 anni, sono state informate dall'Idf che i resti sono stati identificati.