Guerra in Ucraina Cronaca della ventunesima giornata di guerra

ATS / pab / tem

16.3.2022

Il ventunesimo giorno di guerra in Ucraina si è aperto con le bombe su Odessa, città strategicamente capitale per l'accesso al Mar Nero. A Mariupol peggiora ancora la catastrofe umanitaria. Sia da Mosca che da Kiev arrivano segnali diplomatici di apertura. Nuove sanzioni alla Russia da Berna. Le notizie più importanti di oggi nel nostro live-ticker.

ATS / pab / tem

16.3.2022

L'essenziale in breve

  • Gli Stati Uniti danno all'Ucraina altri 800 milioni di dollari di aiuti militari, che si aggiungono ai 200 approvati nei giorni scorsi.
  • Secondo Ylva Johansson, la commissaria gli Affari interni, i rifugiati entrati nell'UE sono arrivati a tre milioni.
  • La situazione a Mariupol si fa sempre più tragica. Più di 400.000 persone sono ancora intrappolate, senza acqua corrente, cibo e forniture mediche.
  • La NATO ribadisce di non voler schierare le sue forze sul territorio o nello spazio aereo dell'Ucraina.
  • Zelensky è intervenuto al Congresso statunitense, ripetendo le richieste di un maggiore coinvolgimento dell'Occidente nella guerra
  • Il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa, lo svizzero Peter Maurer, è a Kiev per una visita di 5 giorni per chiedere un maggiore accesso umanitario.
  • La Segretaria di Stato per la Migrazione (SEM) si aspetta tra i 35.000 e i 50.000 rifugiati dall'Ucraina entro giugno.
  • La Svizzera estende le sanzioni contro la Russia e aggiunge altre 197 persone e 9 organizzazioni alla lista dei provvedimenti.
  • Sono iniziati i bombardamenti su Odessa, città portuale finora risparmiata da pesanti combattimenti.
  • I negoziati tra Ucraina e Russia si sono tenuti anche oggi.
  • I capi di governo di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia hanno promesso la loro solidarietà e il loro sostegno al presidente ucraino  Zelensky in un incontro nella città di Kiev.
  • Liveticker
    Nuovi contributi
  • Liveticker finito
  • 22h25

    Il nostro live-ticker sulla ventunesima giornata di guerra in Ucraina è terminato

    Grazie per averci seguito. Riprendiamo giovedì mattina.

  • 22h20

    USA, nei nuovi aiuti anche 100 droni Switchblade

    Nel nuovo pacchetto di aiuti militari da 800 milioni di dollari che gli Stati Uniti invieranno all'Ucraina ci sono 100 droni Switchblade. Lo rivela il senatore repubblicano Mike McCaul, membro della commissione esteri, secondo quanto riportato da Politico che cita a conferma anche una fonte dell'amministrazione Biden.

  • 22h15

    Altri 6426 evacuati da Mariupol, più di 2000 bambini

    Nuove evacuazioni oggi da Mariupol, la città portuale dell'Ucraina meridionale assediata dalle truppe russe. In tutto, altre 6426 persone, tra cui 2039 bambini, sono riuscite a lasciare la città attraverso il corridoio umanitario, dirette a Zaporizhzhia. Lo ha riferito la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform.

  • 21h50

    L'ira di Biden su Putin: «È un criminale di guerra»

    «Vladimir Putin è un criminale di guerra». L'ira di Joe Biden esplode qualche ora dopo l'appassionato appello di Volodymyr Zelensky, collegato con i membri del Congresso americano. A toccare il presidente americano devono essere state in particolare le immagini delle atrocità della guerra che il coraggioso leader di Kiev ha voluto mostrare a deputati e senatori.

    «Putin sta infliggendo devastazione e orrore, bombardando appartamenti e reparti di maternità», ha twittato più tardi l'inquilino della Casa Bianca, indignato anche dalle notizie sulle forze russe «che hanno preso in ostaggio centinaia fra medici e pazienti» a Mariupol. «Queste sono atrocità, un oltraggio per il mondo», ha tuonato Biden.

    «Le parole di Biden su Putin sono inaccettabili ed imperdonabili», ha affermato il portavoce Dmitry Peskov. «Riteniamo inaccettabile e imperdonabile tale retorica da parte di un capo di Stato le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo», ha aggiunto Peskov.

    Biden non è nuovo nell'attaccare con parole forti Putin. Già nel marzo del 2021 in un'intervista televisiva gli affibbiò addirittura l'epiteto di «killer», sottolineando come il presidente russo avrebbe pagato un caro prezzo per aver tentato di interferire nelle elezioni presidenziali americane del 2020 al fine di favorire Donald Trump. Un attacco pesantissimo di fronte al quale il Cremlino reagì richiamando per consultazioni l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov.

  • 21h40

    Una giornata di trattative

    La rinuncia alla sovranità sulla Crimea e sulle autoproclamate repubbliche del Donbass e l'accettazione di uno stato di neutralità con la rinuncia ufficiale ad entrare nella Nato: sono queste, secondo voci sempre più insistenti, le condizioni a cui l'Ucraina potrebbe cedere per ottenere il ritiro delle truppe russe, in cambio però di garanzie di sicurezza internazionali.

    E questo, al termine di una nuova convulsa giornata di trattative e contatti tra cancellerie, appare ancora come il nodo più difficile da sciogliere per mettere fine alla guerra dopo tre settimane di sangue.

    Il compromesso a cui pensa il Cremlino, ha detto il portavoce Dmitry Peskov, è una neutralità dell'Ucraina sul modello svedese o austriaco. Un'ipotesi subito respinta dal capo negoziatore ucraino, Mykhailo Podolyak, secondo il quale «l'Ucraina è in uno stato di guerra diretta con la Russia, pertanto il modello può essere solo ucraino», con adeguate «garanzie di sicurezza» internazionali contro eventuali nuove aggressioni da parte di Mosca.

    La difficoltà a trovare un meccanismo credibile per rispondere alle esigenze di sicurezza ucraine sembra un ostacolo difficilmente superabile, anche se finora i negoziati hanno effettivamente fatto qualche passo significativo, registrato con esultanza dalle Borse.

    Per esempio la rinuncia della Russia alla richiesta iniziale di destituire Zelensky, che Mosca apparentemente riteneva un obiettivo facilmente raggiungibile nell'ambito di una guerra lampo che avrebbe avuto l'appoggio della vasta parte di popolazione russofona.

  • 21h20

    Video fake di Zelensky invita gli ucraini ad arrendersi

    Un falso video del presidente Volodymyr Zelensky che invita le truppe ucraine a deporre le armi ha fatto il giro dei social media. Lo riferisce la BBC. Nel video, sebbene le labbra del presidente ucraino si muovano in sincronia con l'audio, la testa sembra posizionata in modo anomalo e la voce non suona nemmeno come la sua. Lo stesso Zelensky lo ha pubblicamente dichiarato falso in un altro video su Instagram.

    Un fermo immagine del fake è apparso sul sito web del canale televisivo ucraino Ukrayina 24 all'inizio della giornata e il testo del messaggio è stato anche brevemente trasmesso in tv. L'emittente ha poi dichiarato che il suo sito web e la tv sono stati hackerati ed il sito è attualmente inaccessibile.

  • 21h00

    L'Ovest in tensione, a Leopoli addestrano civili

    Se Vladimir Putin decidesse di sferrare un attacco militare su Leopoli dovrebbe tener conto di un dato non marginale: nell'ex città asburgica, dall'inizio della guerra in Ucraina, sono arrivati o comunque transitati circa 900 giornalisti da tutto il pianeta.

    Il dato mostra anche quello che, con il passare dei giorni sta diventando la capitale dell'Ovest: una sorta di hub mediatico e politico dal quale il governo di Kiev sta sferrando la sua controffensiva alla narrazione russa. Ma a Leopoli non ci sono solo i media. La città si è trasformata in un crocevia di volontari stranieri, combattenti ucraini civili, membri del governo, rappresentanti di Ong. Diventando una sorta di finestra sulla guerra dove, con il passare delle ore, la tensione continua a salire.

  • 20h40

    Mosca non paga i bond, conto alla rovescia del default

    La Russia non riesce a pagare agli investitori esteri le cedole sui bond che erano dovute oggi: parte ufficialmente il conto alla rovescia per quello che rischia di diventare un enorme default sul debito che metterebbe in ginocchio il paese con ramificazioni globali.

    Il ministero delle finanze russo ha dichiarato di aver emesso l'ordine di pagamento dei 117 milioni di dollari dovuti agli obbligazionisti dei due eurobond, da effettuare obbligatoriamente in dollari. Ma ha anche riconosciuto che quei soldi «potrebbero non raggiungere gli obbligazionisti».

