Medio Oriente L'accusa degli Houthi yemeniti: «Strage di migranti a causa di un raid degli Usa», sarebbero quasi 70 le vittime

SDA

28.4.2025 - 21:05

La popolazione yemenita cammina fra le macerie a seguito di un raid statunitense nella città di Sana'a, nello Yemen. 
La popolazione yemenita cammina fra le macerie a seguito di un raid statunitense nella città di Sana'a, nello Yemen. 
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«Gli Stati Uniti hanno commesso un crimine di guerra, bombardando un centro di migranti e uccidendo 68 persone»: è la denuncia che arriva dai media ufficiali degli Houthi yemeniti, che pubblicano le drammatiche immagini di corpi straziati e distruzione in una struttura di detenzione a Saada.

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Le vittime «erano tutte di origine africana», afferma il canale televisivo del gruppo armato, Al Masirah, precisando che altri 47 migranti sono rimasti feriti, «la maggior parte dei quali in modo grave». L'Iran, principale sostenitore degli Houthi, si unisce alle accuse di crimini di guerra.

Il centro, secondo i ribelli, è sotto la supervisione dell'organizzazione Onu per i migranti (Oim) e della Croce Rossa. L'Oim si dice «profondamente addolorata per le notizie sulla tragica perdita di vite umane a Saada» e sottolinea che «sebbene l'organizzazione non sia operativa presso questa struttura, rimaniamo impegnati a monitorare attentamente la situazione e siamo pronti a offrire il supporto necessario».

La Croce Rossa internazionale riferisce invece che le squadre della Mezzaluna Rossa dello Yemen hanno fornito supporto evacuando i feriti negli ospedali e assicurando una dignitosa gestione dei corpi delle vittime.

No comment degli Stati Uniti

Nel 2022 la stessa struttura era stata centrata da un raid aereo delle forze della coalizione a guida saudita, con un bilancio di 66 morti e il ferimento di altri 113 migranti confermato successivamente da un rapporto dell'Onu.

Gli Usa per ora non commentano. Da quando è iniziata l'operazione «Rough Rider» contro i ribelli, che minacciano il traffico marittimo nella regione a sostegno dei palestinesi a Gaza, il comando centrale americano ha annunciato di aver colpito oltre 800 obiettivi, «uccidendo centinaia di combattenti e numerosi leader».

Gli Houthi, che nel frattempo rivendicano gli attacchi contro le portaerei statunitensi nell'area e l'abbattimento di almeno 7 droni Reaper, smentiscono e accusano Washington di aver preso di mira soprattutto i civili. Come a inizio aprile, quando un video pubblicato dal presidente Donald Trump avrebbe mostrato «un attacco a un raduno tribale» in Yemen, e non a un gruppo di combattenti come sostenuto dall'inquilino della Casa Bianca.