Guerra in Medio Oriente Assalto tir di aiuti, Israele: «Le truppe non hanno sparato al convoglio umanitario»

SDA

8.3.2024 - 10:14

Le autorità israeliane hanno spiegato la strage di civili avvenuta a fine febbraio vicino a convogli umanitari.
Le autorità israeliane hanno spiegato la strage di civili avvenuta a fine febbraio vicino a convogli umanitari.
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L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che, in seguito all'indagine sull'assalto ai camion di aiuti a Gaza alla fine di febbraio che ha causato la morte di 104 palestinesi, le truppe «non hanno sparato contro il convoglio umanitario».

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Le forze armate «hanno sparato contro un certo numero di sospetti che si sono avvicinati alle forze israeliane rappresentando una minaccia per loro».

Nella ricostruzione dell'esercito si afferma che «una folla di 12 mila abitanti di Gaza» si è radunata attorno ai camion che trasportavano aiuti, per saccheggiarli. «Nel corso del saccheggio – afferma il portavoce militare – si sono verificati incidenti con danni significativi ai civili, dovuti alla calca e al fatto che persone sono state travolte dai camion». I militari «non hanno sparato verso il convoglio umanitario», ribadisce l'esercito.

Inoltre, durante la calca, «decine di abitanti di Gaza sono avanzati verso le forze israeliane, fino a raggiungere pochi metri di distanza. Di conseguenza ponevano un minaccia reale ai militari». In questa fase – ha proseguito il portavoce – «i soldati hanno sparato colpi di avvertimento per allontanare i sospetti. Quando questi sono avanzati ulteriormente, i soldati hanno sparato con precisione contro alcuni di essi per rimuovere la minaccia».

Nel suo comunicato il portavoce precisa che questo incidente sarà indagato in maniera ancora più approfondita da «un corpo indipendente, incaricato di far luce su incidenti di carattere eccezionale che si siano verificati durante i combattimenti». Le conclusioni saranno pubblicate in seguito.