    E in effetti, da fonti interpellate dall'ANSA, alcuni degli investitori ad oggi non hanno ricevuto le somme dovute. Tecnicamente, è però previsto un «periodo di grazia» di 30 giorni che dà tempo fino al 15 aprile per scongiurare la dichiarazione ufficiale di default.

  • 20h20

    Putin si è espresso sulle agenzie ufficiali russe 

    «L'impero occidentale delle bugie ha molte risorse ma non batterà giustizia e verità». Vladimir Putin appare all'ora di pranzo sulle agenzie ufficiali russe in un diluvio di dichiarazioni in stile sovietico tutte tese a motivare i cittadini nel sostegno alla guerra contro l'Ucraina.

    Slogan che in un'enfasi retorica si espandono in un attacco a tutto tondo allo stile di vita occidentale. Lo zar però ammette che l'economia russa deve riconvertirsi e che i cittadini devono aspettarsi una crescita dell'inflazione, difficoltà nei salari ed un aumento della disoccupazione.

    Putin non parla mai di autarchia di guerra ma la evoca assicurando all'opinione pubblica che alzerà i salari minimi, gli stipendi dei dipendenti pubblici ed ogni tipo di bonus. E poi non manca un appello al mondo del business russo affinché impari dalla «lezione» e cioè che «non c'è niente di meglio che investire nel proprio Paese».

  • 20h11

    Rese note le parole di Zelensky al Congresso

    «Chiudete il cielo sopra l'Ucraina o dateci gli aerei». In un appassionato discorso al Congresso americano il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato agli Stati Uniti e al presidente Joe Biden ciò di cui Kiev ha veramente bisogno per vincere la guerra contro la Russia. Lo ha fatto nel primo discorso virtuale di un leader nella storia di Capitol Hill, evocando a deputati e popolo americano i momenti peggiori della loro storia recente: Pearl Harbour e l'11 settembre.

    Due ore dopo Biden, al quale Zelensky si è rivolto direttamente in inglese alla fine del suo intervento, ha risposto con l'annuncio di uno stanziamento «senza precedenti» per Kiev ma senza concedere per ora ne' caccia ne' l'imposizione di una no fly-zone.

  • 20h10

    Russia, l'inflazione sale al 12,5%, +2 punti in 7 giorni

    L'inflazione su base annua in Russia ha accelerato, a far data all'11 marzo, al 12,54%, rispetto al 10,42% della settimana precedente. Lo riporta Bloomberg, citando i dati del ministero dell'economia. Negli ultimi sette giorni, secondo il Servizio di statistica federale, i prezzi sono saliti del 2,09%, rispetto al +2,22% della settimana precedente.

  • 19h45

    Biden: «Altri 800 milioni di aiuti militari all'Ucraina»

    Gli Stati Uniti danno all'Ucraina altri 800 milioni di dollari di aiuti militari, che si aggiungono ai 200 approvati nei giorni scorsi. Lo annuncia il presidente Joe Biden, precisando che nel nuovo pacchetto di aiuti sono inclusi droni e armi antiaeree a lungo raggio. 

    «Siamo impegnati a fornire armi all'Ucraina, ne forniremo altre». «Con il nuovo pacchetto offriamo un'assistenza senza precedenti all'Ucraina», portando a un miliardo di dollari gli stanziamenti degli ultimi giorni. 

  • 19h30

    Mosca: Non abbiamo colpito noi il teatro di Mariupol

    La Russia nega le accuse di aver bombardato il teatro di Mariupol, che ospitava centinaia di civili sfollati. Secondo il ministero della Difesa di Mosca è stata la milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov a distruggere l'edificio. Lo riporta la Tass.

  • 19h15

    Fuga dal Bolshoi, lascia la prima ballerina

    L'eco delle bombe russe sull'Ucraina arriva fino al Bolshoi, tempio mondiale del balletto classico. In poco tempo il teatro moscovita perde le star più illustri sommando ai danni delle sanzioni, l'impoverimento di un panorama culturale iconico per l'orgoglio di Mosca.

    Dopo l'abbandono, il 6 marzo, del direttore Tugan Sokhiev e, il giorno successivo del primo ballerino, l'italiano Jacopo Tissi, e poi del danzatore solista David Motta Soares, oggi se n'è andata la prima ballerina Olga Smirnova che ha deciso di trasferirsi in Olanda.

    La trentenne danzatrice, considerata una delle più grandi della sua generazione, aveva scritto su Telegram di essere «contro la guerra in tutte le fibre della mia anima».

    Di nazionalità russa, con un nonno ucraino, la ballerina è attesa il 9 aprile a Milano, alla Scala, per il Galà Fracci, dove danzerà in coppia con Roberto Bolle. E dove è in programma l'esibizione, ne la Morte del Cigno, di un'altra leggenda del balletto russo, che nei confronti della guerra è stata finora assai abbottonata, Svetlana Zakharova, nata a Lutsk, in Ucraina, ma di nazionalità russa, con un passato filo putiniano.

  • 19h00

    Consiglio Ue approva rilascio rapido fondi coesione

    Il Consiglio europeo ha approvato una proposta legislativa per mobilitare fondi della politica di coesione per aiutare i rifugiati ucraini. La misura, spiega una nota, rafforza anche gli sforzi dispiegati attualmente dagli Stati membri per far fronte all'impatto prolungato della pandemia da Covid.

    «L'UE ha già accolto quasi 3 milioni di persone sfollate, soprattutto donne e bambini, che fuggono dall'invasione russa in Ucraina. Alloggio, beni di prima necessità, accesso alle cure, trasporti, istruzione e lavoro: l'Europa deve essere all'altezza dei suoi valori per il popolo ucraino», ha detto Joel Giraud, ministro della Coesione territoriale francese.

    «Il rilascio rapido delle risorse della coesione a favore degli sfollati permetterà agli Stati membri, in particolare a quelli in prima linea, di stanziare risorse d'urgenza per fornire l'aiuto ai rifugiati ucraini. È un impegno forte, preso dai capi di Stato europei nel vertice di Versailles del 10-11 marzo, che possiamo esser orgogliosi di mantenere oggi».

  • 18h55

    Governo tedesco dà OK ad accordo solidarietà gas Germania-Italia

    Berlino ha approvato un accordo di solidarietà bilaterale fra Germania e Italia, che prevede consegne di gas in caso di estrema necessità.

    Secondo quanto apprende l'ANSA dal ministero tedesco, l'accordo sarà firmato il prossimo 29 marzo, a margine del Berlin Energy Transition Dialogues, dai ministri Roberto Cingolani e Robert Habeck. Ed entrerà in vigore a partire da quel momento.

    La Germania ha già firmato un'intesa simile in passato con la Danimarca, e con l'Austria. E ha in programma di stringere accordi del genere anche con altri paesi dell'UE.

  • 18h40

    Storico, la neutralità austriaca era un compromesso

    «La neutralità austriaca è stata un compromesso, che ha stabilito che Vienna non appartiene in chiave militare né all'est e né all'ovest», lo dice dall'ANSA lo storico Ralph Janik dell'università di Vienna in merito a una possibile applicazione di questo modello all'Ucraina.

    «Ovviamente l'Austria in chiave politica si è sempre sentita più vicina all'ovest. (...) la neutralità è stata dichiarata unilateralmente da Vienna e per questo motivo potrebbe essere revocata in qualsiasi momento».

    Janik ricorda anche che il trattato austriaco garantì la tutela delle minoranze e il divieto di possesso di armi di distruzioni di massa. «Questo potrebbe essere applicato anche per l'Ucraina che si potrebbe impegnare a non possedere un certo tipo di armi. Per questo motivo l'Austria potrebbe essere un modello, non solo per quanto riguarda la neutralità, ma anche per il trattato del 1955», conclude lo storico.

  • 18h30

    Kiev: Bozza accordo pubblicata da FT contiene solo richieste russe

    Kiev sottolinea che la bozza di un accordo di pace in Ucraina pubblicata dal Financial Times «rappresenta soltanto le richieste della Russia». Lo ha detto il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podoliak.

    «L'Ucraina ha le sue posizioni e le uniche cose che confermiamo in questa fase sono il cessate il fuoco, il ritiro delle truppe russe e garanzie di sicurezza da un certo numero di paesi», scrive su Twitter.

    La bozza in 15 punti diffusa dal FT include la rinuncia da parte dell'Ucraina alla Nato e la promessa di non ospitare basi militari straniere o armi.

  • 18h10

    Tikhanovskaya soddisfatta delle sanzioni svizzere contro Minsk

    Svetlana Tikhanovskaya, figura di spicco dell'opposizione bielorussa in esilio in visita a Berna, ha accolto con favore l'inasprimento delle sanzioni contro il regime di Aleksandr Lukashenko, che a suo dire è divenuto complice della Russia nella guerra contro l'Ucraina.

