Il primo ministro iracheno, Haidar al Abadi, ha ordinato la sospensione per 24 ore delle operazioni militari contro i peshmerga curdi.
La tregua, nelle intenzioni del capo del governo di Baghdad, deve portare ad un accordo sul terreno con i curdi per consentire alle forze del governo centrale di prendere il controllo delle aree contese ancora in mano ai peshmerga e anche dei posti di confine tra la regione autonoma del Kurdistan e i Paesi vicini, compreso il valico di Fish Khabur, per il quale le due parti stavano combattendo.
L'ufficio del primo ministro ha smentito voci circolate precedentemente su un cessate il fuoco ufficiale e duraturo tra i curdi e i governativi.
"La sospensione di 24 ore - si legge in un comunicato diffuso dall'ufficio del primo ministro - è stata decisa per preparare il terreno al lavoro di una commissione tecnica congiunta delle forze federali e regionali (curde) per schierare le forze federali in tutte le aree contese, l'area di Fish Khabur e tutti i confini internazionali".
"La decisione - si aggiunge nella nota - è presa per prevenire ogni combattimento e spargimento di sangue di cittadini dello stesso Paese".
La settimana scorsa le forze di Baghdad, appoggiate dalle milizie lealiste a maggioranza sciita degli Hashid Shaabi, hanno ripreso il controllo di gran parte delle aree contese che erano occupate dai Peshmerga curdi fin dal 2014, compresa la provincia di Kirkuk ricca di petrolio. Successivamente il governo di Abadi ha ordinato ai curdi di cedere il controllo di tutti i valichi di confine situati nella regione autonoma.
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