Medio OrienteLa Corte suprema israeliana conferma lo Stato-nazione del popolo ebraico
SDA
8.7.2021 - 19:34
Con una decisione quasi unanime la Corte Suprema ha respinto un ricorso contro la legge Nazione-Stato del 2018 che sancisce Israele come «casa nazionale del popolo ebraico». Degli 11 giudici della Corte solo l'arabo George Kara ha votato contro.
08.07.2021, 19:34
08.07.2021, 19:46
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Il presidente dei togati Esther Hayut ha detto che «questa legge fondamentale è solo un capitolo della nostra costituzione e non nega il carattere di Israele come stato democratico».
«Non credo – ha aggiunto – che la Knesset abbia superato il limite ristretto della sua autorità legislativa quando ha emanato la Legge fondamentale su Israele come Stato-nazione del popolo ebraico».
La legge – varata in via definitiva sotto il governo dell'epoca di Benyamin Netanyahu – era stata attaccata in quanto discriminatoria nei confronti dei cittadini non ebrei e vari gruppi di diritti civili avevano presentato ricorso alla Corte. Contro la decisione di oggi si sono espressi esponenti dei partiti arabi.
L'ong «Adalah» – uno dei gruppi autori del ricorso – ha denunciato, citata dai media, che «oggi è stato definitivamente provato che la Corte Suprema non protegge i palestinesi dalle leggi che sono tra le più razziste nel modo dalla Secondo Guerra mondiale e la caduta del regime di apartheid in Sud Africa».
Il ministro della giustizia Gideon Saar ha invece plaudito alla sentenza della Corte. La legge – ha twittato – è «importante» e forma «un altro capitolo della costituzione dello stato che sancisce l'essenza e il carattere di Israele come Stato-Nazione del popolo ebraico». Per Saar la legge non mette in pericolo «i diritti individuali di nessun cittadino».