    Per la terza volta dall'autunno 2020 la Tikhanovskaya ha incontrato membri delle Camere federali. La sua delegazione è stata accolta oggi dalla presidente del Consiglio nazionale Irène Kälin (Verdi/AG).

    In una dichiarazione consegnata davanti ai media, l'oppositrice e attivista per i diritti umani ha chiesto alla Svizzera di rintracciare e bloccare i patrimoni bielorussi, di modo che il denaro non possa essere utilizzato per il conflitto. Ha quindi ringraziato per il sostegno elvetico nella lotta contro la repressione e la tirannia nel suo paese.

    Le delegazioni hanno discusso della guerra e «del ruolo molto triste e tragico» giocato da Minsk, ha detto la Kälin, nonché della situazione dei diritti umani in Bielorussia. La Tikhanovskaya ha inoltre onorato la svizzero-bielorussa Natallia Hersche, liberata un mese fa dopo essere stata arrestata nel settembre 2020 durante una manifestazione anti-regime, affermando che «è la mia eroina personale e un'eroina per tutti i bielorussi».

  • 18h05

    Mosca, abbiamo eliminato tutte le armi chimiche

    La Russia, a differenza degli Stati Uniti, ha completamente adempiuto ai suoi obblighi internazionali eliminando completamente le sue scorte di armi chimiche. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, riferisce la Tass.

    «Voglio dichiararlo ufficialmente: le unità militari russe coinvolte nell'operazione militare speciale in Ucraina non hanno e non possono avere ordigni chimici, ha detto Konashenkov, la Federazione Russa, a differenza degli Stati Uniti, ha da tempo adempiuto ai suoi obblighi internazionali eliminando completamente le sue scorte di sostanze chimiche armi».

  • 17h59

    Ue, direttiva protezione rifugiati adottata in 21 Stati

    Finora sono ventuno gli Stati membri che hanno adottato la direttiva che dà protezione immediata ai rifugiati ucraini in fuga dalla guerra. Lo ha reso noto la commissaria Ue per gli Affari Interni, Ylva Johansson, in audizione al Parlamento europeo, annunciando l'adozione domani delle linee guida per la sua attuazione.

    L'Esecutivo sta lavorando a «una comunicazione che sarà presentata la prossima settimana» che «coprirà tutte le cose che vanno attivate per dare diritti ai beneficiari della direttiva», dall'accesso all'istruzione all'inserimento sul mercato del lavoro, ha spiegato. «Questo richiede dei finanziamenti», ha aggiunto Johansson, avvertendo che quelli messi in campo finora dall'Ue «non saranno sufficienti nel lungo termine».

  • 17h55

    OIM, per profughi rischio tratta e violenze sessuali

    L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) esprime preoccupazione per il rischio di tratta di esseri umani e di sfruttamento e abuso sessuale in Ucraina e nelle regioni circostanti, alla luce dell'aumento del numero di persone vulnerabili in fuga dalla guerra.

    «Mentre è meno probabile che i casi di tratta di esseri umani vengano identificati nei momenti immediatamente successivi ai grandi spostamenti di massa, osserva l'Organizzazione, i rapporti che arrivano da dentro e da fuori l'Ucraina indicano come esista la possibilità che i trafficanti possano cogliere questa situazione per sfruttare le vulnerabilità di coloro che fuggono dalla guerra. Sono già stati riportati casi di violenza sessuale e indicazioni di rischio di sfruttamento sono emerse da informazioni riguardanti gli individui che promettono alle persone in fuga servizi di trasporto o altri tipi di servizi successivi».

  • 17h50

    Zelensky: «14.000 soldati russi uccisi e 400 carri distrutti»

    «Le perdite degli invasori continuano a crescere. Il numero dei soldati nemici uccisi si sta già avvicinando a 14.000. Decine di migliaia di militari russi sono rimasti feriti. I russi hanno già perso più di cento elicotteri. Presto saranno centinaia gli aerei perduti. Più di 400 carri armati russi sono stati distrutti, oltre a diverse migliaia di altre unità di combattimento».

    Lo ha affermato il presidente ucraino Zelensky nel discorso in occasione dell'incontro con il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan. 

    «Un totale di 400 istituzioni educative sono state distrutte fino ad oggi, il maggior numero si trova nella regione di Donetsk, 119», ha aggiunto Zelensky. «Ieri sera le truppe russe hanno continuato a bombardare (...), le nostre città pacifiche, i nostri cittadini. (...) la costa della regione di Odessa. Hanno sparato missili a Kiev. Hanno colpito l'infrastruttura civile di Zaporizhzhia. Apparentemente, non ci sono armi non nucleari che gli invasori non abbiano ancora usato contro i nostri civili. Questa è la loro vicinanza. Questa è la loro amicizia. Questa è, come hanno detto a Mosca, "una nazione divisa"».

  • 17h47

    Ucraina e Moldavia collegate alla rete elettrica dell'UE

    Le reti elettriche di Ucraina e Moldavia sono state collegate a quella dell'Unione europea. L'annuncio è stato dato con un tweet dalla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen: «Do il benvenuto al passo importante compiuto oggi per tenere le luci accese e le case riscaldate in questi tempi bui grazie alla sincronizzazione delle reti elettriche di Ucraina, Moldavia e Ue. Condividiamo valori, energia e solidarietà».

  • 17h45

    La Russia blocca il sito della BBC

    La Russia blocca il sito della BBC e promette ulteriori ritorsioni nella «guerra dell'informazione».

  • 17h32

    Milioni di rifugiati e aiuti sui treni ucraini

    I cambi di programma dell'ultimo minuto sono all'ordine del giorno, i piani devono essere costantemente aggiornati perché gli attacchi dei russi colpiscono i binari e le stazioni continuamente. Per Oleksandr Kamyshin, presidente della rete ferroviaria ucraina, evitare la routine che l'esercito di Mosca potrebbe intercettare fa la differenza tra la vita e la morte.

    Finora, secondo la sua stima, il personale ferroviario ha aiutato a spostare 2,5 milioni di rifugiati lontano dai bombardamenti. Ma le ferrovie non fanno solo muovere le persone in fuga dalla guerra: consegnano tonnellate di aiuti alle aree del Paese sotto attacco, trasportano le truppe nelle città del fronte e continuano ad esportare tutto ciò che l'Ucraina può produrre in queste condizioni di guerra. 

    L'operazione per far spostare esseri umani e merci sta però avendo un alto costo in termini di vite: dall'inizio dell'invasione, 33 dipendenti delle ferrovie sono rimasti uccisi sotto i colpi di artiglieria. Lo stesso Kamyshin rischia la pelle ogni giorno: si muove tra una stazione e l'altra circondato da guardie del corpo, i russi lo vorrebbero eliminare. «Dobbiamo essere più veloci di quelli che cercano di trovarci. La nostra gente rischia la vita. Va sotto i bombardamenti, continua a salvare la gente», racconta alla Bbc.

  • 17h30

    Johansson, i rifugiati nell'UE sono arrivati a 3 milioni

    «Circa 3 milioni di rifugiati sono entrati in Ue», di cui «1,7 milioni in Polonia, 600.000 in Romania, 250.000 in Ungheria», altrettanti in Repubblica Ceca, nonostante non confini con l'Ucraina, e «200.000 in Slovacchia».

    Lo ha detto la commissaria gli Affari interni Ylva Johansson,  aggiungendo che a questi si aggiungono 300.000 profughi arrivati in Moldavia. «Il 10% dei rifugiati sono uomini», mentre «la metà sono minori», ha proseguito, sottolineando come nella sola Polonia ve ne siano «circa un milione». «Circa 160.000 sono cittadini di Paesi terzi scappati dall'Ucraina verso Paesi membri dell'Ue», di questi il 40% sono indiani, ha aggiunto la commissaria, spiegando che «i voli di rimpatrio stanno funzionando bene» anche grazie al «sostegno di Frontex». 

    Al momento «200 unità di Frontex sono dispiegate in Romania, 20 in Polonia, 40 in Slovacchia. Europol è presente in Polonia e Slovacchia, e manderà missioni anche in Moldavia, Romania e Ungheria».

  • 17h25

    A Mariupol bombe sulle torri di radio e telecomunicazioni

    I russi stanno bombardando le torri delle radio e delle telecomunicazioni a Mariupol. Lo dice il Guardian citando alcuni testimoni locali. 

    Le comunicazioni diventano sempre più difficili, mentre la città da giorni sta affrontando una catastrofe umanitaria, assediata dai carri armati russi che avanzano verso il centro della città, sottolinea il sito del giornale britannico. «Più di 400.000 persone sono ancora intrappolate, senza acqua corrente, cibo e forniture mediche, mentre oltre 500 rimangono in ostaggio nell'Ospedale Regionale di Terapia Intensiva sequestrato dai russi».

