Usa 2024 Harris attacca Trump anche sull'immigrazione

SDA

31.7.2024 - 09:36

Kamala Harris durante il comizio ad Atlanta.
Kamala Harris durante il comizio ad Atlanta.
Keystone

Nel suo comizio ad Atlanta, la vicepresidente Kamala Harris, candidata dem in pectore per la Casa Bianca, ha attaccato Donald Trump per la prima volta anche sull'immigrazione, il terreno dove lei appare più vulnerabile.

Keystone-SDA

La leader democratica ha promesso di rilanciare «l'accordo sul confine che lui ha ucciso in Congresso» perchè «non gli interessa la sicurezza del nostro Paese ma sé stesso».

Quando Kamala Harris ha contrapposto il suo passato da procuratrice ai processi contro il suo avversario Donald Trump la folla ha gridato in coro «Lock him up!», «Lock him up!» («in galera, in galera»), utilizzando la stessa frase che gridavano i fan del tycoon contro la sua ex rivale Hillary Clinton.

«Se hai qualcosa da dire, dimmelo in faccia»

La vicepresidente ha usato più volte un tono di sfida aperta con Donald Trump, deridendolo per la sua marcia indietro sul duello tv di settembre dopo essersi impegnato a farlo con Joe Biden («non vi sembra bizzarro?») e auspicando che «riconsideri di incontrarmi sul palco del dibattito».

«Donald, se hai qualcosa da dire, dimmelo in faccia».

Sbarcata ad Atlanta per il comizio, Harris ha fatto tappa prima da Paschal's, storico ristorante afroamericano fondato nel 1947 e meta di leader per i diritti civili Martin Luther King Jr., John Lewis, Andrew Young ed altri, come testimoniano le foto sui muri di mattoni rossi.

Ha stretto mani, salutato gli avventori e ordinato da mangiare. Con lei i senatori dem della Georgia Jon Ossoff e Raphael Warnock, insieme alla deputata Nikema Natassha Williams e al sindaco della città Andre Dickens.

Harris unica candidata dem nella votazione virtuale per nomination

Harris sarà l'unica candidata dem alla votazione virtuale per la nomination, che comincerà il primo agosto e terminerà entro il 5 dello stesso mese.

Lo ha reso noto il comitato nazionale del partito, dopo che per gli eventuali sfidanti sono scaduti i termini per raccogliere le firme necessarie e comparire nella roll call.

La vicepresidente si è già assicurata verbalmente l'impegno di 3923 delegati, ben oltre il quorum necessario per diventare la candidata del partito alla Casa Bianca.