«Trump Tapes»Trump: «Il fatto è che io non mi sbaglio mai»
Di Philipp Dahm
28.10.2022
Il celebre giornalista Bob Woodward ha reso pubblici i suoi colloqui con Donald Trump per mettere in guardia dall'ex presidente degli Stati Uniti. Le interviste hanno messo in luce – tramite la sua stessa voce – le fantasie di onnipotenza del magnate.
Di Philipp Dahm
28.10.2022, 14:28
28.10.2022, 18:04
Di Philipp Dahm
Sollevano molte domande, questi «Trump Tapes» pubblicati da Bob Woodward. Tra il 2019 e il 2020, il giornalista ha riassunto in un audiolibro di otto ore un totale di 20 interviste che ha condotto con l'allora presidente degli Stati Uniti.
Perché mai Donald Trump ha rilasciato così tante interviste allo stesso uomo che ha fatto cadere Richard Nixon? E dopo che Woodward è responsabile dei tre libri poco lusinghieri sul 76enne, «Fear», «Rage» e «Peril»?
Trump non solo ha affrontato il giornalista in dettagliate discussioni, ma lo ha anche chiamato varie volte. «Non ho paura di niente», dice in una registrazione. «Se avessi paura, non farei un'intervista con te oggi».
Ci si può anche domandare perché Woodward pubblichi delle registrazioni sonore che ha già utilizzato per i suoi libri. Il 79enne, nato a Ginevra nell'Illinois, dice di essersi reso conto in seguito che i suoi tre libri «non andavano abbastanza in profondità». Trump rappresenta una «minaccia senza precedenti» alla democrazia.
Woodward pensa che ascoltare Trump sia diverso. «Una pagina stampata non può catturarlo». E l'ex presidente è prodigo su una vasta gamma di argomenti. Solo una volta è stato taciturno, ossia quando Woodward gli ha chiesto se sarebbe rimasto alla Casa Bianca nel caso di contestazione del risultato delle elezioni presidenziali del 2020: «Non voglio assolutamente commentare».
Spesso si tratta di Covid, e quanto detto suona famigliare. Prima «una piccola battuta d'arresto a causa del virus cinese», che «andrà via con il caldo in pochi mesi», poi Trump ha «tutto sotto controllo» e infine «non ottiene mai il merito delle grandi cose» che fa.
Chi si sottoporrebbe a questo per otto ore? E inoltre: è necessario? Il dubbio c'è: «I media fanno ancora lo stesso errore con Trump – titola «The Atlantic» – sarebbe meglio «ignorarlo». Il tycoon invece ha prestato molta attenzione al nuovo audiolibro e si è infervorato. Non per la riservatezza delle conversazioni, ma perché è infastidito dal fatto che Woodward stia facendo soldi con la sua voce.
Ecco una selezione delle citazioni più importanti dei «Trump Tapes».
Trump prima delle elezioni del 2016
«Non penso che [il presidente Barack] Obama sia intelligente, sai? Penso che sia piuttosto sopravvalutato. E non penso che sia un buon oratore. Lui è così: "Lo sapete già, hey, guardate". Ho frequentato le migliori scuole. Sono stato fantastico. Ho uno zio che è stato professore al [Massachusetts Institute of Technology] per 40 anni, uno dei più rispettati nella storia della scuola. 40 anni. Il fratello di mio padre. E mio padre era più intelligente di lui. Questo è un buon lignaggio. Sai, stanno parlando dell'élite. Davvero, l'élite? [Dicono:] "Ahhh, hanno delle belle case". Ne ho di molto più belle di loro. Tutto quello che ho è più bello di quello che hanno loro».
Trump sugli errori e le scuse
«Ho la reputazione di non scusarmi. È sbagliato. Chiedo scusa se sbaglio». Woodward chiede quando Trump l'ha fatto l'ultima volta. «Ah, non lo so. Il fatto è che io non mi sbaglio mai».
Quando è stato chiesto a Trump se è stato aiutato a scrivere un discorso importante
«Io prendo le persone, loro forniscono idee. Ma queste idee sono mie, Bob. Volete sapere una cosa? Tutto è mio».
Trump su Kim Jong-un
Woodward cita la CIA che descrive il dittatore nordcoreano Kim Jong-un come «subdolo, astuto, ma alla fine stupido». Trump: «Non sono d'accordo. È subdolo. È astuto. Ma è molto intelligente». E perché la CIA scrive questo? «Perché non sono informati, ok? Non hanno alcuna idea. Io sono l'unico a esserne a conoscenza».
Trump sul suo rapporto con Kim Jong-un
«La parola è chimica. Incontri qualcuno e la chimica è giusta. Incontri una donna: nel primo secondo sai se tutto accadrà o no».
Trump su Vladimir Putin
«Io rispetto Putin. Penso che piaccio a Putin. Penso che lui mi piaccia».
Trump parla di armi segrete
«Ho costruito un sistema d'armi come mai nessuno in questo Paese. Abbiamo cose che non hai mai visto o sentito nominare. Abbiamo cose di cui Putin e Xi [Jinping, il presidente cinese] non hanno mai sentito parlare».
Trump sul principe ereditario saudita Mohammed bin Salman dopo aver chiesto sanzioni per l'omicidio di Jamal Khashoggi
«Gli ho salvato il culo e non è stato facile».
Trump spiega a suo figlio che la Cina è colpevole del Covid
«Aveva 13 anni. Su alla Casa Bianca. Nella sua camera da letto. Dice: "Papà, cosa sta succedendo?". Dico: "Viene dalla Cina, Barron. Chiaro e semplice. Veniva dalla Cina. E avrebbe dovuto essere fermato. E, a essere onesti, Barron, avrebbero dovuto farcelo sapere due mesi prima. Ora ce l'hanno 141 Paesi. Il mondo non avrebbe problemi. Avremmo potuto fermarlo facilmente"».