  • 17h17

    La Task force USA-alleati sugli oligarchi si riunisce

    La Task force creata per colpire gli asset degli oligarchi e delle élite russe si è riunita virtualmente. Lo rende noto il Dipartimento del Tesoro Americano, comunicando dell'incontro avuto dal segretario al Tesoro Janet Yellen e da quello della Giustizia Merrick Garland con Australia, Canada, Germania, Francia, Italia, Giappone, Regno Unito e Unione Europea. «

    Le sanzioni, le restrizioni commerciali e le misure già prese stanno già imponendo significativi costi alla Russia e alla sua leadership. La task force aumenterà ulteriormente i costi spingendo gli sforzi coordinati per congelare e sequestrare gli asset di questi individui», afferma Yellen. «Continueremo a lavorare per prendere tutte le azioni appropriate contro coloro che con i loro reati consentono alla Russia di continuare la sua ingiusta guerra contro l'Ucraina», mette in evidenza Garland.

  • 17h16

    Russia e Cina al lavoro per bypassare Swift

    La Banca di Russia e la Banca popolare cinese stanno lavorando per integrare i sistemi di pagamento e bypassare il circuito internazionale di messaggistica per i pagamenti interbancari Swift. Lo ha annunciato il presidente della Commissione per i mercati finanziari della Duma, Anatoly Aksakov, in una conferenza stampa, riferisce la Tass. 

    «È necessario stabilire un'interazione tra il sistema russo per il trasferimento dei messaggi finanziari e quello cinese. So che questo lavoro è in corso. La Banca di Russia sta collaborando con la Banca popolare cinese e mi aspetto che la situazione attuale acceleri i rispettivi processi».

  • 17h15

    NATO: «Sul campo nessun segnale di Mosca per la pace»

    «Sul campo non vediamo alcun segno» da parte di Mosca della volontà di trovare una soluzione diplomatica per la pace, «ecco perché chiediamo alla Russia di impegnarsi nei negoziati in buona fede». Lo dice il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles.

    «È ovvio che ciò che l'Ucraina può ottenere attorno al tavolo dei negoziati è molto legato alla situazione sul campo», sottolinea, auspicando che «il supporto» della Nato a Kiev per «opporsi e resistere all'invasione russa» li aiuti «anche a raggiungere un risultato accettabile» nei negoziati di pace.

  • 17h11

    180.000 ucraini hanno lasciato l'UE per combattere

    «Circa 180 mila ucraini hanno lasciato l'Ue per tornare in Ucraina a combattere». Lo rende noto la commissaria europea, Ylva Johansson, in audizione al Parlamento europeo.

  • 17h10

    Attacco russo contro civili in fuga da Mariupol

    Un attacco russo è stato sferrato contro i civili in fuga da Mariupol, ci sono morti. Lo riferisce l'esercito ucraino.

  • 16h45

    La NATO continua a non voler intervenire

    «Gli alleati sono uniti» nel dire «che la Nato non dovrebbe schierare le sue forze sul territorio o nello spazio aereo dell'Ucraina, perché abbiamo la responsabilità di garantire che questa guerra non si intensifichi oltre l'Ucraina».

    Lo dice il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa rispondendo a una domanda sulla richiesta di no-fly zone da parte del presidente ucraino Zelensky. «Vediamo morte, distruzione e sofferenza in Ucraina, ma questo può peggiorare se la Nato interviene con un'azione che potrebbe trasformare» il conflitto «in una guerra a tutti gli effetti tra Nato e Russia», spiega.

  • 16h38

    La Corte dell'ONU si pronuncia sulla Russia

    La Corte internazionale di Giustizia ritiene che la Russia deve «sospendere immediatamente l'operazione militare avviata il 24 febbraio 2022 sul territorio dell'Ucraina». 

    Lo ha detto la presidente della Corte, Joan Donoghue, in merito alle richieste di Kiev di «misure provvisorie». Le due parti devono astenersi da atti che rischino di aggravare la controversia» su cui la Corte è stata chiamata a deliberare «o di renderne la soluzione più difficile», prosegue la giudice annunciando la decisione presa oggi dopo la richiesta in tal senso presentata dall'Ucraina. 

    Introducendo la delibera, Donoghue si è inoltre rammaricata che la Russia non abbia partecipato alle udienze precedenti e ha stabilito che – al contrario di quanto sostenuto da Mosca – la Corte internazionale di Giustizia dell'Aja abbia «la giurisdizione» per decidere sul caso in base alla Convenzione Onu sul genocidio.

  • 16h40

    Zelensky è intervenuto online al Congresso USA

    Zelensky è intervenuto in videoconferenza al Congresso Usa, ribadendo le richieste di un maggiore coinvolgimento dell'Occidente nel conflitto. «Kiev è vittima dei bombardamenti dei russi tutti i giorni, ma noi non molliamo, come tutte le altre città», ha detto sottolineando che il suo Paese «vive l'11 settembre da tre settimane».

    Ha poi ribadito l'appello per una «No-fly zone» e si è rivolto direttamente al presidente Usa Biden: «Essere il leader del mondo vuol dire essere leader della pace». Incontrando poi il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) Karim Khan, gli ha chiesto di riconoscere la Russia come «Stato terrorista».

  • 16h35

    Speranze per i colloqui, anticipato un piano di pace

    Gli occhi del mondo sono puntati sul nuovo tavolo di trattativa fra Russia e Ucraina, previsto per oggi, nella speranza di un compromesso che porti ad una tregua. I margini per un successo restano ancora molto limitati. 

    Il Financial Times anticipa una bozza di piano di pace in 15 punti che include la rinuncia da parte dell'Ucraina alla Nato e la promessa di non ospitare basi militari straniere o armi, in cambio di protezione da alleati quali Stati Uniti, Gran Bretagna e Turchia. Le Borse sperano nella tregua e volano, l'Europa sale del 4%. 

  • 16h20

    UBS vuole ridurre i rischi nelle attività in Russia

    UBS si sta concentrando sulla riduzione dei rischi nelle sue attività in Russia e in quelle dei suoi clienti. Lo ha affermato oggi il CEO, Ralph Hamers, nel corso di una conferenza di analisti a Londra, ribadendo che l'esposizione del gruppo bancario è limitata. 

    Nell'attuazione delle sanzioni internazionali, UBS sta adottando un approccio conservativo, per limitare il rischio d'essere rimproverata tra qualche anno. Hamers non ha voluto commentare il numero di clienti russi sanzionati. Con le misure continuamente aggiornate da Stati Uniti, Regno Unito, UE e Svizzera, anche il numero di clienti colpiti cambia ogni giorno.

  • 16h15

    Presidente CICR: «Mariupol incubo a occhi aperti»

    Mariupol è un «incubo a occhi aperti», la Croce rossa non è in grado di fornire aiuti e decine di migliaia di persone sono ancora intrappolate. Lo ha detto in un video diffuso sui social il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) Peter Maurer che è giunto a Kiev per una visita di cinque giorni in Ucraina. 

    La gente «chiede aiuto», ha affermato Maurer, e la Croce Rossa ha bisogno di un migliore accesso ai civili coinvolti nella guerra. «I bisogni sono enormi, le condizioni instabili. Non stiamo risparmiando sforzi per rispondere alla loro chiamata», ha spiegato Maurer. «Spero che possiamo aumentare il nostro lavoro di assistenza nel Paese», ha aggiunto Maurer auspicando che il CICR possa possa fare di più per evacuare le persone, e sulla «questione dei prigionieri, dei detenuti ma anche dei cadaveri».

  • 16h10

    Fitch, pagare i bond russi in rubli costituisce un default

    Il pagamento «in valuta locale» delle cedole sugli Eurobond in dollari statunitensi della Russia rappresenterebbe «un default sovrano, alla scadenza del periodo di grazia di 30 giorni». Una «ridenominazione forzata» dei pagamenti sarebbe indicativa del fatto che «un default o un processo assimilabile al default è iniziato». 

    Lo chiarisce l'agenzia di rating Fitch in una nota di commento sui potenziali eventi di default della Russia, ricordando che quelle in scadenza oggi sono le prime cedole in valuta estera dopo il decreto del 5 marzo di Putin che impone di pagare in rubli i creditori di Paesi che hanno sanzionato Mosca.

  • 15h50

    Il presidente del Comitato della Croce Rossa è a Kiev

    Il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), lo svizzero Peter Maurer, è giunto a Kiev, in Ucraina, per una visita di cinque giorni volta a chiedere un maggiore accesso umanitario e sollecitare una maggiore protezione dei civili.

    Lo annuncia in un comunicato l'organo con sede a Ginevra. Maurer prevede di incontrare membri del governo ucraino e vedere come il CICR possa espandere ulteriormente il suo lavoro umanitario «neutrale e imparziale». «Dopo le nostre intense conversazioni virtuali con i governi russo e ucraino, trovo assolutamente importante avere contatti da persona a persona», ha affermato Maurer. 

