Tecnologia Huawei respinge le accuse degli Stati Uniti

ATS

29.1.2019 - 09:43

Huawei respinge le accuse Usa di illeciti penali ufficializzate dal Dipartimento di Giustizia, affermando di "non aver mai commesso le violazioni citate" (foto d'archivio)
Huawei respinge le accuse Usa di illeciti penali ufficializzate dal Dipartimento di Giustizia, affermando di "non aver mai commesso le violazioni citate" (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/AP/ANDY WONG

Huawei respinge le accuse Usa di illeciti penali ufficializzate dal Dipartimento di Giustizia, affermando di "non aver mai commesso le violazioni citate".

Il colosso delle tlc cinese, in una nota, precisa anche di "non essere a conoscenza di alcuna violazione" fatta da Meng Wanzhou, la manager figlia del fondatore a capo della finanza e su cui pende la richiesta degli Stati Uniti di estradizione dal Canada a seguito dell'arresto eseguito il primo dicembre a Vancouver su richiesta americana.

Huawei nega gli addebiti avanzati: dalle accuse di furto di tecnologia alle violazioni delle sanzioni Usa contro l'Iran e alle false informazioni alle banche, osservando di aver chiesto, ricevendo però un rifiuto, di poter discutere i fatti emersi dalle indagini con la procura competente dopo l'arresto del direttore finanziario Meng Wanzhou.

La compagnia di Shenzhen ricorda poi che le accuse di furto di segreti commerciali era stata già al centro di una causa civile ricomposta con un transazione.

"La compagnia - precisa la nota - nega di aver direttamente, oppure attraverso una società sussidiaria o affiliata, commesso qualunque delle violazioni delle leggi Usa menzionate in ciascuna incriminazione". Allo stesso tempo, il colosso delle tlc "non è a conoscenza di alcuna violazione fatta da Meng e ritiene che i tribunali Usa arriveranno sostanzialmente alla stessa conclusione".

Da parte sua la Cina chiede con forza agli Usa di rimuovere la richiesta d'arresto contro Meng Wanzhou e di non procedere con la richiesta di estradizione dal Canada evitando di peggiorare il percorso negativo finora intrapreso: il ministero degli Esteri assicura che Pechino "proteggerà con fermezza i legittimi interessi delle compagnie cinesi".

In una nota, il ministero degli Esteri esprime "grave preoccupazione" per l'ultima mossa decisa dagli Stati Uniti sollecitando la cancellazione della richiesta di arresto di Meng e la fine dell'"irragionevole repressione" messa in atto contro le imprese cinesi, inclusa Huawei. Pechino, sul punto, intende muoversi "con fermezza" lavorando alla tutela di tutti i loro "interessi legittimi".

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