India Appello della pugile Kom per riportare la pace in Manipur

SDA

1.9.2023 - 15:12

La pugile indiana Mary Kom con i due figli gemelli in una foto del 2012. (foto d'archivio)
La pugile indiana Mary Kom con i due figli gemelli in una foto del 2012. (foto d'archivio)
Keystone

La stella della boxe indiana Mary Kom è intervenuta sulla situazione in Manipur, lo stato di cui è originaria, in una lettera indirizzata al ministro dell'Interno Amit Shah.

L'atleta ha chiesto a Shah di tutelare la sicurezza della sua comunità, i Kom, «inviando agenti di sicurezza che impediscano ai due gruppi che si stanno combattendo, i Meiteis e i Kuki Do, di penetrare nei villaggi Kom».

La comunità dei Kom è una delle più piccole tribù indigene del paese ed è «dispersa sul territorio del Manipur», ha detto l'atleta. Aggiungendo: «Siamo malvisti da entrambe le comunità e, date le nostre esigue dimensioni numeriche, non riusciamo ad impedire che gli altri penetrino nelle aree che dovrebbero essere solo nostre».

In maggio sconti con 150 vittime

La pluripremiata pugile, che è stata anche membro della Camera Alta del Parlamento indiano, su nomina del Presidente, ha chiesto che gli agenti siano imparziali nella salvaguardia di tutta la popolazione, e ha invitato tutti, specialmente i Meiteis e i Kuki, a dimenticare rivalità e ferite e a ristabilire la pace.

All'inizio di maggio nello stato del Manipur sono scoppiati gravi incidenti tra le due comunità maggioritarie, i Meitei, prevalentemente induisti, e i Kuki, a maggioranza cristiana, che hanno causato 150 vittime e oltre 500 feriti, e costretto quasi 60 mila persone ad evacuare i villaggi, creando una vera emergenza umanitaria.

La situazione è tutt'altro che sotto controllo: negli ultimi tre giorni ci sono state intense sparatorie tra i due gruppi nei distretti di Bishnupur e Churachand, con un bilancio di almeno sei morti, l'episodio più grave degli ultimi due mesi.

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