    Il CICR vuole accrescere il rispetto del diritto internazionale umanitario, nonché la comprensione del suo ruolo negli ambiti della visita dei prigionieri di guerra, dei detenuti, della gestione rispettosa dei corpi e nella protezione di coloro che non partecipano più attivamente ai combattimenti, precisa il comunicato.

  • 15h10

    La Russia chiede a produttori di metalli di contenere prezzi

    Il Governo russo ha chiesto ai produttori di acciaio, nichel e alluminio di mantenere i prezzi bassi nel Paese, come parte delle misure per sostenere l'economia colpita dalle sanzioni per l'invasione dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. 

    Mosca ha chiesto che i produttori mantengano i margini al 20% – 25%. Il ministro dell'industria Denis Manturov, secondo Bloomberg, sta incontrando le aziende metallurgiche per discutere i prezzi interni e il sostegno ai settori produttivi. Le misure avrebbero un impatto maggiore sull'industria dell'acciaio, dove i prezzi interni sono già scesi di almeno il 15%.

  • 15h05

    Trump fa marcia indietro su Putin

    Donald Trump fa marcia indietro su Vladimir Putin. L'ex presidente Usa ha ritirato il suo precedente sostegno al presidente russo, dicendo di essere «sorpreso» che abbia invaso l'Ucraina. 

    «Pensavo stesse negoziando quando ha inviato le sue truppe al confine», ha detto al Washington Examiner: «Credevo fosse un modo difficile, ma intelligente per negoziare». Trump aveva definito il leader del Cremlino «geniale», attirandosi una valanga di critiche. Ora però, visti gli sviluppi, ha cambiato idea: «Penso che sia cambiato» ha detto di Putin. È una cosa molto triste per il mondo. È molto cambiato».

  • 15h00

    Putin: «Le operazioni in Ucraina procedono con successo»

    «L'operazione delle forze armate russe in Ucraina si sta sviluppando con successo e strettamente secondo i piani». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin citato dalla Tass. «L'obiettivo della Russia non è occupare l'Ucraina». La Russia «non aveva altra scelta per garantire la propria sicurezza che quella di attuare l'operazione militare in Ucraina».

    A subire «un vero genocidio» sono stati gli abitanti del Donbass per 8 anni, ha affermato il presidente russo. Le sanzioni occidentali hanno colpito duramente l'intera economia globale, mentre la Russia, «a differenza di quanto fa l'Occidente, rispetterà i diritti alla proprietà delle società straniere», ha continuato Putin.

  • 14h55

    250mila ucraini senza gas

    Almeno 250 mila ucraini sono senza gas. Lo ha affermato il ministro dell'Energia Herman Galushchenko citato dall'agenzia di stampa ucraina Unian. «Siamo molto preoccupati per i gasdotti che forniscono gas ai privati cittadini. Oggi, sfortunatamente, abbiamo circa 250.000 persone che non hanno fornitura di gas», ha spiegato il ministro sottolineando che ci sono difficoltà nel riprendere le forniture di gas.

  • 14h50

    Lavrov: «Non è emerso un incontro Zelensky-Putin»

    Nel colloquio con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu non è stata discussa la possibilità di un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin ed il leader ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha reso noto il ministro Serghiei Lavrov, secondo quanto riporta la Tass. Lavrov ha aggiunto che Mosca è pronta ad un ulteriore confronto nel formato trilaterale con i ministri degli esteri della Turchia e dell'Ucraina.

  • 14h40

    La guerra pesa sul rinnovo del capo della Banca di Russia

    La guerra in Ucraina complica l'iter per la nomina del nuovo governatore della Banca di Russia, con il Cremlino che prende tempo nonostante il ruolo cruciale dell'istituto centrale proprio mentre il Paese è sull'orlo del default.

    Un segnale di incertezza da parte di Mosca che rivela la scarsa convinzione a optare per la riconferma dell'attuale governatrice Elvira Nabiullina, figura stimata e di spicco nella stretta cerchia dei consiglieri del Cremlino che però ha preso le distanze dall'invasione dell'Ucraina. 

    Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov si è rifiutato di fare i nomi dei possibili candidati che il presidente Vladimir Putin dovrà indicare e non ha detto se Elvira Nabiullina potrebbe essere riconfermata per un altro mandato. «Non annunciamo mai cose del genere. Il presidente nominerà i candidati, quando lo riterrà opportuno», ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, secondo la Tass. Nabiullina, che in precedenza ha ricoperto incarichi di ministro dello sviluppo economico e consigliere presidenziale, guida la Banca di Russia dal giugno 2013.

  • 14h30

    La Turchia vuole ospitare un vertice Putin-Zelensky

    La Turchia vuole ospitare un incontro tra i presidenti russo e ucraino, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Lo ha detto il ministro degli esteri di Ankara Mehvlut Cavusoglu dopo avere incontrato a Mosca il suo omologo russo Serghei Lavrov. «Abbiamo urgente bisogno di un cessate il fuoco umanitario», ha affermato Cavusoglu durante una conferenza stampa congiunta con Lavrov.

    «La guerra deve finire», ha affermato Cavusoglu rivelando che circa 15'000 cittadini turchi sono stati finora sfollati dall'Ucraina e ha ringraziato la Russia per «un sostegno in questo senso» affermando che «la nostra priorità ora è che vengano evacuati i nostri cittadini da Mariupol». 

    Cavusoglu ha fatto sapere che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sentirà presto telefonicamente l'omologo russo Vladimir Putin e ha ribadito che Ankara lavora per una riduzione del conflitto cercando di mediare tra le parti grazie a buoni rapporti sia con Russia che Ucraina. Cavusoglu ha ribadito che la Turchia «rispetta l'integrità territoriale dell'Ucraina».

    Il ministro degli esteri russo ha espresso apprezzamento per «l'approccio bilanciato di Ankara» rispetto alla crisi Ucraina ricordando che la Turchia «non ha seguito le sanzioni imposte da Paesi come gli Usa e altri Paesi». Lavrov ha affermato che per la Russia l'obiettivo è «disarmare l'Ucraina e ripulirla dall'ideologia fascista in modo tale che tutti i gruppi possano convivere pacificamente». 

    Durante la conferenza stampa, Lavrov ha affermato che «l'Occidente ha mostrato un atteggiamento vergognoso», accusando gli Usa e i Paesi europei di diffondere notizie false fornite dalle autorità ucraine riguardo al conflitto in corso e affermando che 20 persone sarebbero state uccise dalle forze ucraine nella regione autoproclamate del Donetsk.

  • 14h20

    Rilasciato dai russi il sindaco di Skadovsk

    Oleksandr Yakovlev, il sindaco di Skadovsk, città portuale ucraina occupata nella provincia di Kherson, dice di essere stato rilasciato in un video postato su Facebook citato dal quotidiano ucraino in lingua inglese The Kyiv Independent. 

    Yakovlev, che era stato sequestrato dai militari russi insieme con il suo vice Yuri Palyukh – come aveva riferito il ministro degli esteri di Kiev Dmytro Kuleba su Twitter – nel video ha anche detto che gli occupanti russi hanno promesso di liberare altri detenuti e ha chiesto ai residenti di non farsi prendere dal panico.

  • 13h55

    Ucciso un quarto generale russo?

    L'Ucraina ha rivendicato l'uccisione di un quarto generale russo, Oleg Mityaev, sul teatro di guerra di Mariupol. Lo dice il consigliere del ministero dell'interno di Kiev, Anton Gerashenko, citato da vari media, fra cui il sito dell'agenzia Reuters. Da parte russa non c'è per ora alcuna conferma.

    Mityaev comandava la 150esima divisione motorizzata russa ed era un veterano della Siria.

    Se la notizia venisse confermata, si tratterebbe del quarto generale russo ucciso dall'inizio dell'attacco, dopo Andrei Sukhovetsky, Vitaly Gerasimov e Andrei Kolesnikov.

    Alcuni media su Twitter affermano che a uccidere l'alto ufficiale sarebbe stato la milizia nazionalista Battaglione Azov e che nella stessa operazione sarebbero stati uccisi anche sette membri di un commando delle forze speciali russe.

  • 13h35

    Allarme per i campi minati

    In alcune regioni dell'Ucraina, vi è allarme per la presenza di mine piazzate dai soldati russi nei terreni agricoli. Lo ha detto il consigliere del ministro dell'interno ucraino Vadym Denysenko, citato dall'agenzia di stampa ucraina Unian.

    «In effetti c'è un'enorme minaccia per l'agricoltura anche in un certo numero di regioni, perché non stanno cambiando solo le strutture industriali, le infrastrutture, le città, ma, sfortunatamente, anche i terreni agricoli», ha affermato Denysenko.

