Uccise il maritoImpiccata in Iran la sposa bambina Samira Sabzian
SDA
20.12.2023 - 13:16
È stata impiccata all'alba Samira Sabzian, una sposa bambina che si trovava in carcere in Iran da circa dieci anni ed era stata condannata alla pena capitale per aver ucciso suo marito. Lo denuncia l'organizzazione non governativa Iran Human Rights.
20.12.2023, 13:16
20.12.2023, 14:10
SDA
«Samira è stata vittima per anni di un apartheid di genere, matrimonio da bambina e violenza domestica, oggi è vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto», ha scritto su X il direttore dell'ong con sede in Norvegia Mahmood Amiry-Moghaddam.
Sabzian si era sposata quando aveva 15 anni e quattro anni dopo, nel 2013, aveva ucciso suo marito. Da allora si trovava in carcere.
Oltre a Iran Human Rights anche Amnesty International aveva lanciato un appello alla comunità internazionale per fare pressione sulle autorità della Repubblica islamica ed impedire l'esecuzione della condanna a morte della donna, che era in programma il 13 dicembre scorso nel carcere di Qarchak, in provincia di Teheran, ma è poi stata spostata ad oggi.
Ha incontrato i figli una sola volta
Secondo Iran Human Rights, dopo essere stata incarcerata la donna aveva inizialmente rifiutato di incontrare i suoi due figli in prigione, sperando di potere ottenere il perdono dei genitori del marito ucciso.
Sulla base di rapporti di media statali iraniani citati da alcune ong, nel 2016 Samira Sabzian aveva confessato di aver ucciso il marito che era stata costretta a sposare quando era quindicenne.
La scorsa settimana, prima dell'esecuzione in programma, la donna ha potuto incontrare i suoi due figli per la prima volta da quando è stata incarcerata.
Pena di morte? Decidono i parenti della vittima
Secondo il codice penale della Repubblica islamica, coloro che sono accusati di omicidio vengono condannati a morte, a prescindere dalle circostanze in cui il fatto è avvenuto.
La famiglia della vittima può scegliere se accettare la pena capitale o chiedere un compenso finanziario. Nel caso di Sabzian, i genitori del marito ucciso avevano chiesto che fosse eseguita la pena di morte.
Almeno 17 donne sono state impiccate dopo avere ricevuto condanne a morte quest'anno nella Repubblica islamica.