Repressione manifestanti Proteste in Iran, Borrell: «L'UE vigila e vaglia anche sanzioni»

SDA

4.10.2022 - 18:42

L'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue Josep Borrell (foto d'archivio)
L'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue Josep Borrell (foto d'archivio)
Keystone

«Con gli stati membri continueremo a vagliare tutte le opportunità a nostra disposizione anche eventualmente misure restrittive per reagire all'uccisione di Mahsa Amini e alle reazioni nei confronti delle dimostrazioni.

4.10.2022 - 18:42

Quando dico misure restrittive sto utilizzando le parole del Trattato: nel trattato non si usa il termine 'sanzioni', nel Trattato si parla di 'misure restrittive'».

Lo ha detto l'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue Josep Borrell intervenendo al Pe con una informativa sulla morte di Mahsa Amini e la repressione dei manifestanti per i diritti delle donne in Iran.

«Chiediamo un'indagine per fare luce sui fatti», ha affermato Borrell in merito agli ultimi sviluppi in Iran dopo le «centinaia» di manifestazioni per protestare per la morte di Mahsa Amini, stigmatizzando «una repressione che oggi è costata la vita a decine di persone».

«Anche internet è stato chiuso in tante parti del Paese – ha pure segnalato l'Alto rappresentante dell'Ue -. Gli iraniani così hanno perso accesso alle informazioni in merito a quello che stava succedendo e non hanno potuto usare le piattaforme online per manifestare il proprio dissenso. Questa è una deliberata violazione della libertà di espressione».

«Credo che sia importante che il Parlamento Europeo dia prova di una reazione compatta da parte di tutta l'Ue», ha affermato Borrell. «Per quanto riguarda i 27 stati membri a loro nome il 26 settembre ho espresso una ferma critica nei confronti dell'uso sproporzionato delle repressioni».

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