    Il consigliere ha affermato che la fase attiva dello sminamento durerà diversi anni e ora è in corso di elaborazione una mappa delle zone minate. «Ovviamente stiamo compilando queste mappe ora, raccogliamo informazioni in tutte le regioni. Prima di tutto, dove ci sono le truppe russe adesso e dove stanno andando», ha detto.

  • 13h25

    Uccisi 10 civili in coda per il pane a nord di Kiev

    Le truppe russe hanno ucciso almeno dieci civili in coda per il pane a Chernihiv, a nord di Kiev, vicino al confine con la Bielorussia. Lo riferisce il corrispondente di Suspilne.news sul posto citato dal quotidiano ucraino in lingua inglese The Kyiv Independent. L'attacco è avvenuto intorno alle 10.00.

    Le forze russe hanno inoltre sequestrato il sindaco della città portuale ucraina di Skadovsk, Oleksandr Yakovlev, e il suo vice, Yuri Palyukh, stando a quanto afferma il ministro degli esteri di Kiev Dmytro Kuleba.

  • 12h55

    Arrestato da giorni redattore Wikipedia Russia

    Non si hanno notizie di Mark Bernstein, uno dei redattori più importanti della versione russa di Wikipedia. L'enciclopedia era stata minacciata di censura da Mosca per la pagina «Invasione russa dell'Ucraina (2022)», che secondo il Roskomnadzor, l'ente delle comunicazioni russo, contiene informazioni errate sul conflitto ed è passibile della nuova legge sulle fake news sulla guerra.

    Bernstein è stato arrestato l'11 marzo dalla direzione principale per la lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione della Bielorussia (Gobupik), le sue informazioni personali sono state condivise sul canale Telegram dell'ente prima dell'arresto, scrive il sito di informazioni bielorusso Zerkalo. Secondo il sito statunitense The Verge, attualmente, l'account Wikipedia di Bernstein è descritto come «bloccato a tempo indeterminato».

    «I team Trust and Safety e Human Rights della Fondazione hanno monitorato la crisi in corso in Ucraina, siamo a stretto contatto con le nostre comunità nella regione per garantire sicurezza e rispondere ai loro bisogni», ha spiegato a The Verge un portavoce della Wikimedia Foundation, a cui fa capo Wikipedia.

    Il primo marzo la fondazione aveva ricevuto una richiesta del governo russo di rimuovere i contenuti relativi alla pagina «Invasione russa dell'Ucraina» e minacce di chiusura della piattaforma, ma aveva definito le affermazioni di Mosca «fondamentalmente impossibili». Nei giorni scorsi la Duma ha approvato una legge che stringe le norme sulle presunte «fake news» riguardanti la guerra: sono previste multe e anche il carcere fino a 15 anni.

  • 12h50

    Colpita la torre televisiva di Vinnytsia

    I bombardamenti russi hanno colpito la torre televisiva di Vinnytsia, città sulle rive del fiume Buh nell'Ucraina centrale. Lo riferisce il quotidiano ucraino in lingua inglese The Kyiv Independet. 

    Secondo il governatore di Vinnytsia Oblast Serhiy Borzov, l'attacco russo ha danneggiato la torre, lasciando i residenti senza segnale televisivo. Non sono segnalate vittime.

  • 12h35

    Minibus con sfollati coinvolto in un incidente, 7 morti

    Un minibus con a bordo degli sfollati è rimasto coinvolto in un incidente nella regione ucraina di Khmelnytsky: sette persone sono morte, nove sono rimaste ferite. Lo fanno sapere su Telegram fonti di polizia.

    L'incidente stradale è avvenuto intorno alle 6.00 sull'autostrada Kropyvnytskyi-Znamyanka vicino al villaggio di Lozova. La polizia è al lavoro per capire le cause dell'incidente. Lo scontro è avvenuto tra un autobus Setar guidato da un 61enne residente nella regione di Donetsk e un minibus che stava trasportando profughi da Dnipro a Ternopil.

    A seguito dell'incidente, l'autista e sei passeggeri del minibus sono morti sul posto. Altri nove passeggeri del veicolo sono stati ricoverati in ospedale a Volochysk.

  • 12h20

    Kiev, vogliamo un patto con paesi garanti nostra sicurezza

    L'Ucraina è in uno stato di guerra diretta con la Russia. Pertanto, il modello può essere solo ucraino»: lo ha detto il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podoliak spiegando il rifiuto da parte di Kiev del modello svedese o austriaco di neutralità e sottolineando che l'Ucraina vuole «garanzie di sicurezza assoluta» contro la Russia con un accordo i cui firmatari si devono impegnare ad intervenire a fianco di Kiev in caso di aggressione.

  • 12h05

    Si allunga lista svizzera persone sanzionate

    Si allunga l'elenco dei sanzionati da parte della Svizzera in relazione alle violazioni del diritto internazionale commesse dalla Russia in Ucraina. Oggi alla lista, che è ora identica a quella dell'Unione europea, sono state aggiunte oltre 200 fra persone e organizzazioni.

    Il provvedimento è stato approvato dal capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) Guy Parmelin, scrivono in un comunicato i servizi di quest'ultimo. In virtù della legge sugli embarghi l'aggiornamento della lista di sanzioni è infatti di competenza dello stesso DEFR, che ha adeguato l'ordinanza in materia.

    Con la novità, 197 persone fisiche sono assoggettate alle sanzioni finanziarie e di viaggio, mentre nove organizzazioni da quelle finanziarie. Tra questi individui figurano ulteriori oligarchi e uomini d'affari di primo piano, precisa il DEFR.

    I valori patrimoniali in Svizzera delle persone interessate devono essere bloccati e notificati alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO). La modifica dell'ordinanza è entrata in vigore oggi a mezzogiorno.

    Così facendo, Berna si associa agli adeguamenti decisi da Bruxelles in merito alle persone e organizzazioni colpite dalle sanzioni, pubblicati ieri dal Consiglio dell'Ue. Le due liste ora combaciano.

  • 11h55

    Attesi in Svizzera fino a 50'000 profughi ucraini

    A causa della guerra in Ucraina, in Svizzera potrebbero arrivare entro giugno 35-50 mila profughi, soprattutto anziani, donne e bambini. Lo ha dichiarato oggi al Consiglio nazionale la consigliera federale Karin Keller-Sutter durante il dibattito urgente su quanto sta accadendo in quel Paese dopo l'invasione russa.

    La ministra di giustizia e polizia ha citato queste cifre basandosi sulle proiezioni della Segreteria di Stato alla migrazione (SEM). Al momento, ha aggiunto la ministra, un milione di Ucraini lascia il proprio Paese.

  • 11h50

    Zelensky rifiuta il modello svedese di neutralità

    L'Ucraina rifiuta l'idea di un modello austriaco o svedese di neutralità del paese e vuole garanzie di sicurezza. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  • 11h40

    Kiev, «russi sparano dall'ospedale di Mariupol»

    Gli occupanti russi stanno sparando dall'ospedale regionale di Mariupol, dove da ieri tengono in ostaggio circa 400 persone tra personale sanitario, pazienti e residenti della città. Lo ha annunciato la vice primo ministro ucraina Iryna Vereshchuk, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa ucraina Unian.

    «Attualmente, i bombardamenti vengono effettuati dall'ospedale. Ciò rappresenta un grande pericolo per il movimento delle persone attraverso i corridoi umanitari», ha aggiunto Vereshchuk.

  • 11h35

    175'000 rifugiati in Germania, Berlino teme caos

    Sono 174'597 i rifugiati ucraini arrivati in Germania dall'inizio della guerra, stando alle cifre ufficiali. Si ritiene però che il flusso che ha riguardato la Repubblica federale sia ben maggiore. Per lo più si tratta di donne e bambini. La città di Berlino è già in difficoltà.

    Secondo la senatrice con delega agli affari sociali del governo locale, Katja Kipping, la stazione centrale della capitale è al limite, e bisogna evitare che «l'accalcarsi della gente metta a rischio la sicurezza», ha spiegato parlando al quotidiano edito a Berlino Tagesspiegel di oggi.

    «La Polonia invia decisamente più treni adesso a Berlino, perché il paese è al limite delle sue possibilità. Perciò dobbiamo prepararci a un improvviso aumento degli arrivi», ha spiegato. Alla luce di questa previsione, «lo Stato centrale, per Kipping, deve attivare finalmente il suo sistema di distribuzione vincolante ufficiale. Non potrà più accadere che il piccolo Land di Berlino debba accogliere tanti profughi, quanti tutti gli altri Länder insieme».

  • 11h30

    Medinsky, Ucraina ha neutralità in costituzione

    «L'Ucraina ha già lo status di neutralità. È stato sui termini della neutralità che l'Ucraina si è ritirata dall'Unione sovietica nel 1991, e lo status di neutralità è affermato nella dichiarazione di sovranità ucraina»: lo ha detto ha detto il capo della delegazione russa ai negoziati, Vladimir Medinsky, citato dall'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.

