ONUIsraele attacca ancora Guterres: «Distorce la realtà»
SDA
25.10.2023 - 17:34
«Il segretario generale dell'Onu ancora una volta distorce e stravolge la realtà». Lo dice in una nota l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Gilad Erdan che è tornato a chiedere le dimissioni di Guterres.
25.10.2023, 17:34
25.10.2023, 17:56
SDA
«Ieri – ha aggiunto – ha detto chiaramente che il massacro e la follia omicida di Hamas 'non sono avvenuti nel vuoto'».
Quindi per lui «Israele è colpevole delle azioni di Hamas» e Guterres ha mostrato «comprensione e giustificazione per il massacro. Un segretario che non capisce che l'assassinio di innocenti non può avere alcuna giustificazione, e nessun 'contesto', non può essere – ha concluso – segretario generale».
Anche il Governo britannico si dice non d'accordo
Anche il governo conservatore britannico di Rishi Sunak «non è d'accordo» con alcuni passaggi dell'intervento di ieri a Palazzo di Vetro del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, sul confitto israelo-palestinese, intervento che ha fatto infuriare Israele.
Lo ha sottolineato in un briefing un portavoce di Downing Street, prendendo le distanze nello specifico dall'affermazione di Guterres secondo cui l'attacco sanguinoso di Hamas del 7 ottobre, pur ingiustificabile, «non nasce dal nulla», ma si verifica in un contesto segnato dai «56 anni di soffocante occupazione» imposta nei territori al popolo palestinese.
«Questa rappresentazione ovviamente non ci trova d'accordo», ha detto il portavoce, incalzato dalle domande dei giornalisti al riguardo; per poi aggiungere che il Regno Unito – membro permanente con diritto di veto del Consiglio di Sicurezza, assieme a Usa, Russia, Cina e Francia – non solo è «chiaro sul fatto che non possa esserci giustificazione alcuna per il barbarico attacco terroristico di Hamas», ma ritiene pure che esso vada condannato come qualcosa di motivato unicamente da «odio e ideologia».
Sunak insiste sul diritto di Israele all'autodifesa
Il premier Sunak, da parte sua, ha insistito nel Question Time di oggi ai Comuni sul sostegno «al diritto d'Israele» all'autodifesa. Mentre si è limitato a evocare la necessità di «pause» nei raid sulla Striscia di Gaza per consentire il passaggio degli aiuti umanitari ai civili palestinesi allo stremo, senza spingersi fino a raccogliere la sollecitazione di alcuni deputati di opposizione ad aderire all'appello per un «cessate il fuoco immediato» tout court. Appello fatto proprio tra gli altri, a fini umanitari, dallo stesso segretario generale dell'Onu.
Intanto, Israele ha accettato, almeno per ora, la richiesta americana di ritardare l'invasione di Gaza così da consentire agli Stati Uniti di spostare missili nell'area. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti.
Il Pentagono sta accelerando per il dispiegamento di una decina di sistemi di difesa aerea, riporta il Wall Street Journal, per proteggere le truppe americane nella regione da missili e razzi. I funzionari americani hanno convinto Israele ad attendere fino a quando tutto sarà pronto, forse già alla fine della settimana.