    «Chiaramente, la questione chiave per noi è lo status della Crimea e del Donbass, così come una serie di questioni umanitarie, i diritti della popolazione russofona, lo status della lingua russa», ha aggiunto.

  • 11h00

    Mosca, Kiev disponibile a neutralità come Austria o Svezia

    Secondo il capo negoziatore russo ai colloqui con l'Ucraina, Vladimir Medinsky, Kiev sarebbe disponibile ad assumere uno status di «neutralità smilitarizzata, stile Austria o Svezia, con un proprio esercito». Lo scrive l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.

    «Sono in discussione tutta una serie di questioni relative alle dimensioni dell'esercito ucraino», ha affermato Medinsky.

    Nel negoziato con l'Ucraina ci sono progressi su una serie di punti, «ma non su tutti», ha dichiarato Medinsky, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, aggiungendo che «un team di professionisti legali, funzionari militari ed esperti sono coinvolti nell'allineamento delle posizioni delle delegazioni nei colloqui in cerca di compromessi».

  • 10h45

    Procuratore generale, uccisi 103 bambini

    «La guerra della Russia ha ucciso 103 bambini ucraini: lo afferma la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova in un post su Facebook.

    Più di 100 bambini sono stati feriti da quando Mosca ha lanciato la sua invasione totale dell'Ucraina il 24 febbraio». «Gli invasori uccidono almeno cinque dei nostri bambini ogni giorno. Questa mattina, la cifra ufficiale ha superato la soglia critica e terribile di 100. Il dato non è definitivo. L'aggressore ha bombardato più di 400 istituzioni educative».

    Questo bilancio non ha potuto essere verificato da fonti indipendenti.

  • 10h30

    Esperti del CS, aumento inflazione anche in Svizzera

    La guerra in Ucraina e il conseguente aumento dei prezzi dell'energia stanno spingendo al rialzo l'inflazione anche in Svizzera. Malgrado ciò, secondo gli analisti di Credit Suisse, al momento prevale la ripresa dalla pandemia.

    Nel loro consueto «Monitor Svizzera», gli esperti della banca hanno ritoccato oggi l'aspettativa d'inflazione portandola all'1,8%, rispetto al precedente 1,0%. La ragione principale è l'aumento dei prezzi del petrolio e del gas a causa del conflitto. Nel 2023, dovrebbe di nuovo situarsi attorno all'1,0%.

    La Svizzera è meno direttamente vulnerabile all'aumento dei prezzi di gas e petrolio rispetto ai Paesi limitrofi, soprattutto perché, da un lato, il gas nel nostro Paese non è utilizzato per la produzione di energia elettrica e, dall'altro, i costi energetici rappresentano una piccola porzione dei bilanci familiari, si legge nella nota.

    Eventuali problemi di approvvigionamento avrebbero però conseguenze di vasta portata, dato che circa un quarto dell'intero fabbisogno energetico negli orari di punta è coperto dal gas naturale, di cui la metà di provenienza russa.

  • 10h00

    Berna inasprisce le sanzioni contro la Bielorussia

    Seguendo l'esempio dell'Ue, il Consiglio federale ha ampliato le sanzioni contro la Bielorussia, in relazione alle responsabilità di questo Paese nel conflitto ucraino.

    Secondo un comunicato governativo le nuove misure, simili alle precedenti, riguardano in particolare il settore commerciale e quello finanziario e la loro attuazione tiene conto delle attività umanitarie.

    Tra le novità vi è il divieto di esportazione in Bielorussia di tutti i beni a duplice impiego (civile o militare), a prescindere dallo scopo o dal destinatario finale.

    Viene vietata l'esportazione di macchinari e beni per il rafforzamento militare e tecnologico o per lo sviluppo del settore della difesa e della sicurezza. In relazione a tali beni non è più permesso fornire assistenza tecnica, servizi di intermediazione né mezzi finanziari. Vietata pure l'importazione di prodotti del legno e della gomma, ferro, acciaio e cemento.

  • 09h55

    Lavrov, «neutralità Kiev viene seriamente considerata»

    Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha ribadito che per la Russia i punti chiave nella trattativa con Kiev sono la sicurezza delle popolazioni russofone nell'est dell'Ucraina e la sua smilitarizzazione.

    Ma, parlando con il gruppo dei media russo Rbs, rilanciato dall'agenzia di stampa Reuters su Twitter, ha detto che anche «l'uso della lingua russa e la libertà di espressione sono importanti». Per il ministro, alcune formulazioni di un accordo con l'Ucraina sono «vicine» a un'intesa, mentre lo status neutrale per Kiev viene «seriamente considerato».

  • 09h50

    In recupero il rublo, a 99 sul dollaro

    È in recupero il rublo tanto sul dollaro quanto sull'euro. La moneta russa che prima della guerra in Ucraina trattava a 75 sulla divisa americana, viene scambiata a 99 sul biglietto verde e a 109 sulla moneta unica.

  • 09h45

    Lavrov, con Kiev possibile compromesso

    «I negoziati con l'Ucraina non sono facili, ma c'è la possibilità di un compromesso», ha affermato il ministro degli esteri di Mosca, Serghei Lavrov, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

    «Mi baso sulle valutazioni fornite dai nostri negoziatori, i quali dicono che i negoziati non stanno andando bene per ovvi motivi, ma che c'è comunque un margine di speranza di raggiungere un compromesso», ha detto Lavrov.

    Il presidente ucraino Zelensky aveva dichiarato che i negoziati con la Russia sono ora «più realistici».

  • 09h40

    Vereshchuk, Russia spara su bus e punti sfollamento

    Secondo la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, la Russia sta violando pesantemente il coprifuoco e spara su convogli di bus, insediamenti e punti di sfollamento. Lo riporta il quotidiano ucraino in lingua inglese Kyiv Independent. L'Ucraina intanto non avrebbe ricevuto una conferma dalla Croce Rossa sull'apertura dei corridoi umanitari per oggi.

  • 09h30

    Mosca, «in 24 ore colpite 128 infrastrutture ucraine»

    Le forze armate russe nella loro «operazione speciale» in Ucraina nelle ultime 24 ore hanno colpito con raid aerei 128 infrastrutture militari ucraine, fra cui una batteria di missili Buk-M1 e una Osa, due sistemi radar di guida e puntamento, quattro posti di comando, sette depositi di armi e munizioni e 68 siti di stoccaggio militari.

    Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della difesa di Mosca, Igor Konashenkov, citato dall'agenzia di stampa russa non governativa Interfax.

    Mosca sostiene di aver distrutto, dall'inizio delle operazioni, 111 aerei ucraini, 68 elicotteri, 160 droni, 159 sistemi missilistici, 1353 fra carri armati e veicoli corazzati o blindati, 493 sistemi di artiglieria e mortai e 1096 veicoli militari, ha detto ancora Konashekov, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

    Le cifre non hanno potuto essere verificate da fonti indipendenti.

  • 09h15

    Intelligence GB, Russia chiama rinforzi da tutto il Paese

    La Russia, per compensare «le continue pesanti perdite», sta richiamando rinforzi da tutto il Paese da inviare in Ucraina, secondo un rapporto dei servizi segreti pervenuto oggi al ministero della difesa britannico, citato dall'emittente televisiva statunitense Cnn.

    «La Russia sta cercando in modo crescente di radunare truppe aggiuntive per rafforzare e rimpiazzare le perdite di personale», dice il rapporto. «È probabile che la Russia fatichi nelle sue operazioni militari di fronte alla resistenza ucraina» ed è «probabile che Mosca utilizzi queste forze per tenere i territori conquistati e liberare il suo potenziale offensivo per far ripartire operazioni in stallo».

  • 08h55

    Cina, se informati avremmo tentato fermare guerra

    La Cina non era a conoscenza dei piani della Russia di invasione dell'Ucraina: in caso contrario, «avrebbe fatto il possibile per fermarli».

    È quanto scrive sul Washington Post l'ambasciatore cinese negli Usa Qin Gang, per il quale ci sono state «affermazioni secondo cui la Cina fosse a conoscenza dell'azione militare russa e avrebbe chiesto a Mosca di ritardarla fino alla conclusione delle Olimpiadi invernali» di Pechino.

    «Lasciatemelo dire in modo responsabile: le affermazioni secondo cui la Cina era a conoscenza, ha acconsentito o tacitamente sostenuto questa guerra sono pura disinformazione», aggiunge Qin.

    «Altre voci, inoltre, hanno affermato che la Russia stesse cercando assistenza militare dalla Cina», prosegue Qin nell'articolo a sua firma intitolato A che punto siamo sull'Ucraina. «Tutte queste affermazioni servono solo a scaricare colpe e gettare il fango sulla Cina. C'erano più di 6000 cittadini cinesi in Ucraina» al momento dell'invasione delle truppe russe.

    «La Cina è il più grande partner commerciale di Russia e Ucraina ed è il più grande importatore di petrolio e gas naturale al mondo. Il conflitto tra Russia e Ucraina non giova alla Cina. Se la Cina avesse saputo della crisi imminente, avremmo fatto del nostro meglio per prevenirla», rimarca l'ambasciatore.

  • 08h50

    Kiev, «uccisi 13'800 militari russi, abbattuti 84 aerei»

    L'Ucraina rivendica di aver ucciso in 20 giorni di guerra 13'800 militari russi, di aver abbattuto 84 aerei e 108 elicotteri e di aver distrutto 430 carri armati e 1375 mezzi blindati. Lo affermano le Forze armate ucraine, citate dal dal quotidiano ucraino in lingua inglese Kyiv Independent su Twitter.

    Il bollettino di guerra quotidiano afferma inoltre di aver messo fuori uso 190 pezzi d'artiglieria nemica, due imbarcazioni, 819 veicoli di vario tipo, undici droni e 43 batterie di missili antiaerei.

    Le cifre non hanno potuto essere verificate da fonti indipendenti.

  • 08h45

    Bombardata Kharkiv, due morti, edifici distrutti

    Anche la seconda città più grande dell'Ucraina, Kharkiv, è stata attaccata durante la notte, con due morti confermati e due edifici residenziali distrutti. Lo riferisce il quotidiano britannico The Guardian. Anche una scuola è stata attaccata intorno alle 3.00, una parte dell'edificio è stata distrutta.

    «Come risultato di un attacco di artiglieria sugli edifici nel quartiere Nemyshlyansky di Kharkiv, diversi appartamenti in due edifici residenziali sono stati distrutti», hanno indicato i servizi di emergenza ucraini in un aggiornamento. I soccorritori hanno lavorato per spegnere le fiamme, salvando quattro persone dal crollo di un edificio.

    Tre forti esplosioni sono state sentite poco dopo l'alba anche nella parte occidentale di Kiev sprigionando dense nuvole di fumo. «Due edifici residenziali sono stati danneggiati in un bombardamento notturno nella parte centrale di Kiev, nel distretto di Shevchenkivskyi. Due persone sono rimaste ferite, 35 sono state sfollate», ha indicato il servizio di emergenza statale ucraino su Telegram.

    È tuttavia difficile compiere le verifiche sul posto perché in città è stato disposto il coprifuoco fino a giovedì mattina.

  • 08h35

    Gazprom, fornitura gas attraverso Ucraina continua regolare

    Il colosso statale russo Gazprom fa sapere che le sue forniture di gas all'Europa in transito per l'Ucraina sono regolari, anche se la richiesta è diminuita del 13%. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce di Gazprom, Serghei Kupriyanov, citato dall'agenzia Tass, aggiungendo che la domanda attuale è di 109,6 milioni di metri cubi.

  • 08h15

    Zelensky, negoziati con Russia sono ora «più realistici»

    I colloqui con la Russia continuano e sembrano ora «più realistici»: lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso pronunciato a notte fonda, riportato dai media.

    «Tutte le guerre terminano con un accordo», ha detto Zelensky, ricordando come i negoziati fra le delegazioni di Mosca e di Kiev in corso siano «difficili», ma «di fondamentale importanza».

    «E mi dicono che le posizioni ai colloqui ora suonano più realistiche», ha aggiunto e «c'è sicuramente spazio per compromessi». «Abbiamo comunque bisogno di tempo perché le decisioni da prendere siano nell'interesse dell'Ucraina», ha concluso Zelensky.

  • 08h00

    Kiev, già uccisi quattro generali russi

    In 20 giorni di combattimento le forze di difesa dell'Ucraina hanno ucciso dieci membri del comando delle truppe russe. Tra di loro sono morti in combattimento quattro generali (Magomed Tushayev, Vitaly Gerasimov, Andriy Kolesnikov e Andriy Sukhovetsky), tre colonnelli e tre tenenti colonnelli. A riferirlo è il Center for Countering Disinformation del National Security and Defense Council dell'Ucraina.

  • 07h30

    Mariupol attaccata anche dal mare

    Mariupol, da giorni sotto assedio da parte delle forze russe, è stata attaccata anche dal mare di Azov. Lo riferisce Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina, precisando che gli attacchi delle navi da guerra vanno ad aggiungersi ai raid aerei. «I primi missili sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa, verso la città».

    L'ospedale regionale di Mariupol, inoltre, è sempre occupato dalle forze russe «che costringono i medici a curare i loro feriti» e «usano anche i pazienti come scudo contro i tentativi di riprendere il controllo del nosocomio da parte dei nostri soldati».

  • 07h25

    Kiev, i russi reclutano anche cadetti

    «La leadership militare russa ha deciso di coinvolgere nel conflitto anche i primi cadetti degli istituti di istruzione militare superiore nella Federazione Russa».

    È quanto si legge nel report quotidiano delle Forze armate ucraine, nel quale si legge che «il nemico sta cercando di rafforzare il raggruppamento di truppe, trasferendo nel territorio dell'Ucraina gruppi tattici formati da unità consolidate che hanno subito perdite durante i primi dieci giorni dell'operazione, oltre a mercenari stranieri».

    Dopo aver sottolineato che «i russi hanno problemi a fornire munizioni alle truppe», le forze armate ucraine segnalano che il nemico «ha perso (distrutto completamente o perso capacità di combattimento) fino al 40% delle unità coinvolte nell''operazione' sul territorio dell'Ucraina».

    Infine si evidenzia che «la situazione peggiore è quella dell'area di Mariupol, dove il nemico sta cercando di bloccare la città alla periferia occidentale e orientale della città: ha perdite significative ed è stato costretto a introdurre riserve dalla 810/a Brigata di Fanteria Marina».

  • 07h20

    Zelensky, in 24 ore evacuate quasi 30.000 persone

    «Nelle ultime 24 ore siamo riusciti a evacuare 28.893 ucraini dalle regioni di Sumy, Kharkiv e Donetsk. Di questi, 20.000 sono riusciti a lasciare Mariupol con le loro auto private». Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sui social.

    «Mercoledì, ha aggiunto, ci sarà la tanto attesa evacuazione delle persone da Izyum, nella regione di Kharkiv. È stato concordato un corridoio umanitario». Gli aiuti diretti a Mariupol, invece, «vengono bloccati dai soldati russi, ma non rinunceremo a cercare di salvare la nostra gente e la nostra città».

  • 07h10

    Un gioco online blocca i siti dell'esercito russo

    Un gioco online, ideato da programmatori di Leopoli, per bloccare i siti che servono l’esercito russo. «Un gioco che ti consente di sconfiggere il nemico senza nemmeno lasciare il rifugio» spiegano i creatori, che aggiungono: «La cosa principale è avere un dispositivo con accesso a Internet».

    In un’ora di gioco sono inviate circa 20’000 richieste che bloccano i siti utilizzati dall’esercito russo. «Anche se lasci la pagina aperta sul tuo computer o smartphone, aggiungono gli sviluppatori, continuerà automaticamente a sovraccaricare i siti. Il gioco non danneggia il browser, genera solo un flusso costante di traffico automatico per gli attacchi a pagine web mirate, rendendole inaccessibili».

    Circa 180’000 utenti di diverse nazioni si sono già collegati al gioco, effettuando 288 miliardi di «attacchi» contro l’esercito invasore mandato da Mosca.

  • 07h00

    Servono almeno 500 miliardi per ricostruire l’Ucraina

    Attualmente ci vogliono oltre 500 miliardi di dollari per la ricostruzione in Ucraina dopo l’invasione russa. La stima preliminare è stata riportata dal primo ministro ucraino Denis Shmygal al termine dell’incontro con i primi ministri di Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca.

    «L’UE sta già dando un forte aiuto e ciascuno dei Paesi qui rappresentati sta dando un forte contributo. Ci aspettiamo sostegno in termini di finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina. Chiediamo al mondo intero di aiutare l’Ucraina a porre fine a questa guerra e a ricostituire i nostri fondi per la ricostruzione. Siamo grati per l’aiuto e il contributo che decine di Stati e milioni di persone in tutto il mondo stanno già fornendo».

  • 06h30

    Sono iniziati i bombardamenti russi su Odessa

    Le navi russe presenti nel Mar Nero hanno iniziato a bombardare le coste vicino alla città di Odessa, la terza più grande dell’Ucraina e principale porto del Paese. Sono stati lanciati razzi e sono stati sparati colpi di artiglieria. Per il momento non sono stati segnalati tentativi di sbarco di truppe. 

    La notizia è riportata sui social da Anton Gerashchenko, Consigliere del Ministero degli Affari Interni dell’Ucraina. Bersaglio dei colpi sono postazioni delle forze armate ucraine e infrastrutture militari a sud della città, nella zona di Belgorod-Dnestrovsky.